Rainbow Six 3: Black Arrow
di
Giuseppe 'Sovrano' Schirru
Rainbow Six 3 riparte da dove l'avevamo lasciato, con la lotta al terrorismo, tre compagni di squadra da comandare e i nemici posti sempre negli stessi punti, porte da aprire, granate fumogene da tirare e il nostro M60 pronto a risolvere ogni situazione. Con Black Arrow il copione è rimasto invariato, tanto che ha la brutta idea di essere dannatamente simile al predecessore, quanto allo stesso tempo poter vantare i medesimi pregi e gli altrettanto medesimi difetti. Fortuna vuole che l'ossatura di base sia quella di un gioco d'alto rango, per cui siamo ancora qua a elogiare l'ultima fatica Ubisoft.
A scanso di equivoci, Black Arrow è un semplice update, che fa sfoggio dello stesso motore grafico e delle stesse tematiche di gioco del predecessore, ma anche di nuove missioni e alcune nuove armi. Una lunga serie di sanguinose azioni terroristiche sballotterà i quattro valorosi eroi della squadra Rainbow dalla metropolitana di Londra, ai vicoli di Pavia, sino alle strade di Milano, per arrivare in una centrale nucleare bulgara inattiva. Queste e altre locazioni fanno da scenario a intricate situazioni terroristiche ad alta tensione. Tutte le azioni della squadra seguono lo stesso medesimo leitmotiv: senza troppi fronzoli bisogna far fuori e/o catturare le decine di terroristi che popolano le diverse aree, con ogni volta un obiettivo diverso, dalla liberazione di ostaggi, al disinnesco di ordigni, fino a evitare la fuga di pericolosi criminali. Questo grazie al vasto arsenale settabile all'inizio di ogni livello, ma anche e soprattutto alla saggezza e alla conoscenza delle tattiche di squadra. È impossibile e la maggior parte delle volte infruttuoso procedere alla garibaldina sprezzanti del pericolo con il mitra spianato per liberare il campo da qualsiasi forma di vita ostile. Niente di più sbagliato, dato che i nemici non appartengono al gruppo delle piccole pesti, ma sono terroristi altamente organizzati e, il più delle volte, pesantemente armati, dislocati nelle postazioni più strategiche e comunque in numero nettamente maggiore rispetto ai soli quattro membri della squadra Rainbow.
Il quartetto Chavez-Loiselle-Price-Weber ha però dalla sua una maggiore esperienza sul campo, e possiede la giusta conoscenza della tattica militare per sgominare qualsiasi tipo di organizzazione criminale terroristica. Però la sola abilità della squadra purtroppo non basta e vanno sempre seguiti degli accorgimenti, come ad esempio avere sempre sott'occhio la mappa, ascoltare i consigli e le indicazioni di Six, imparare a dovere tutti i comandi e gli ordini impartibili, nonché gittata, potenza di fuoco e caratteristiche di ogni singola arma. Queste ultime rappresentano il meglio delle attrezzature militari delle squadre d'assalto e spaziano da semplici pistole a fucili, a pompa e da cecchino, a mitragliatori dalle diverse potenze e dalla differente gradazione del mirino, lanciagranate, dai proiettili più disparati (frag, incendiarie, fumogene) alle granate normali, a quelle al gas, alla preziosissima maschera anti-gas.
A scanso di equivoci, Black Arrow è un semplice update, che fa sfoggio dello stesso motore grafico e delle stesse tematiche di gioco del predecessore, ma anche di nuove missioni e alcune nuove armi. Una lunga serie di sanguinose azioni terroristiche sballotterà i quattro valorosi eroi della squadra Rainbow dalla metropolitana di Londra, ai vicoli di Pavia, sino alle strade di Milano, per arrivare in una centrale nucleare bulgara inattiva. Queste e altre locazioni fanno da scenario a intricate situazioni terroristiche ad alta tensione. Tutte le azioni della squadra seguono lo stesso medesimo leitmotiv: senza troppi fronzoli bisogna far fuori e/o catturare le decine di terroristi che popolano le diverse aree, con ogni volta un obiettivo diverso, dalla liberazione di ostaggi, al disinnesco di ordigni, fino a evitare la fuga di pericolosi criminali. Questo grazie al vasto arsenale settabile all'inizio di ogni livello, ma anche e soprattutto alla saggezza e alla conoscenza delle tattiche di squadra. È impossibile e la maggior parte delle volte infruttuoso procedere alla garibaldina sprezzanti del pericolo con il mitra spianato per liberare il campo da qualsiasi forma di vita ostile. Niente di più sbagliato, dato che i nemici non appartengono al gruppo delle piccole pesti, ma sono terroristi altamente organizzati e, il più delle volte, pesantemente armati, dislocati nelle postazioni più strategiche e comunque in numero nettamente maggiore rispetto ai soli quattro membri della squadra Rainbow.
Il quartetto Chavez-Loiselle-Price-Weber ha però dalla sua una maggiore esperienza sul campo, e possiede la giusta conoscenza della tattica militare per sgominare qualsiasi tipo di organizzazione criminale terroristica. Però la sola abilità della squadra purtroppo non basta e vanno sempre seguiti degli accorgimenti, come ad esempio avere sempre sott'occhio la mappa, ascoltare i consigli e le indicazioni di Six, imparare a dovere tutti i comandi e gli ordini impartibili, nonché gittata, potenza di fuoco e caratteristiche di ogni singola arma. Queste ultime rappresentano il meglio delle attrezzature militari delle squadre d'assalto e spaziano da semplici pistole a fucili, a pompa e da cecchino, a mitragliatori dalle diverse potenze e dalla differente gradazione del mirino, lanciagranate, dai proiettili più disparati (frag, incendiarie, fumogene) alle granate normali, a quelle al gas, alla preziosissima maschera anti-gas.
Rainbow Six 3: Black Arrow
7.5
Voto
Redazione
Rainbow Six 3: Black Arrow
L'accentuata somiglianza col precedente capitolo è allo stesso tempo il maggior pregio e il peggior difetto di questo Black Arrow, reo di essere un update che apporta poche ma significative novità, ma capace di invogliare i fan della serie a riprendere i panni di Domingo "Ding" Chavez. E il terrorismo ancora una volta incontra il suo peggior nemico.