Rainbow Six: Raven Shield

Rainbow Six Raven Shield
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Rainbow Six: Raven Shield
La squadra Oro scorta l'ostaggio al punto di recupero.

Grazie al cielo, è presente nel gioco una modalità multiplayer ben realizzata, nella quale potrete scontrarvi con altre squadre dotate delle vostre stesse limitazioni ma anche di una intelligenza perlomeno paragonabile.
Dal punto di vista della realizzazione tecnica si può notare come il prodotto della Ubisoft sfrutti più che adeguatamente il flessibilissimo motore di Unreal: sebbene non si tratti della sua ultimissima incarnazione (presente in Unreal II), ho rinunciato con sollievo alla maggiore qualità grafica presente nel gioco della Epic pur di rinunciare anche ai fastidiosissimi scatti e scattini che avevano reso frustrante giocare con Unreal II. Raven Shield, invece, si è comportato sempre adeguatamente sul PC di prova mantenendo allo stesso tempo un buon livello di dettaglio grafico: una nota di merito va sicuramente alla ricostruzione dei modelli e alle loro animazioni, senz'altro molto realistiche, che raggiungono il top nella rappresentazione dei terroristi morti; potrete infatti notare che sulla mappa di gioco sarà rarissimo trovare due cadaveri nella stessa posizione.

La schermata di Briefing della missione. Ogni settore della missione sarà sviscerato da una persona diversa.
La schermata di Briefing della missione. Ogni settore della missione sarà sviscerato da una persona diversa.
Stiamo per posizionare una carica esplosiva sulla porta.
Stiamo per posizionare una carica esplosiva sulla porta.
La schermata di Briefing della missione. Ogni settore della missione sarà sviscerato da una persona diversa.
La schermata di Briefing della missione. Ogni settore della missione sarà sviscerato da una persona diversa.
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Ottima anche la realizzazione delle armi e dei loro effetti (campionati per ognuna di esse), che insieme alle voci rappresentano la quasi totalità degli effetti sonori. Purtroppo, avendo avuto la possibilità di provare sia la versione italiana, che la versione in lingua originale, posso tranquillamente affermare che il doppiaggio toglie molto all'atmosfera e al coinvolgimento offerto dal gioco.
Di buona fattura anche le musiche (dinamiche) che spesso attaccano quando si giunge in dei punti chiave della mappa e ricordano la magistrale realizzazione presente nei giochi della LucasArts.

La schermata di Briefing della missione. Ogni settore della missione sarà sviscerato da una persona diversa.
La schermata di Briefing della missione. Ogni settore della missione sarà sviscerato da una persona diversa.
I piani sembrano complicati, ma se si investe un po' di tempo nel capirli (o nel progettarne di nuovi) si risparmiano vite umane.
I piani sembrano complicati, ma se si investe un po' di tempo nel capirli (o nel progettarne di nuovi) si risparmiano vite umane.
La schermata di Briefing della missione. Ogni settore della missione sarà sviscerato da una persona diversa.
La schermata di Briefing della missione. Ogni settore della missione sarà sviscerato da una persona diversa.
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Rainbow Six: Raven Shield
8

Voto

Redazione

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Rainbow Six: Raven Shield

Che dire di questo Raven Shield? Sicuramente il gioco della Ubisoft si presenta bene, mostrando una realizzazione tecnica di buon livello unita ad una struttura di gioco che non ha subito stravolgimenti sostanziali rispetto ai precedenti capitoli della serie, se si eccettua (forse) una lieve diminuzione del livello di realismo che lo rende più accessibile anche per coloro che non sono (inconsciamente) degli agenti delle squadre SWAT. Allo stesso tempo, però, ad un'analisi più accurata si possono notare dei difetti, che pur non compromettendo l'esperienza di gioco che rimane comunque sempre di altissima fattura, fanno pensare a cosa sarebbe potuto essere Raven Shield con una maggior cura posta nella realizzazione delle missioni e nell'implementazione di un'intelligenza artificiale degna di tal nome. In definitiva è un gioco che mi sento di raccomandare agli appassionati della serie e a chi si volesse fare delle belle partite in rete, anche se forse non rappresenta il capolavoro che molti si attendevano.