Rainbow Six: Rogue Spear
di
Redazione Gamesurf
Tante nuove armi, davvero interessanti, ovviamente nel gioco (un po' come di tradizione per questo titolo N.d.A.) non si vedono in prospettiva i gioiellini, ma cambia il mirino in base ai quattro gruppi di distinzione d'armi usate (tutte rigorosamente reali): pistole e fucili semiautomatici, fucile d'assalto, fucile da cecchino, mitragliatore d'assalto, sull'argomento mirino resta da dire che quello automatico (ovvero vedrete il crosshair spostarsi in maniera inequivocabile sullo schermo) può rivelarsi un grande aiuto nello scovare un furfante ben mimetizzato ma, davanti ad uno scontro con tre avversari, questo potrebbe farvi perdere tempo per spostarsi tra un bersaglio e l'altro. Come realtà vuole potrete portarvi appresso soltanto il fucile o arma primaria e una pistola, nonché riempirvi le tre tasche a disposizione con munizioni o altri aggeggi che vi parlerò in seguito. Tra la scelta delle armi primarie, rispetto alla prima versione, é aumentata in numero e qualità, ora ce ne sono ben 19, ecco un breve scorcio: HK MP5A4, un fucile automatico a fuoco rapido, disponibile con sparo singolo, triplo o addirittura a intero caricatore; HK MP5K-PDW, si tratta di una 9mm automatica più compatta della precedente, anch'essa disponibile per lo sparo singolo o a intero caricatore, molto leggera e maneggevole; HK MP5SD5, simile alla prima citata ma con un'efficace silenziatore, sempre equipaggiata con proiettili da 9mm, ottima per le missioni di salvataggio "chirurgico"; HK MP5 /10 A2 si differenzia dalle precedenti per i proiettili da 10mm e per la velocità di tiro; HK MP5 /10SD come la precedente ma munita di silenziatore, leggermente più rumorosa della sorella minore 5S; HK UMP45, come indica la sigla é una 45mm il suo unico difetto é un basso tasso di fuoco; HK UMP45SD come la precedente ma con il compressore sonoro; M4 carabina, una versione compatta del mitico M16 (quello di Half Life per capirci) anch'essa dispone di più volumi di sparo (uno, tre o intero caricatore); HK G3A3 usa i proiettili 7,62NATO, davvero devastanti ed efficaci anche a lunga distanza; G36K un mitragliatore da 5.56mm molto compatto e maneggevole; ENFIELD L85A1 a disposizione dell'esercito regolare Inglese, un ottimo mirino e maneggevolezza; STEYER AUG in uso alle forze australiane, anch'esso noto come arma di precisione e d'assalto allo stesso tempo; M16-A2 eccolo finalmente, non é munito del tubo lancia granate ma la sua efficacia negli attacchi a sorpresa é nota; M4 di colore bianco, adatto nelle nevi e ghiacciai é il classico fucile da cecchino, usa proiettili 7,62 ed é molto efficace anche a distanze impensabili; BARRETT modello 82 A1, si tratta di un calibro 50 accoppiato ad un mirino potentissimo, pensate che quest'arma é lunga oltre un metro e cinquanta per oltre tredici chili di peso, ottimo tempo di ricarica quindi efficace per cercare di colpire a distanza più bersagli; PSG-1 altro fucile con mirino ottico a 6X equipaggiato con il micidiale 7,62mm NATO; WALTHER WA2000 una macchina da fuoco, un cortissimo fucile di precisione e efficace arma a fuoco ristretto, infatti usa due tipi di proiettili, il 7,62 NATO e .300 Winchester; BENELLI M1, sembra un fucile da caccia, in effetti é un fucile devastante se usato contro target molto vicini, riesce ad esplodere cinque colpi in meno di un secondo; terminiamo la raccolta delle armi primarie con il SPAS-12 si tratta di un fucile a pompa automatico dalla ricarica del proiettile velocissima, ottima per ripulire una stanza senza ritrovarsi ad attendere l'inserimento in canna del proiettile
Rainbow Six: Rogue Spear
8.5
Voto
Redazione
Rainbow Six: Rogue Spear
Che dire? Un'opera d'arte, tralasciando la grafica di Quake III e tutti gli amanti di fps, si nota la bontà del gioco, un ottimo mix tra uno sparatutto ed uno strategico, non certo in tempo reale, eppure anche questo titolo segna la possibile convergenza, direi inarrestabile, tra i First Person Shooter e i Role Play Game (vedi Machines e Dungeon Keeper II che includono la possibilità di vedere in prima persona). Congetture a parte mi sono divertito moltissimo, un plauso anche al multiplayer, se non altro per il cooperative mode, una branchia dei giochi in estinzione, ma per la tensione che riesce a generare nel giocatore quando ti avvicini ad un muro o stai per aprire una porta, oppure quando tu, il tuo team e gli altri, fai irruzione contemporanea in un locale, un paio di colpi assestati, come i veri, e gli ostaggi sono salvi... Non dimentichiamo la pianificazione, molto importante, se la missione fallisce vi consiglio subito di "aggiustare" qualche aspetto trascurato in precedenza. Incrocio le dita per la versione italiana, sperando che non subisca "l'oblio dei programmatori" per quanto riguarda il rilascio delle apposite patch. Ora non resta che attendere il progetto gemello, in altre parole SWAT 3 che dovrebbe uscire a breve, state sintonizzati!