Rabbids Invasion: Lo Show Televisivo Interattivo
di
Marco Modugno
Les Lapins crétins. E' questo il nome francese della serie conosciuta nei paesi anglosassoni (e anche da noi che alla lingua di Dante preferiamo quella dei pronipoti di Guglielmo il Conquistatore) come Rabbids Invasion. L'aggettivo si traduce agevolmente senza bisogno di Babelfish e, purtroppo, si rivela piuttosto pertinente nel definire la qualità di questo party game ad essa ispirato.
Per chi non sapesse nulla dei terribili conigli protagonisti del cartone, ricordiamo che si tratta di una serie francese, appunto, acquistata dalla Nickelodeon e poi rivenduta in giro per il mondo, per lo spasso dei nostri pargoli (in Italia viene attualmente passata sul canale Super!). I protagonisti sono dei simpatici e scatenatissimi roditori impegnati in innumerevoli gag ai danni dei loro simili, oltre che di un drappello di disperati esseri umani.
Tra di essi spicca Mona, un'anziana signora (clone attualizzato di nonna Abelarda, e se avete meno di trent'anni é facile che vi stiate chiedendo di che diavolo sto scrivendo) che intepreta anche gli stacchetti del gioco, tra un mini-game e l'altro. Ubisoft, dopo essersi accaparrata la licenza e aver sfornato una serie numerosa di titoli per le piattaforme fisse e portatili delle precedenti generazioni, dalla PS 2 a Xbox 360 e PS3 fino alle varie console Nintendo, dal DS al DS3D fino all'ultima sfortunata WiiU. Giochi come Rabbids Land, Raving Rabbids 1 e 2, Rabbids 3D e altri ancora hanno fatto sperimentare al pubblico delle console, con particolare attenzione ai più giovani, le potenzialità di un abbinamento tra i protagonisti della serie TV e l'intrattenimento videoludico, con le alterne vicissitudini in termini di qualità e prezzo che era lecito attendersi da uscite così prolifiche e variegate.
La nuova generazione di console Sony e Microsoft é sbarcata ormai da un anno e il team Ubisoft che si occupa della gestione del franchise di Rabbids deve aver esultato quando la dirigenza ha dato il via libera per sviluppare e rilasciare dei titoli dedicati alle nuove potenti macchine. Ecco spiegata in breve la genesi di Rabbids Invasion, titolo decisamente anomalo in un panorama di giochi con la grafica pompata al massimo per dare sfoggio della potenza di calcolo dei processori multicore. La tentazione di far esibire i conigli in computer grafica più amati dai piccoli fan della televisione pomeridiana é risultata irresistibile, assieme magari alla voglia di sfruttare un po' le periferiche ottiche, Kinect e PS Eye, snobbate dal mainstream dei giochi di grande cassetta.
vimager1, 2, 3
Niente meglio di un party game pensato per tutta la famiglia, allora, per dare un senso al costoso accessorio troneggiante in cima al nostro televisore, tirando in ballo, per soprammisura, anche i possessori di Xbox 360. Un momento, ho scritto per caso tutta la famiglia? Opportuno un chiarimento, prima che vi impelaghiate nella lettura integrale della recensione. Questo capitolo di Rabbids, ancora più di altri, si rivolge ad un target decisamente giovane. Ferma la necessaria presenza di un adulto che gestisca il controller attraverso i vari menu di gioco, a volte non sufficientemente intuitivi da garantire agli utenti più piccoli completa autonomia, é giusto sottolineare che il tipo di mini giochi presenti e lo svolgimento decisamente facilitato degli stessi sono tarati per un pubblico da scuole elementare o al massimo per brevi partite di gruppi di preadolescenti. L'adulto coinvolto e intenzionato a trascorrere un po' di tempo a giocare con al prole, invece, non potrà non accorgersi fin da subito della facilità e di una certa ripetitività del titolo che provocherebbe immediati sbadigli, se non ci fossero le risate divertite dei nostri pargoli a ravvivare l'atmosfera e a trasformare quello che se fosse limitato ai grandi sarebbe un sacrificio noioso, in ore di gioiosa condivisione.
Il menu principale rappresenta una colorata mappa divisa in aree tematiche, esterne o interne. A loro volta ripartite in episodi che saranno sbloccati un po' alla volta man mano che ci cimenteremo superandoli nei diversi mini giochi. Gli stessi si snodano durante la trama di vere e proprie puntate della serie a cartoni, durante le quali il giocatore e i suoi amici (non provatevi a giocarci da soli, a meno di non essere dei superfanatici dei Rabbids, vi prego) potranno scalmanarsi anima e corpo (letteralmente) nel tentativo di battersi vicendevolmente ai punti. Più si é, meglio é. Ed ecco allora che l'opzione Xbox One, che permette di giocare fino a quattro per volta (a patto di avere sufficiente spazio libero di fronte alla TV...), risulta decisamente la migliore. Facilitati quel che serve per non scoraggiare i bambini, i giochi regaleranno quasi sempre punteggi abbastanza livellati. Il che non toglie un certo livello di competizione e qualche litro di sudore da spendere per trionfare nei più animati (tipo la corsa, le trazioni alla sbarra, i salti), oltre ad una buona dose di autoironia e capacità di lasciarsi andare (io e mia figlia, con la gara a chi faceva il “bwaaaah!” più forte abbiamo fatto tremare i vetri del palazzo e rischiato l'irruzione di un commando del NOCS...).
La varietà di opzioni, ambientazioni e oggetti, che saranno anche disponibili per costruire spassose foto ricordo da salvare nel disco rigido, é sufficiente ad assicurare qualche ora di spasso, in attesa magari che la scelta dei party game per la nuova generazione di console si incrementi con qualche titolo maggiormente longevo. Una lancia di frassino va invece spezzata a favore della giocabilità che risulta davvero immediata e studiata per consentire la partecipazione anche a genitori non più giovanissimi, giovani nonni e adulti non particolarmente sportivi (rileggendo quel che ho appena scritto mi sono reso conto di far parte di due delle categorie e mi rassicurato dicendomi che per la terza, grazie al Cielo, c'é ancora tempo...). Si impara in fretta a giocare e ci si affeziona ai terribili conigli al punto di ritrovarsi a giocare un altro episodio, e poi un altro, solo per garantirsi in questo modo la possibilità di godersi da coprotagonisti un'altra delle loro storie bislacche. Non mancano, oltre ai mini giochi implementati in computer grafica durante i quali il nostro agitarsi animerà uno dei buffi animaletti, sezioni che sfruttano la realtà aumentata mettendoci letteralmente in condizione di muoverci sullo schermo assieme a loro e a uno dei tanti oggetti che avremo nel frattempo sbloccato. 20 gli episodi animati presenti nel disco di gioco, e un gruppetto di monelli scalmanati finirà per spararseli tutti in al massimo un paio di pomeriggi di festa. Ubisoft, però, ha già promesso 15 nuovi episodi da scaricare già a marzo del 2015 e il rilascio di un season pass che consenta di accaparrarsi a prezzi modici tutto quello che uscirà per un anno intero.
La tecnica del titolo, comparando il tipo di gioco implementato (praticamente una collezione di episodi in computer grafica pre-realizzati e qualche stacchetto animato tra una puntata e l'altra) con la potenza di calcolo delle piattaforme cui é destinato (inclusa la vetusta ma ancora performante 360, la cui versione non differisce sostanzialmente dalle altre), é ineccepibile. Qualità HD perfetta, colori vivaci e nessuna impuntatura. Colonna sonora e doppiaggi originali, ovviamente. Quello che sorprende, invece, é la precisione del nuovo Kinect della Xbox One nel gestire situazioni multi giocatori dove c'é anche chi va e viene e quindi deve essere nuovamente identificato al suo ritorno. Movimenti e gesti sono sempre facilmente riconosciuti e questo é l'ambito, a dirla tutta, dove le differenze con la versione per la 360, penalizzata dal vecchio Kinect molto meno performante, saltano all'evidenza.
Insomma.
Considerato il panorama di partygame disponibili per Xbox One ancora scarno (e le recenti dichiarazioni sul Kinect fatte dalla dirigenza Microsoft non lasciano presagire nulla di buono per i fan della periferica ottica...), Rabbids si propone con la sua freschezza e immediata fruibilità come un prodotto decisamente adatto alla partita occasionale, all'intrattenimento di compagni di scuola e cuginetti venuti per la merenda, alla mezz'oretta di gioco incastrata tra i compiti e la cena. Sulla longevità, invece, non mi sentirei di scommettere. Alla fine i minigiochi risultano un po' ripetitivi e, una volta consumata la dotazione di episodi a disposizione, é difficile che si resti fedeli al titolo fino alla prossima data di DLC annunciata. Il prezzo ridotto di acquisto, però, ne fa un regalo ideale con cui presentarsi al compleanno del compagno di scuola che ha ricevuto la Xbox One in regalo per Natale. Facile che i conigli di Nickelodeon, in quel caso, sappiano conquistarsi il titolo ambito di re della festa!
Buon 2015 a tutti!
Per chi non sapesse nulla dei terribili conigli protagonisti del cartone, ricordiamo che si tratta di una serie francese, appunto, acquistata dalla Nickelodeon e poi rivenduta in giro per il mondo, per lo spasso dei nostri pargoli (in Italia viene attualmente passata sul canale Super!). I protagonisti sono dei simpatici e scatenatissimi roditori impegnati in innumerevoli gag ai danni dei loro simili, oltre che di un drappello di disperati esseri umani.
Tra di essi spicca Mona, un'anziana signora (clone attualizzato di nonna Abelarda, e se avete meno di trent'anni é facile che vi stiate chiedendo di che diavolo sto scrivendo) che intepreta anche gli stacchetti del gioco, tra un mini-game e l'altro. Ubisoft, dopo essersi accaparrata la licenza e aver sfornato una serie numerosa di titoli per le piattaforme fisse e portatili delle precedenti generazioni, dalla PS 2 a Xbox 360 e PS3 fino alle varie console Nintendo, dal DS al DS3D fino all'ultima sfortunata WiiU. Giochi come Rabbids Land, Raving Rabbids 1 e 2, Rabbids 3D e altri ancora hanno fatto sperimentare al pubblico delle console, con particolare attenzione ai più giovani, le potenzialità di un abbinamento tra i protagonisti della serie TV e l'intrattenimento videoludico, con le alterne vicissitudini in termini di qualità e prezzo che era lecito attendersi da uscite così prolifiche e variegate.
La nuova generazione di console Sony e Microsoft é sbarcata ormai da un anno e il team Ubisoft che si occupa della gestione del franchise di Rabbids deve aver esultato quando la dirigenza ha dato il via libera per sviluppare e rilasciare dei titoli dedicati alle nuove potenti macchine. Ecco spiegata in breve la genesi di Rabbids Invasion, titolo decisamente anomalo in un panorama di giochi con la grafica pompata al massimo per dare sfoggio della potenza di calcolo dei processori multicore. La tentazione di far esibire i conigli in computer grafica più amati dai piccoli fan della televisione pomeridiana é risultata irresistibile, assieme magari alla voglia di sfruttare un po' le periferiche ottiche, Kinect e PS Eye, snobbate dal mainstream dei giochi di grande cassetta.
vimager1, 2, 3
Niente meglio di un party game pensato per tutta la famiglia, allora, per dare un senso al costoso accessorio troneggiante in cima al nostro televisore, tirando in ballo, per soprammisura, anche i possessori di Xbox 360. Un momento, ho scritto per caso tutta la famiglia? Opportuno un chiarimento, prima che vi impelaghiate nella lettura integrale della recensione. Questo capitolo di Rabbids, ancora più di altri, si rivolge ad un target decisamente giovane. Ferma la necessaria presenza di un adulto che gestisca il controller attraverso i vari menu di gioco, a volte non sufficientemente intuitivi da garantire agli utenti più piccoli completa autonomia, é giusto sottolineare che il tipo di mini giochi presenti e lo svolgimento decisamente facilitato degli stessi sono tarati per un pubblico da scuole elementare o al massimo per brevi partite di gruppi di preadolescenti. L'adulto coinvolto e intenzionato a trascorrere un po' di tempo a giocare con al prole, invece, non potrà non accorgersi fin da subito della facilità e di una certa ripetitività del titolo che provocherebbe immediati sbadigli, se non ci fossero le risate divertite dei nostri pargoli a ravvivare l'atmosfera e a trasformare quello che se fosse limitato ai grandi sarebbe un sacrificio noioso, in ore di gioiosa condivisione.
Il menu principale rappresenta una colorata mappa divisa in aree tematiche, esterne o interne. A loro volta ripartite in episodi che saranno sbloccati un po' alla volta man mano che ci cimenteremo superandoli nei diversi mini giochi. Gli stessi si snodano durante la trama di vere e proprie puntate della serie a cartoni, durante le quali il giocatore e i suoi amici (non provatevi a giocarci da soli, a meno di non essere dei superfanatici dei Rabbids, vi prego) potranno scalmanarsi anima e corpo (letteralmente) nel tentativo di battersi vicendevolmente ai punti. Più si é, meglio é. Ed ecco allora che l'opzione Xbox One, che permette di giocare fino a quattro per volta (a patto di avere sufficiente spazio libero di fronte alla TV...), risulta decisamente la migliore. Facilitati quel che serve per non scoraggiare i bambini, i giochi regaleranno quasi sempre punteggi abbastanza livellati. Il che non toglie un certo livello di competizione e qualche litro di sudore da spendere per trionfare nei più animati (tipo la corsa, le trazioni alla sbarra, i salti), oltre ad una buona dose di autoironia e capacità di lasciarsi andare (io e mia figlia, con la gara a chi faceva il “bwaaaah!” più forte abbiamo fatto tremare i vetri del palazzo e rischiato l'irruzione di un commando del NOCS...).
La varietà di opzioni, ambientazioni e oggetti, che saranno anche disponibili per costruire spassose foto ricordo da salvare nel disco rigido, é sufficiente ad assicurare qualche ora di spasso, in attesa magari che la scelta dei party game per la nuova generazione di console si incrementi con qualche titolo maggiormente longevo. Una lancia di frassino va invece spezzata a favore della giocabilità che risulta davvero immediata e studiata per consentire la partecipazione anche a genitori non più giovanissimi, giovani nonni e adulti non particolarmente sportivi (rileggendo quel che ho appena scritto mi sono reso conto di far parte di due delle categorie e mi rassicurato dicendomi che per la terza, grazie al Cielo, c'é ancora tempo...). Si impara in fretta a giocare e ci si affeziona ai terribili conigli al punto di ritrovarsi a giocare un altro episodio, e poi un altro, solo per garantirsi in questo modo la possibilità di godersi da coprotagonisti un'altra delle loro storie bislacche. Non mancano, oltre ai mini giochi implementati in computer grafica durante i quali il nostro agitarsi animerà uno dei buffi animaletti, sezioni che sfruttano la realtà aumentata mettendoci letteralmente in condizione di muoverci sullo schermo assieme a loro e a uno dei tanti oggetti che avremo nel frattempo sbloccato. 20 gli episodi animati presenti nel disco di gioco, e un gruppetto di monelli scalmanati finirà per spararseli tutti in al massimo un paio di pomeriggi di festa. Ubisoft, però, ha già promesso 15 nuovi episodi da scaricare già a marzo del 2015 e il rilascio di un season pass che consenta di accaparrarsi a prezzi modici tutto quello che uscirà per un anno intero.
La tecnica del titolo, comparando il tipo di gioco implementato (praticamente una collezione di episodi in computer grafica pre-realizzati e qualche stacchetto animato tra una puntata e l'altra) con la potenza di calcolo delle piattaforme cui é destinato (inclusa la vetusta ma ancora performante 360, la cui versione non differisce sostanzialmente dalle altre), é ineccepibile. Qualità HD perfetta, colori vivaci e nessuna impuntatura. Colonna sonora e doppiaggi originali, ovviamente. Quello che sorprende, invece, é la precisione del nuovo Kinect della Xbox One nel gestire situazioni multi giocatori dove c'é anche chi va e viene e quindi deve essere nuovamente identificato al suo ritorno. Movimenti e gesti sono sempre facilmente riconosciuti e questo é l'ambito, a dirla tutta, dove le differenze con la versione per la 360, penalizzata dal vecchio Kinect molto meno performante, saltano all'evidenza.
Insomma.
Considerato il panorama di partygame disponibili per Xbox One ancora scarno (e le recenti dichiarazioni sul Kinect fatte dalla dirigenza Microsoft non lasciano presagire nulla di buono per i fan della periferica ottica...), Rabbids si propone con la sua freschezza e immediata fruibilità come un prodotto decisamente adatto alla partita occasionale, all'intrattenimento di compagni di scuola e cuginetti venuti per la merenda, alla mezz'oretta di gioco incastrata tra i compiti e la cena. Sulla longevità, invece, non mi sentirei di scommettere. Alla fine i minigiochi risultano un po' ripetitivi e, una volta consumata la dotazione di episodi a disposizione, é difficile che si resti fedeli al titolo fino alla prossima data di DLC annunciata. Il prezzo ridotto di acquisto, però, ne fa un regalo ideale con cui presentarsi al compleanno del compagno di scuola che ha ricevuto la Xbox One in regalo per Natale. Facile che i conigli di Nickelodeon, in quel caso, sappiano conquistarsi il titolo ambito di re della festa!
Buon 2015 a tutti!
Rabbids Invasion: Lo Show Televisivo Interattivo
6.5
Voto
Redazione
Rabbids Invasion: Lo Show Televisivo Interattivo
C'é spazio per un party game nell'offerta per console di ultima generazione? La domanda é resa ancor più legittima dall'attuale congiuntura economica negativa, che limita per forza di cose il potere d'acquisto nel settore dei beni non indispensabili (divertimento in testa), e dalle ultima dichiarazioni sul Kinect da parte di Microsoft che lascerebbero pensare a un progressivo abbandono del supporto. Però, nel frattempo, tanti Kinect sono già entrati nelle nostre case e, a parte il gusto dei primi tre giorni di farci riconoscere a gesti e dalla voce e di comandare la console come faceva Picard con il computer dell'Enterprise, dobbiamo ammettere che il fatto che troviamo rassicurante che qualche sviluppatore scelga di farne buon uso. Ecco allora che Rabbids Invasion, gioco semplice, immediato e adatto ai pargoli di più tenera età, può rivelarsi un prodotto adatto, su un mercato saturato di giochi inzeppati a forza di violenza, sesso e turpiloquio spesso gratuiti, a condividere la passione di noi grandi con i piccoli di casa. Ricordandoci anche che gli occhi di un bambino vedono le cose in modo diverso (mia figlia di tre anni passava ore a ridere divertita davanti alla scena dello squalo di Nemo, trovandola così spassosa da non annoiarsi nel guardarla anche venti volte di seguito) da noi adulti. E quello che a noi può sembrare sciocco, a loro può apparire spassosisimo. Per una volta, quindi, potremmo lasciare che siano loro a scegliere...