Rally Masters

di Redazione Gamesurf
Come é stato anticipato nel corso dell'anteprima, le intenzioni alla base di questo Rally Masters erano quelle di sfruttare un motore grafico vincente come quello di Motorhead unendolo alla ghiotta e valida licenza del campionato Michelin Rally Masters, acquistato solo in un secondo tempo dalla facoltosa Infogrames. Col tempo però questo progetto si é rivelato non in linea con le pretese di successo di un titolo che, indiscutibilmente, avrebbe trovato come avversari dei prodotti decisamente validi come Colin McRae e Rally Championship

Si é deciso dunque di partire nuovamente da zero, programmando ex-novo il motore grafico che, come dimostrano le foto a corredo di questo articolo, ha raggiunto così un livello qualitativo notevole, in grado senza dubbio di competere con gli agguerriti avversari di cui sopra
UN OCEANO DI PIXEL
Già nel corso dell'anteprima si era parlato dell'incredibile mole di opzioni che corredano le impostazioni grafiche del gioco e, in questa versione definitiva in nostro possesso, si ripresentano tali e quali confermando il valore di un engine capace davvero di fare scintille. Per i fortunati possessori di schede grafiche dell'ultima generazione é infatti possibile osservare effetti particolarmente apprezzabili come il Bump mapping, il Trilinear Filtering, il One-pass multi-texturing e l'Anisotropic Filtering alla spettacolare risoluzione massima di 1280X1024 pixel a ben 32 Bit di profondità. Ciò che maggiormente gode di tutta questa mole di dati sono senza dubbio le auto, riprodotte non solo fedelmente ma anche in grado di riprodurre in modo particolarmente realistico ogni sollecitazione subita in gara e ogni altro tipo di effetto, sia esso lo sporco del fango o le ammaccature negli scontri. La metamorfosi della carrozzeria é indubbiamente degna di plauso poiché riesce a convincere appieno la sete di realismo del giocatore, in grado di osservare nei minimi dettagli qualsiasi cambiamento nella struttura esterna del mezzo. Sebbene però le auto vantino un dettaglio di indiscusso livello non si può dire lo stesso dello scenario che, in più di un occasione si é invece dimostrato piuttosto brullo, scevro di preziosismi grafici. Aldilà della spettacolare profondità visiva (che porta il limite della visuale addirittura al 250%) e la valida struttura dei percorsi, si assiste in molti casi a uno scenario molto scarno, con una coreografia a bordo pista piuttosto povera, lontana chilometri da quella, assolutamente spettacolare, di Rally Championship