Rally Championship Xtreme
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L'handling è infatti abbastanza critico: il realismo, rispetto al suo predecessore, è migliorato, ma per raggiungere i livelli di CMR2 c'è ancora strada da percorrere...
Perché infatti il gioco sia fruibile da tutti, occorre che i comportamenti della vettura siano verosimili ma mai esagerati: si deve dare l'impressione di guidare una macchina vera, ma allo stesso tempo fornire un sistema di controllo che possa far imparare presto al videogiocatore i segreti della guida rallystica.
Le auto si comportano in maniera molto nervosa su tutti i fondi stradali, e sembrano in ogni condizione scivolare sui pneumatici in cerca di appoggio. È molto difficile impostare traiettorie pulite anche sull'asfalto, il che si traduce in un continuo "mungere" il volante per cercare di fare seguire all'auto la traiettoria desiderata.
Le varie vetture a disposizione si differenziano per trazione e per comportamento, ma mantengono tutte un comportamento analogo per quanto concerne la difficoltà di seguire il tracciato. Ogni piccolo errore nelle traiettorie si traduce infatti in clamorosi fuoripista che fanno perdere un sacco di secondi preziosi.
Una particolare menzione va fatta al modello di danneggiamento della vettura: le auto sono molto fragili (come d'altronde nella realtà) e gli effetti degli urti si notano immediatamente, sia sotto forma di ammaccature della carrozzeria che dal punto di vista di malfunzionamenti ai vari sistemi meccanici ed elettrici. Può persino capitare di perdere una ruota...
Perché infatti il gioco sia fruibile da tutti, occorre che i comportamenti della vettura siano verosimili ma mai esagerati: si deve dare l'impressione di guidare una macchina vera, ma allo stesso tempo fornire un sistema di controllo che possa far imparare presto al videogiocatore i segreti della guida rallystica.
Le auto si comportano in maniera molto nervosa su tutti i fondi stradali, e sembrano in ogni condizione scivolare sui pneumatici in cerca di appoggio. È molto difficile impostare traiettorie pulite anche sull'asfalto, il che si traduce in un continuo "mungere" il volante per cercare di fare seguire all'auto la traiettoria desiderata.
Le varie vetture a disposizione si differenziano per trazione e per comportamento, ma mantengono tutte un comportamento analogo per quanto concerne la difficoltà di seguire il tracciato. Ogni piccolo errore nelle traiettorie si traduce infatti in clamorosi fuoripista che fanno perdere un sacco di secondi preziosi.
Una particolare menzione va fatta al modello di danneggiamento della vettura: le auto sono molto fragili (come d'altronde nella realtà) e gli effetti degli urti si notano immediatamente, sia sotto forma di ammaccature della carrozzeria che dal punto di vista di malfunzionamenti ai vari sistemi meccanici ed elettrici. Può persino capitare di perdere una ruota...