Rainbow Six: Raven Shield
di
Manuel 'MaD' Orrù
Siamo nel 2005 e finalmente le Nazioni Unite hanno raggiunto la posizione di controllo che le era stata assegnata sessant'anni prima. Nondimeno, nonostante i conflitti che hanno insanguinato il 20° secolo siano stati ormai dimenticati, la scintilla del terrorismo rimane sempre pronta a colpire in ogni angolo del mondo. Per spegnerla definitivamente è stata creata la squadra Rainbow, comprendente i migliori agenti anti-terrorismo a disposizione delle Nazioni Unite, e pronta ad essere dislocata in ogni angolo della Terra, ovunque se ne richieda la presenza.
Dalla penna di Tom Clancy, noto scrittore di politica e fantapolitica americano, è stato creato il mondo in cui opera la squadra Rainbow, e in cui la Ubisoft ci riporta con il terzo capitolo della serie di Rainbow Six: Raven Shield.
Abbiamo analizzato il gioco per i lettori di Gamesurf, sviscerandone pregi e difetti e siamo pronti a trarre una conclusione; volete saperne di più? Continuate a leggere...
Raven Shield propone principalmente tre modalità di gioco, oltre alla possibilità di giocare in multiplayer. Per impratichirsi con i comandi e con gli scenari in cui agirà la squadra Rainbow è presente una modalità Addestramento, comprendente alcune brevi missioni organizzate come un tutorial, in cui riceverete via radio gli ordini e i consigli che vi guideranno nell'azione e che dovrete mettere in pratica per terminare la missione con successo. Le missioni singole invece sono una riproposizione delle mappe che si affrontano durante la campagna; è presente, però, la possibilità di affrontarle in situazioni o con regole d'ingaggio differenti (ad esempio in solitario) e di impostare il numero di terroristi da dislocare sulla mappa. La modalità principale del gioco è però sicuramente la Campagna, composta da quindici missioni da affrontare in sequenza. La trama del gioco non è il massimo dell'originalità: dovrete, infatti, affrontare la minaccia costituita da un miliardario che fin dalla Seconda Guerra Mondiale ha operato per la destabilizzazione del mondo occidentale e che si prepara ad una fragorosa uscita di scena.
Prima di affrontare ogni missione è necessario passare attraverso una fase di preparazione. Nel Briefing vi verranno fornite informazioni sulla missione e sui suoi obbiettivi unitamente ad un'analisi tattica della situazione e ad un articolo di giornale che descrive l'andamento dell'ultima missione affrontata. Successivamente dovrete decidere quali agenti prenderanno fisicamente parte all'azione, tenendo conto che ognuno di essi ha le proprie personali caratteristiche ed è specializzato in particolari operazioni (assalto, ricognizione, cecchinaggio, esplosivi, elettronica); in seguito potrete decidere l'equipaggiamento da fornire ad ognuno degli agenti coinvolti (in Raven Shield sono presenti armi di tutti i tipi, ognuna con le proprie caratteristiche peculiari, unitamente ad una grande quantità di oggetti che possono sembrare di minore importanza ma sono spesso di fondamentale rilevanza nell'esito della missione e comprendono silenziatori, caricatori ad alta capacità, rilevatori termici, maschere antigas e altre amenità varie, senza contare la grande quantità di esplosivi diversi che potrete maneggiare) nell'azione, nonché se organizzarli in squadre; è possibile utilizzare un numero massimo di otto agenti, divisi in non più di tre squadre (Rosso, Verde, Oro).
Rainbow Six: Raven Shield
8
Voto
Redazione
Rainbow Six: Raven Shield
Che dire di questo Raven Shield? Sicuramente il gioco della Ubisoft si presenta bene, mostrando una realizzazione tecnica di buon livello unita ad una struttura di gioco che non ha subito stravolgimenti sostanziali rispetto ai precedenti capitoli della serie, se si eccettua (forse) una lieve diminuzione del livello di realismo che lo rende più accessibile anche per coloro che non sono (inconsciamente) degli agenti delle squadre SWAT. Allo stesso tempo, però, ad un'analisi più accurata si possono notare dei difetti, che pur non compromettendo l'esperienza di gioco che rimane comunque sempre di altissima fattura, fanno pensare a cosa sarebbe potuto essere Raven Shield con una maggior cura posta nella realizzazione delle missioni e nell'implementazione di un'intelligenza artificiale degna di tal nome. In definitiva è un gioco che mi sento di raccomandare agli appassionati della serie e a chi si volesse fare delle belle partite in rete, anche se forse non rappresenta il capolavoro che molti si attendevano.