Rainbow Six 3
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Tramite questa tecnica l'ordine sarà eseguito solamente dopo aver premuto un altro pulsante: si tratta della strategia migliore da utilizzare in stanze con più accessi; per esempio potremo dare l'ordine alla nostra squadra di aprire e ripulire a Zulu, in modo da far concentrare la difesa nemica verso un'unica direzione, mentre noi penetrando contemporaneamente dall'altra porta, potremo prenderli di sorpresa alle spalle.
Essendo il team "arcobaleno" una squadra di altissimo livello, anche l'arsenale a nostra disposizione non sarà da meno; potremo disporre di vari tipi di mitra, fucile di precisione (con doppio zoom), pistole, lanciagranate e due tipi di visori: quello notturno, in grado di ovviare appunto alla mancanza di luce, e quello termico che evidenzia le tracce di calore, utilissimo per vedere anche attraverso i muri l'eventuale presenza o meno di persone, aiutandoci quindi nella scelta della strategia da adottare prima di fare irruzione
Non posso farlo signore!
Il gameplay di Rainbow Six 3 alterna momenti lenti nelle fasi di studio della missione e nella preparazione delle tattiche, ad altri più concitati dove bisogna passare immediatamente all'azione dimostrando grande freddezza e reattività. Il tutto condito sempre da una certa dose di tensione che fa mantenere sempre alto il livello di attenzione e prudenza, preservandoci da eventuali problemi dovuti ad una sconveniente sottovalutazione del pericolo. Il sistema di controllo ci è parso ben adattato al pad del Gamecube, difatti basterà solamente il livello di training per familiarizzare al meglio con tutte le azioni a nostra disposizione. La tanto lodata Intelligenza Artificiale, come abbiamo già scritto in precedenza si distingue per un alto livello di realismo, solo sporadicamente intaccato da alcuni momenti di confusione del nostro team che tenderà, qualche volta, ad "incastrarsi" in prossimità di piccoli passaggi, eseguendo così i nostri ordini non in modo tempestivo come da noi richiesto. Velocità che manca anche in altri frangenti: per esempio quando uno dei nostri aprirà la porta per lanciare una granata, lo farà sempre con troppa flemma, prendendosi nella maggior parte dei casi qualche proiettile, che con un maggior tempismo avrebbe sicuramente evitato. Si tratta comunque di piccoli difetti che non pregiudicano certamente le qualità ludiche del titolo Ubisoft.
Se la conversione non ha certo pregiudicato la giocabilità, lo stesso discorso non può essere esteso invece alla grafica, che appare purtroppo per certi versi datata.
I personaggi difatti sono un po' troppo grezzi e non molto definiti, anche se per fortuna sono perlomeno animati in modo realistico. Le ambientazioni sono ampie, non troppo varie, ma purtroppo denotano uno scarso livello di dettaglio, ed inoltre nelle situazioni più concitate si verifica qualche sporadico calo di frame, giustificato in parte dalla presenza di numerosi effetti speciali relativi a fumogeni ed esplosioni di vario tipo. Una maggior cura generale del comparto visivo sarebbe stata certamente più gradita, dato che le potenzialità del processore del Gamecube sono state sfruttate solo in minima parte. Un'altra scoria di un porting non perfetto, emerge dai tempi di caricamento, fastidiosamente lunghi che spezzetteranno talvolta il ritmo del gioco. Nettamente meglio il sonoro invece; ottimo doppiaggio in italiano, effetti delle armi assolutamente verosimili, e musiche perfettamente adatta alla situazione che contribuiscono all'alto grado d'immedesimazione.
La longevità in single player è certamente assicurata dalla presenza di ben 15 missioni, che ci porteranno in giro per il mondo, dalla Svizzera al Venezuela passando per gli Stati Uniti. I tre livelli di difficoltà sono ben calibrati e si adattano ai diversi gradi d'abilità del giocatore. Come già accennato in precedenza invece, il multiplayer online, vero punto di forza delle versioni X-box e Ps2, è mancante nella controparte Gamecube soprattutto a causa delle perplessità di Nintendo verso il gioco in rete; quello che resta dopo questo taglio, è la possibilità di riaffrontare le missioni in cooperativa assieme un amico, divertente certo ma assolutamente lontano da quello che sarebbe potuto essere se il gioco via Internet fosse una realtà più consistente sul Gamecube.
Allo scrutinio finale Rainbow Six 3, può certamente considerarsi promosso: un buon sparatutto tattico, appassionante, divertente e realistico che però non esprime tutto il suo potenziale multiplayer in questa versione Gamecube.