RAGE

di Luca Gambino
Così com'é nella natura di Id Software gli scontri a fuoco con gli avversari risulta sempre molto adrenalinica, lasciando veramente poco a tatticismi di alcun tipo. Nessun sistema di copertura vero e proprio, nessuna opera di accerchiamento. Solo un combattimento frontale senza troppi fronzoli con nemici che arrivano a frotte, a volte armati di tutto punto, altre volte invece (specialmente se si tratta di mutanti), brandendo una clava o altri mezzi di fortuna ma dotati di una mobilità fuori dal comune che rende più difficile l'abbattimento del bersaglio. Duole però notare che anche in questo caso Id si é piegata al mercato attuale degli shooter, rinunciando (forse per la prima volta) alla presenza dei medikit e adottando invece il classico sistema "riparati che ti passa" che vede il recupero delle energie dopo un breve periodo al riparo dai colpi avversari. Quando il nostro giocatore sarà veramente prossimo alla morte si avvierà una sorta di defibrillatore che rianimerà totalmente o in parte la salute del nostro eroe.

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Attraverso un minigioco piuttosto banale potremo caricare le piastre e applicarle sulla nostra persona, ottenendo non solo un immediato ritorno alla vita, ma anche scaricando centinaia di kilowatt ai nemici nelle immediate vicinanze. Una pratica che assieme ai salvataggi liberi (meglio non affidarsi ai soli checkpoint se vi preme andare in Paradiso), potrebbe forse semplificare un pò troppo il gioco dando forse l'impressione di una estrema semplicità. Meglio però tenere sempre gli occhi aperti perché gli avversari di Rage sono piuttosto coriacei, veloci, agili e con una buona mira per cui é meglio non affidarsi troppo al nostro defibrillatore (che ha bisogno di un tempo di ricarica piuttosto lungo) e prendere la giusta confidenza con le armi in nostro possesso. Armi che potranno non solo essere upgradate nelle funzioni, come già detto, ma potranno anche ospitare diversi tipi di munizioni, così che per esempio lo shotgun potrà in un attimo riversare addosso ai nostri avversari la solita rosa di pallettoni per poi invece trasformarsi in un fucile elettromagnetico se la situazione dovesse mai richiedere un upgrade tecnologico al nostro armamentario.

Rage é però anche l'arte di "arrangiarsi", che riprende anche il leit motiv dell'intera trama. Trovando attorno a noi i giusti componenti, si possono formare gadgets utilissimi per la nostra sopravvivenza, dalle macchine radiocomandate (si, come quelle di COD Black Ops) a kit per lo scassinamento delle porte blindate (di solito a protezione di stanze ricche di oggetti utili e/o preziosi), oppure a torrette di autodifesa utili soprattutto in presenza dei mostri più duri da buttare giù. All'interno delle sezioni di combattimento, quindi, la varietà d'approccio é piuttosto buona anche se la componente più primordiale del combattimento prende il più delle volte il sopravvento rispetto a quella smaccatamente creativa, riportandoci spesso a quello "spara e indietreggia" che ha caratterizzato il gameplay "made in Id" fin dai suoi esordi. Il che, con un Carmack insolitamente "modaiolo" é forse una delle poche buone notizie in arrivo da Rage.



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Capitolo a parte meritano invece i mezzi presenti in Rage che assumono un ruolo di particolare importanza all'interno del gameplay. Utili non solo per muoversi all'interno dei vasti ambienti di gioco, i mezzi a quattro ruote (tra cui anche QUAD) potranno essere utili anche per recuperare credibilità all'interno dell'ambiente cittadino (inizialmente la popolazione mal sopporterà la nostra presenza), e recuperare preziosi crediti per upgrade i nostri "cavalli ferrati". Id ha riposto molte energie proprio nello sviluppo della parte "racing" di rage (a cui é affidata anche una specifica modalità multiplayer), forse per approfondire anche uno dei pochi punti che distanzia veramente il proprio titolo da Borderlands, dove la presenza dei veicoli é stata toccata solo marginalmente. In Rage, invece, l'update continuo e circostanziato del nostro veicolo non solo ci consentirà di vivere più a lungo, ma ci permetterà anche di portare a casa molti più soldi. E dal momento che il nostro protagonista non può fare a meno di recuperare i soldi necessari per l'acquisto di munizioni e armi, perché non partecipare anche ad un folle show televisivo dove dovremo eliminare orde di avversari davanti alle telecamere? La regola é semplice "Uccidi o sarai ucciso". Facile, no?

Tecnicamente Rage basa le sue fortune sul nuovo motore grafico realizzato appositamente per questo gioco e che sarà la base tecnologica per i prossimi giochi Id Software, ovverò l'Id Tech 5. Anche se nelle fasi immediatamente prima del rilascio del gioco si erano diffuse voci che vedevano il motore grafico in pesante difficoltà sulle console, dobbiamo dire invece di non aver riscontrato grossi problemi durante l'intero arco di gioco, fatte eccezione per un pop up delle texture (non così marcato come in altri titoli) che sembra essere il difetto "di fabbrico" della console nextgen con i titoli più esigenti sotto il profilo grafico. Per il resto poco o nulla da obiettare. Rage mantiene costanti i 60 frame al secondo presentando un quadro estetico di desolante bellezza, specialmente se lo si osserva nel suo complesso.

Andando invece maggiormente nei dettagli si scopre qualche texture un pò slavata e qualche struttura a cui avrebbe giovato qualche poligono in più. Ma, ripetiamo, stiamo parlando di dettagli. Impossibile infatti non fare un plauso per l'utilizzo sapiente degli effetti di luce (più estetici che funzionali, forse, ma di rara bellezza), di modelli poligonali che hanno saputo dare forma e consistenza a scelte artistiche a volte decisamente inquietanti ma di sicuro effetto (Rage gronda sangue, siete avvisati). Un plauso anche al sonoro che propone un adattamento in italiano veramente ben riuscito e musiche che, per quanto ben riuscite e a tema con il gioco, non possono non riportare alla memoria alcuni "arie" ascoltate anche in Borderlands (ma senza il Claptrap, purtroppo). Dubbi invece sul multiplayer che dalle nostre prove effettuate é risultato piuttosto piatto e molto, troppo, lontano da quanto ci ha abituato Id nel suo passato. Non aspettatevi niente che si avvicini a Quake (nemmeno a Quake 4, sigh....) ma solo un cooperative mode che vi consente di affrontare il gioco con un altro vostro amico e un divertente (ma niente di più) "car combat system" dove affronterete i vostri nemici a bordo dei vostri "cavalli ferrati".

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