Quake III Revolution

Quake III Revolution
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Messo a confronto con Unreal Tournament, nella sua versione PS2, il titolo Electronic Arts perde nuovamente la sfida a causa della sua proverbiale mancanza di varietà, qui enfatizzata dal gioco in multiplayer ridotto ai minimi termini. Il rivale di casa Epic, nonostante sia anch'esso privo dell'agognato gioco in rete, resta sicuramente più vario (e quindi duraturo sulla distanza) nel gioco in singolo grazie alle diverse modalità offerte e alla maggiore strategia insita nel gameplay. Giunti alle battute finali dell'articolo possiamo quindi tirare le somme e dire senza timore di smentita che Quake III Revolution non é un brutto gioco, é anzi un titolo realizzato ottimamente sotto il profilo tecnico, e molto divertente se giocato come un semplice arcade da "una partita e via". I troppi limiti nella struttura di gioco, l'assenza del gioco online e la ridotta intelligenza artificiale lo mantengono però ben al di sotto del podio, rendendolo un titolo per soli appassionati.
Quake III Revolution
Un bel faccia a faccia di una sfida piuttosto infuocata

Quake III Revolution
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Quake III Revolution

E' sicuramente da elogiare il talento dei ragazzi Bullfrog che hanno svolto, sul lato della realizzazione tecnica, un lavoro assolutamente degno di nota, portando su PS2 una versione di Quake III davvero fedele all'originale. Nella recensione non si è sfiorato l'argomento controlli perché anche sotto questo punto di vista la soluzione adottata è encomiabile: le configurazioni proposte, seppur leggermente indietro rispetto al duo tastiera/mouse, rendono piena giustizia al joypad Sony e permettono il totale controllo del gioco in pochissimi minuti. Nonostante la serie di elogi appena conclusa, il giudizio sul gioco non è del tutto positivo, a causa dei limiti evidenti che presenta a chi volesse intraprendere la "campagna" per singolo giocatore. Questa modalità, che dovrebbe costituire il cuore del prodotto, si risolve invece in una serie pressoché infinita di sfide contro i bot guidati dalla CPU, oltretutto "dotati" di un'intelligenza artificiale pesantemente menomata. Il titolo id Software è così ridotto a un semplice arcade da rispolverare saltuariamente o in compagnia di amici per una sfida (anch'essa costretta da limiti tecnici evidenti) in multiplayer, perdendo il valore di "sport digitale" che ha acquisito nella comunità PC. E, per un titolo di questa portata, si tratta di un'umiliazione certamente non da poco.