Ratchet and Clank: A Crack in Time
di
Tra i tanti modi per realizzare un seguito, Insomniac utilizza forse quello più deplorevole. Pigra nell'implementare anche la più piccola innovazione, scaltra nello sfruttare il fattore “si chiude la trilogia” per vendere un nutrito numero di copie, col suo ultimo pargolo altro non fa che riscaldare la solita minestra e servirla ai tavoli della propria osteria, sapendo già che gli avventori non occasionali saranno comunque alle porte, pronti con il cucchiaio in mano. Benché siamo indubbiamente di fronte a un prodotto piacevole e a tratti spassoso, é altrettanto indubbio che l'assenza semitotale di novità farà vivere l'esperienza di gioco come un continuo déjà vu a chi ha già portato a termine uno dei precedenti capitoli, che andrà comunque sul sicuro se cercherà il gameplay oramai classico della serie, griderà allo scandalo se in attesa di qualche novità.
La trama la saltiamo a pié pari. L'abbiamo già trattata nei due articoli che hanno preceduto la recensione e ci pare inopportuno dedicarle altro spazio (é garantita la solita dose di umor, ironia, scenette spassose e quant'altro). Vi basti sapere che Ratchet e Clank sono ora separati, con il secondo rapito dagli Zoni guidati dal Dr. Nefarius e il primo, guarda caso, alla ricerca del secondo. Si riprende quindi dal finale a tratti insapore di Armi di Distruzione.
Benché possa sembrare scontato dirlo, A Spasso Nel Tempo é un Ratchet & Clank a tutti gli effetti. Continue sparatorie si intervalleranno a fasi platform, sporadicamente qualche puzzle ambientale si frapporrà a noi e l'ennesima carneficina, una marea di armi e gadget di varia natura potranno essere acquisite e potenziate nel corso dell'avventura. Si parte quindi dall'armamentario, vanto e vessillo di ogni episodio, che stavolta propone qualche novità, oltre agli strumenti di morte oramai divenuti classici. Oltre alla pistolina ad acqua di ordinanza e le solite bombette a mano, o l'inossidabile Mr. Zurkon, trovano posto il Sonic Eruptor (il rutto di una rana é sempre micidiale), una sorta di palla elettrica da controllare col Sixaxis e tanto altro ancora che non citiamo per non rovinare il gusto della sorpresa.
A livello prettamente ludico il gioco si può dividere in due tronconi: le sezioni al comando di Ratchet, indubbiamente votate alla battaglia e ai continui scontri a fuoco, e quelle ben più ragionate nei panni del robotico Clank. Le prime non presentano sostanziali differenze rispetto al passato, passiamo quindi alle seconde che prevedono qualche minima novità. Si capisce anche dal titolo che il fattore tempo avrà un ruolo determinante, e difatti Clank potrà rallentare il tempo attraverso l'utilizzo di alcune bombe temporali e superare così alcune sezioni di gioco. Altre volte saranno presenti alcuni enigmi, sempre connaturati al tempo, che il giocatore sarà chiamato a risolvere. Curioso notare che sarà possibile saltare tali enigmi e quindi evitare di rimanere bloccati, una scelta opinabile che da un lato evita ad alcuni giocatori perdite di tempo, dall'altro si rivela un bieco sotterfugio.
A conti fatti le sezioni al comando di Clank sono l'unica novità presente, in parte perché Insomiac ripesca dal passato alcune soluzioni di gioco già proposte, in parte perché sarebbe oltraggioso definire “novità” alcune piccole aggiunte di poco conto. Sarà possibile scorrazzare per lo spazio in pieno stile free roaming alla ricerca di nuovi pianeti da esplorare o quest da completare, saranno presenti battaglie spaziali, degli stivali con cui scorrazzare nei livelli a super velocità e poco altro effettivamente degno di menzione.
A livello prettamente tecnico Ratchet & Clank: A Spasso Nel Tempo supera di poco i predecessori. Il risultato finale é certamente di buon livello, sebbene siano presenti alti e bassi. Sono ascrivibili alla prima categoria i modelli poligonali, le animazioni, le ambientazioni ricche di dettagli e ben variegate, mentre alla seconda categoria va ascritto l'aspetto generale che, sebbene (lo ribadiamo) di alto livello, fatica a confrontarsi con le produzioni attualmente più blasonate. In soldoni potrebbe suonare così: Armi di Distruzione a suo tempo suscitava più ammirazione, tecnicamente parlando. Ottimo invece il reparto audio, che si avvale di un doppiaggio in lingua italiana senza sbavature e musiche a tema.
La questione sulla qualità di questo nuovo episodio della saga sta quindi tutta in un piccolo cavillo. É giusto dire che A Spasso Nel Tempo soddisferà gli amanti della serie? Certo, senza ombra di dubbio. Questo perché il gameplay classico della serie é fedelmente riproposto, con qualche piccola aggiunta francamente trascurabile. É giusto invece dire che, per chi ama la serie, é un titolo da acquistare senza riserve? Se l'assenza di novità é per voi un elemento secondario correte dal vostro rivenditore di fiducia e sborsate i canonici 60 sesterzi; altrimenti, se é la prima volta che vi affacciate al platform di casa Insomniac, prendete uno dei capitoli precedenti e risparmiate. In pochi vi daranno contro.
La trama la saltiamo a pié pari. L'abbiamo già trattata nei due articoli che hanno preceduto la recensione e ci pare inopportuno dedicarle altro spazio (é garantita la solita dose di umor, ironia, scenette spassose e quant'altro). Vi basti sapere che Ratchet e Clank sono ora separati, con il secondo rapito dagli Zoni guidati dal Dr. Nefarius e il primo, guarda caso, alla ricerca del secondo. Si riprende quindi dal finale a tratti insapore di Armi di Distruzione.
Benché possa sembrare scontato dirlo, A Spasso Nel Tempo é un Ratchet & Clank a tutti gli effetti. Continue sparatorie si intervalleranno a fasi platform, sporadicamente qualche puzzle ambientale si frapporrà a noi e l'ennesima carneficina, una marea di armi e gadget di varia natura potranno essere acquisite e potenziate nel corso dell'avventura. Si parte quindi dall'armamentario, vanto e vessillo di ogni episodio, che stavolta propone qualche novità, oltre agli strumenti di morte oramai divenuti classici. Oltre alla pistolina ad acqua di ordinanza e le solite bombette a mano, o l'inossidabile Mr. Zurkon, trovano posto il Sonic Eruptor (il rutto di una rana é sempre micidiale), una sorta di palla elettrica da controllare col Sixaxis e tanto altro ancora che non citiamo per non rovinare il gusto della sorpresa.
A livello prettamente ludico il gioco si può dividere in due tronconi: le sezioni al comando di Ratchet, indubbiamente votate alla battaglia e ai continui scontri a fuoco, e quelle ben più ragionate nei panni del robotico Clank. Le prime non presentano sostanziali differenze rispetto al passato, passiamo quindi alle seconde che prevedono qualche minima novità. Si capisce anche dal titolo che il fattore tempo avrà un ruolo determinante, e difatti Clank potrà rallentare il tempo attraverso l'utilizzo di alcune bombe temporali e superare così alcune sezioni di gioco. Altre volte saranno presenti alcuni enigmi, sempre connaturati al tempo, che il giocatore sarà chiamato a risolvere. Curioso notare che sarà possibile saltare tali enigmi e quindi evitare di rimanere bloccati, una scelta opinabile che da un lato evita ad alcuni giocatori perdite di tempo, dall'altro si rivela un bieco sotterfugio.
A conti fatti le sezioni al comando di Clank sono l'unica novità presente, in parte perché Insomiac ripesca dal passato alcune soluzioni di gioco già proposte, in parte perché sarebbe oltraggioso definire “novità” alcune piccole aggiunte di poco conto. Sarà possibile scorrazzare per lo spazio in pieno stile free roaming alla ricerca di nuovi pianeti da esplorare o quest da completare, saranno presenti battaglie spaziali, degli stivali con cui scorrazzare nei livelli a super velocità e poco altro effettivamente degno di menzione.
A livello prettamente tecnico Ratchet & Clank: A Spasso Nel Tempo supera di poco i predecessori. Il risultato finale é certamente di buon livello, sebbene siano presenti alti e bassi. Sono ascrivibili alla prima categoria i modelli poligonali, le animazioni, le ambientazioni ricche di dettagli e ben variegate, mentre alla seconda categoria va ascritto l'aspetto generale che, sebbene (lo ribadiamo) di alto livello, fatica a confrontarsi con le produzioni attualmente più blasonate. In soldoni potrebbe suonare così: Armi di Distruzione a suo tempo suscitava più ammirazione, tecnicamente parlando. Ottimo invece il reparto audio, che si avvale di un doppiaggio in lingua italiana senza sbavature e musiche a tema.
La questione sulla qualità di questo nuovo episodio della saga sta quindi tutta in un piccolo cavillo. É giusto dire che A Spasso Nel Tempo soddisferà gli amanti della serie? Certo, senza ombra di dubbio. Questo perché il gameplay classico della serie é fedelmente riproposto, con qualche piccola aggiunta francamente trascurabile. É giusto invece dire che, per chi ama la serie, é un titolo da acquistare senza riserve? Se l'assenza di novità é per voi un elemento secondario correte dal vostro rivenditore di fiducia e sborsate i canonici 60 sesterzi; altrimenti, se é la prima volta che vi affacciate al platform di casa Insomniac, prendete uno dei capitoli precedenti e risparmiate. In pochi vi daranno contro.