Quake III Revolution

Quake III Revolution
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Anche la console di nuova generazione meno indicata per Internet vede finalmente l'arrivo del "gioco su Internet" per eccellenza, grazie agli sforzi congiunti di Electronic Arts, id Software e ovviamente Bullfrog Productions, a cui vanno meriti e riconoscimenti (soprattutto, come vedremo in seguito, per la realizzazione tecnica) per questa conversione. Quake III Revolution é finalmente approdato su PS2, privo del gioco in rete ma portatore di altre novità, o così dovrebbe essere, per i tanti neo-possessori del monolite Sony. Vista la cronica assenza di un modem e del collegamento a Internet, per Quake III Revolution si é deciso giustamente di "potenziare" l'aspetto single-player, dando più profondità a una parte del gioco severamente menomata nei confronti della concorrenza (chi ha detto Unreal Tournament?). L'obiettivo dei ragazzi di Bullfrog, oltre che "domare" l'insidioso Emotion Engine, era fornire al giocatore occasionale per eccellenza, quello console, un buon motivo per restare incollato a Quake III senza annoiarsi, e successivamente cercare un PC per attaccare qualcuno sulla rete. Saranno riusciti nel loro intento?

LA SCALA DI UN TERREMOTO
Non sappiamo da cosa derivi il termine "Revolution" su cui il nostro poliedrico Sovraintendente Mattia Ravanelli é riuscito a costruire un'intera preview, vista l'assenza pressoché totale di rivoluzioni all'interno della struttura di gioco. Se per "rivoluzione" intendiamo l'assenza di una modalità di gioco via Internet, possiamo dire di averne constatato il pieno compimento, anche se l'affermazione non ha chiaramente connotazioni troppo positive... Comunque sia, Quake III é diventato tutto d'un tratto, nel suo passaggio al monolite Sony, un gioco focalizzato sul single player, cosa che per quanto possa apparire come una vera e propria offesa agli occhi degli utenti PC, rappresenta in effetti la pura e semplice verità. Con l'online gaming partito per lidi non ben conosciuti (anche se, vista la considerazione di Sony per la rete, possiamo fare qualche speculazione non troppo elegante...), é arrivato al suo posto un nuovo termine: Campagna. Con questa definizione si intende la partita per singolo giocatore, che vede l'utente impegnato nel superamento di una serie progressiva di "missioni" che vanno dal semplice deathmatch tutti-contro-tutti a modalità leggermente diversificate come il classico (per gli utenti PC) Capture the Flag e alcune varianti del gioco a squadre
Quake III Revolution
Nel multiplayer, i bonus vengono ridotti a icone per alleggerire l'engine

Quake III Revolution
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Quake III Revolution

E' sicuramente da elogiare il talento dei ragazzi Bullfrog che hanno svolto, sul lato della realizzazione tecnica, un lavoro assolutamente degno di nota, portando su PS2 una versione di Quake III davvero fedele all'originale. Nella recensione non si è sfiorato l'argomento controlli perché anche sotto questo punto di vista la soluzione adottata è encomiabile: le configurazioni proposte, seppur leggermente indietro rispetto al duo tastiera/mouse, rendono piena giustizia al joypad Sony e permettono il totale controllo del gioco in pochissimi minuti. Nonostante la serie di elogi appena conclusa, il giudizio sul gioco non è del tutto positivo, a causa dei limiti evidenti che presenta a chi volesse intraprendere la "campagna" per singolo giocatore. Questa modalità, che dovrebbe costituire il cuore del prodotto, si risolve invece in una serie pressoché infinita di sfide contro i bot guidati dalla CPU, oltretutto "dotati" di un'intelligenza artificiale pesantemente menomata. Il titolo id Software è così ridotto a un semplice arcade da rispolverare saltuariamente o in compagnia di amici per una sfida (anch'essa costretta da limiti tecnici evidenti) in multiplayer, perdendo il valore di "sport digitale" che ha acquisito nella comunità PC. E, per un titolo di questa portata, si tratta di un'umiliazione certamente non da poco.