Rally Masters

di Redazione Gamesurf
Non si può certo parlare di simulazione perché, chiaramente, nelle intenzioni della dei Digital Illusion non si nascondeva una simile pretesa, piuttosto si può parlare di un saggio dosaggio tra elementi arcade ed elementi simulativi, secondo una formula che proprio con Colin McRae é risultata vincente
DA SOLI O IN COPPIA?
A conferma di questo proposito si aggiunge poi la scelta di implementare all'interno del gioco una serie di modalità di gara molto diverse tra loro, così da soddisfare la maggior parte di pubblico fosse possibile

Oltre ai classici tornei in solitario, dove il giocatore sfida i numerosi campioni presenti nel gioco indirettamente, cronometro alla mano, esistono anche altre modalità molto meno realistiche ma tuttavia altrettanto divertenti e immediate
La prima, in modo ancora piuttosto credibile, si svolge tra due contendenti su di uno stesso percorso a due corsie dove, correndo fianco a fianco, si lotta sempre e comunque contro il tempo
La seconda invece, più adatta ad un autocross che ad un rally, mette sulla stessa pista (sia essa un circuito chiuso od una tappa) quattro macchine dello stesso modello che si affrontano così in modo piuttosto rude a colpi di sorpassi e sportellate, in uno stile inequivocabilmente arcade
Risulta dunque chiaro che siamo lontani dagli interessi simulativi di Rally Championship e ci si trova invece di fronte ad un gioco a metà tra Sega Rally e Colin McRae, in quel giusto mezzo che coglie della guida rallystica soltanto gli aspetti più divertenti e meno impegnativi.