Racing Evoluzione

di Giuseppe 'Sovrano' Schirru

Una volta completata una difficoltà, Mike apporterà delle modifiche alla macchina, fino ad arrivare, nella modalità pro al modello da gara, con assetto ribassato, alettoni e scritte tipiche delle macchine da corsa. A seconda dell'esito della gara avremo un certo numero di acquirenti che ci garantirà l'acquisizione dei punti ReS, ovvero ricerca e sviluppo, utili per la realizzazione di nuovi modelli, oltre che per il salto di categoria. Le categorie sono in tutto 4, ovvero Roadster, Sport Car, SuperCar e Dream Car. Insomma, una dinamica di gioco rivoluzionaria, anche se effettivamente non entreremo mai nel merito dello sviluppo delle autovetture e ci limiteremo a scegliere tra modelli base.

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L'impostazione del gioco è squisitamente arcade. Insomma, niente regolazioni snervanti e niente sollecitazioni realistiche, guasti o cambio gomme. A dirla tutta non me la sento di schierarmi nettamente ne a favore delle simulazioni, ne dalla parte degli arcade. Sicuramente uno stile di guida molto immediato e allo stesso momento aggressivo come quello che ci propone Racing Evoluzione devo ammettere che è particolarmente divertente. Si ha sempre la sensazione di dover andare al limite e oltre, si ha un'ottima percezione della velocità e gli avversari saranno sempre tosti, ma non imbattibili. L'intelligenza artificiale delle altre auto è sicuramente di buon livello, in quanto le stesse non soffrono della sindrome della fila indiana, ma cambiano traiettoria, sono aggressive, si superano tra di loro e cercano insistentemente il sorpasso anche ai nostri danni. Ma anche loro sbagliano e se vanno troppo al limite, magari a stretto contatto col cordolo escono sull'erba, sbattono contro i muri o vanno in testacoda.

Tecnicamente siamo di fronte ad un vero e proprio capolavoro. I tanto declamati problemi legati ai 30 fps in realtà non sussistono. È vero, il gioco non gira a 60 fotogrammi al secondo come nei sogni dei giocatori, ma vedere su schermo tanto ben di Dio non era ancora capitato. Le vetture sono costituite da un numero impressionante di poligoni ed anche grazie a texture di altissimo livello è stato possibile non solo creare prototipi accattivanti e dalla linea sportiva, ma anche di riprodurre fedelmente celebri modelli sportivi di case automoblistiche famose, marchi prestigiosi come Reanult, Lotus, Jaguar, Aston Martin, Toyota ed altri ancora. La fisica delle vetture è ottima, e il modello di guida arcade favorisce gare condotte a sportellate, tenendo spesso a contatto le varie vetture. Ed è anche per questo che i programmatori della Milestone hanno deciso di introdurre un ottimo sistema che gestisce i danni delle vetture. Con i suddetti danni, è possibile rovinare anche seriamente la struttura della vettura, con specchietti che saltano, cofani piegati, paraurti spezzati e parafanghi mezzo staccati. Questo non influirà sulle prestazioni della vettura, ma quantomeno si fa apprezzare come lavoro sicuramente puntiglioso e dettagliato. Unico neo è dovuto dalla gestione del moto delle macchine derivato dagli scontri, che è del tutto casuale. In altri giochi arcade come ad esempio Project Gotham era possibile far andare in testacoda le vetture semplicemente con una decisa botta laterale al posteriore. Con Racing Evoluzione ciò avviene, ma meno frequentemente e più casualmente. Solitamente sarà più difficile far uscire le macchine avversarie dalla propria traiettoria. Insomma, è difficile parlare di situazione realistiche in arcade come Project Gotham e Racing Evoluzione e questo è un difetto davvero irrilevante.

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