Quantum Break
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Con una mossa a sorpresa, Microsoft e Remedy a febbraio annunciarono non solo la versione PC di Quantum Break, ma che questa sarebbe arrivata in contemporanea con quella Xbox One. Messe da parte le polemiche sulla perdita dell'esclusiva console, gli utenti PC hanno atteso con grande curiosità il nuovo lavoro dei creatori di Max Payne ed Alan Wake, ma anche con un brivido di terrore, vista la conversione non proprio entusiasmante di Gear of War Ultimate Edition. Ora che abbiamo testato la versione PC di Quantum Break possiamo purtroppo confermare che i timori erano fondati.
Del gioco originale vi abbiamo già ampiamente parlato in fase di recensione, qui approfondiremo l'aspetto tecnico. Quantum Break su Xbox One propone una componente grafica estremamente contrastata. Da un lato non si può negare l'ottimo lavoro stilistico e l'impiego di tecniche moderne ed avanzate di rendering, che impreziosiscono un quadro estetico davvero notevole. Purtroppo però, osservando con attenzione si notano svariati elementi tecnici di cattiva qualità, partendo dalle ombre, in bassa risoluzione, così come i raggi di luce, sempre renderizzati con relativamente pochi pixel. L'immagine, in generale, é generata a 720p, per poi essere trsportata in Full HD attraverso alcuni passaggi e filtri. Sebbene i bordi appaiano puliti, un occhio esperto noterà facilmente la bassa risoluzione, evidente utilizzando pannelli di dimensioni sopra i 30 pollici.
Nonostante i compromessi evidenti, la fluidità non é sempre ottimale e in alcune, rare occasioni, appare anche del tearing. Insomma, per quanto, lo ribadiamo, siamo rimasti colpiti dal lavoro estetico svolto da Remedy, sotto il profilo tecnico si é scesi a molti compromessi, piuttosto inusuali per un prodotto esclusivo. Anche per questo guardavamo alla versione PC con discreto ottimismo, che nel peggiore dei casi avrebbe potuto semplicemente ovviare alle piccole magagne dell'originale, per regalarci la visione originale di Remedy, approfittando dell'hardware più performante. Purtroppo siamo rimasti invece delusi dal risultato.
Il gioco é acquistabile unicamente dallo store Microsoft, che purtroppo non brilla per facilità d'utilizzo ed efficienza, ma abbiamo chiuso un occhio su problematiche già tristemente note, sperando di goderci una buona conversione. Avviato Quantum Break, che ricordiamo essere esclusiva Windows 10, notiamo subito una mancanza nel menu iniziale, l'opzione "esci". Dopo un po' di tentativi scopriamo che bisogna usare il mouse, spostarlo verso l'alto, dove comparirà la barra degli strumenti e grazie alla quale possiamo cliccare sul pulsante X, per chiudere così l'applicazione. "Cominciamo bene", pensiamo, ma é facile che si tratti di uno standard per le applicazioni UWP, Universal Windows Platform, la piattaforma software Microsoft grazie alla quale il colosso di Redmond sta cercando di unificare i prodotti Xbox e Windows 10.
Ad ogni modo, le opzioni offrono un discreto menu dedicato alle impostazioni grafiche, con tre preset, basso, medio e ultra, tra cui scegliere, e poi alcuni parametri singoli grazie ai quali personalizzare l'aspetto grafico. Possiamo quindi modificare il dettaglio delle ombre, delle luci ed effetti volumetrici, dell'occlusione ambientale, ma anche agire su altri elementi come bloccare il frame rate a 30 FPS. Purtroppo non é possibile disattivare il V-Sync, o scegliere il dettaglio dell'anti-alliasing, che si può solo spegnere o accendere.
Impostato su ultra, con risoluzione Full HD, avviamo la partita per osservare il miglioramento grafico. Non c'é un vero balzo in avanti, purtroppo, ma notiamo con piacere come la risoluzione di ombre e luci volumetriche sia sensibilmente più alta rispetto alla controparte console. Texture e dettagli grafici, così come i modelli, sono invece i medesimi visti su Xbox One. Anche i riflessi non sono stati minimamente toccati, e in alcuni casi sono davvero poveri. L'aspetto più problematico é però legato alle prestazioni, che sulla configurazione di prova, dotata di processore AMD FX 8350, 16 GB di RAM e soprattutto scheda video AMD 380X, il gioco gira piuttosto bene, a dettaglio ultra, comunque fermo intorno ai 30 frame, superati solo di rado.
Purtroppo essendo un'applicazione UWP, software come FRAPS non funzionano e non possiamo fare dei veri benchmark, così come non possiamo forzare nessun espediente tecnico esterno per migliorare alcun filtro grafico, magari per utilizzare una V-Sync migliore o spegnerlo del tutto. Scendendo a dettaglio Medio, impostazione che fondamentalmente ricalca la versione Xbox One, abbiamo notato un miglioramento netto nelle prestazioni, ma sappiamo che il gioco non é in grado comunque di superare i 50 frame al secondo. C'é infatti un cap impossibile da aggirare, almeno al momento, legato al refresh dello schermo. Non ci sono invece parametri che permettano di migliorare il LOD, il caricamento di dettagli, identico alla controparte console, a volte ben notabile, con foglie degli alberi che compaiono all'ultimo momento e altri elementi meno evidenti.
In generale appare evidente come Quantum Break su PC sia un semplicissimo porting, "avvolto" nella piattaforma UWP, con tutti i limiti del caso. Purtroppo se sulla nostra configurazione hardware non abbiamo avuto particolari grattacapi, sappiamo che il gioco non ama le schede video NVIDIA, palesando una situazione opposta a quanto visto con Gears of War Ultimate Edition, che non digeriva invece le GPU AMD. I problemi vanno da prestazioni del 15-20% inferiori a crash dei driver video. Microsoft e Remedy sembra siano consapevoli delle problematiche e stanno lavorando ad una patch, ma a quasi una settimana dal lancio non abbiamo ancora visto alcun aggiornamento. Ad un quadro per nulla positivo va sommato il prezzo di vendita, fissato a ben 69, 99 euro, come per la versione console, caso quasi unico, visto che praticamente ogni titolo viene offerto ad almeno 10-15 euro in meno su PC. Nello stato attuale, Quantum Break su PC ha senso di esistere solo come prodotto cross-buy, nel qual caso saremmo stati ben più clementi. Ma questa offerta era valida esclusivamente per quanti avevano effettuato il pre-order su Xbox One, i quali però devono attendere ancora fino al 15 aprile, ulteriore smacco all'utenza e ai fan.
Scattum Break (cit.)
Del gioco originale vi abbiamo già ampiamente parlato in fase di recensione, qui approfondiremo l'aspetto tecnico. Quantum Break su Xbox One propone una componente grafica estremamente contrastata. Da un lato non si può negare l'ottimo lavoro stilistico e l'impiego di tecniche moderne ed avanzate di rendering, che impreziosiscono un quadro estetico davvero notevole. Purtroppo però, osservando con attenzione si notano svariati elementi tecnici di cattiva qualità, partendo dalle ombre, in bassa risoluzione, così come i raggi di luce, sempre renderizzati con relativamente pochi pixel. L'immagine, in generale, é generata a 720p, per poi essere trsportata in Full HD attraverso alcuni passaggi e filtri. Sebbene i bordi appaiano puliti, un occhio esperto noterà facilmente la bassa risoluzione, evidente utilizzando pannelli di dimensioni sopra i 30 pollici.
Nonostante i compromessi evidenti, la fluidità non é sempre ottimale e in alcune, rare occasioni, appare anche del tearing. Insomma, per quanto, lo ribadiamo, siamo rimasti colpiti dal lavoro estetico svolto da Remedy, sotto il profilo tecnico si é scesi a molti compromessi, piuttosto inusuali per un prodotto esclusivo. Anche per questo guardavamo alla versione PC con discreto ottimismo, che nel peggiore dei casi avrebbe potuto semplicemente ovviare alle piccole magagne dell'originale, per regalarci la visione originale di Remedy, approfittando dell'hardware più performante. Purtroppo siamo rimasti invece delusi dal risultato.
Le prestazioni della versione PC vanno dall'accettabile al drammatico
Il gioco é acquistabile unicamente dallo store Microsoft, che purtroppo non brilla per facilità d'utilizzo ed efficienza, ma abbiamo chiuso un occhio su problematiche già tristemente note, sperando di goderci una buona conversione. Avviato Quantum Break, che ricordiamo essere esclusiva Windows 10, notiamo subito una mancanza nel menu iniziale, l'opzione "esci". Dopo un po' di tentativi scopriamo che bisogna usare il mouse, spostarlo verso l'alto, dove comparirà la barra degli strumenti e grazie alla quale possiamo cliccare sul pulsante X, per chiudere così l'applicazione. "Cominciamo bene", pensiamo, ma é facile che si tratti di uno standard per le applicazioni UWP, Universal Windows Platform, la piattaforma software Microsoft grazie alla quale il colosso di Redmond sta cercando di unificare i prodotti Xbox e Windows 10.
Ad ogni modo, le opzioni offrono un discreto menu dedicato alle impostazioni grafiche, con tre preset, basso, medio e ultra, tra cui scegliere, e poi alcuni parametri singoli grazie ai quali personalizzare l'aspetto grafico. Possiamo quindi modificare il dettaglio delle ombre, delle luci ed effetti volumetrici, dell'occlusione ambientale, ma anche agire su altri elementi come bloccare il frame rate a 30 FPS. Purtroppo non é possibile disattivare il V-Sync, o scegliere il dettaglio dell'anti-alliasing, che si può solo spegnere o accendere.
Ansia da prestazioni
Impostato su ultra, con risoluzione Full HD, avviamo la partita per osservare il miglioramento grafico. Non c'é un vero balzo in avanti, purtroppo, ma notiamo con piacere come la risoluzione di ombre e luci volumetriche sia sensibilmente più alta rispetto alla controparte console. Texture e dettagli grafici, così come i modelli, sono invece i medesimi visti su Xbox One. Anche i riflessi non sono stati minimamente toccati, e in alcuni casi sono davvero poveri. L'aspetto più problematico é però legato alle prestazioni, che sulla configurazione di prova, dotata di processore AMD FX 8350, 16 GB di RAM e soprattutto scheda video AMD 380X, il gioco gira piuttosto bene, a dettaglio ultra, comunque fermo intorno ai 30 frame, superati solo di rado.
Purtroppo essendo un'applicazione UWP, software come FRAPS non funzionano e non possiamo fare dei veri benchmark, così come non possiamo forzare nessun espediente tecnico esterno per migliorare alcun filtro grafico, magari per utilizzare una V-Sync migliore o spegnerlo del tutto. Scendendo a dettaglio Medio, impostazione che fondamentalmente ricalca la versione Xbox One, abbiamo notato un miglioramento netto nelle prestazioni, ma sappiamo che il gioco non é in grado comunque di superare i 50 frame al secondo. C'é infatti un cap impossibile da aggirare, almeno al momento, legato al refresh dello schermo. Non ci sono invece parametri che permettano di migliorare il LOD, il caricamento di dettagli, identico alla controparte console, a volte ben notabile, con foglie degli alberi che compaiono all'ultimo momento e altri elementi meno evidenti.
In generale appare evidente come Quantum Break su PC sia un semplicissimo porting, "avvolto" nella piattaforma UWP, con tutti i limiti del caso. Purtroppo se sulla nostra configurazione hardware non abbiamo avuto particolari grattacapi, sappiamo che il gioco non ama le schede video NVIDIA, palesando una situazione opposta a quanto visto con Gears of War Ultimate Edition, che non digeriva invece le GPU AMD. I problemi vanno da prestazioni del 15-20% inferiori a crash dei driver video. Microsoft e Remedy sembra siano consapevoli delle problematiche e stanno lavorando ad una patch, ma a quasi una settimana dal lancio non abbiamo ancora visto alcun aggiornamento. Ad un quadro per nulla positivo va sommato il prezzo di vendita, fissato a ben 69, 99 euro, come per la versione console, caso quasi unico, visto che praticamente ogni titolo viene offerto ad almeno 10-15 euro in meno su PC. Nello stato attuale, Quantum Break su PC ha senso di esistere solo come prodotto cross-buy, nel qual caso saremmo stati ben più clementi. Ma questa offerta era valida esclusivamente per quanti avevano effettuato il pre-order su Xbox One, i quali però devono attendere ancora fino al 15 aprile, ulteriore smacco all'utenza e ai fan.