Ratchet Gladiator

di Sante Calvaresi
Il nuovo episodio della saga del fantastico duo Ratchet & Clank, sviluppato come al solito dal team californiano di Insomniac Games, rappresenta un relativo punto di svolta nell'evoluzione della storia di questa serie di successo: dopo più di sette milioni di copie vendute evidentemente è stato ritenuto necessario un cambiamento di rotta.
Stessa sorte, d'altronde, sembra essere quella degli altri rappresentanti del genere (Jak & Daxter su Tutti, ma anche Sly Cooper), delineando uno scenario in cui il platforming non sarà più lo stesso, se si potrà ancora parlare di platforming.
Non un cambiamento radicale, come poteva essere presupposto dalle anteprime trapelate nei mesi scorsi, ma un aggiustamento del tiro, se così si può dire. Mentre la Naughty Dog ha preparato per Jak un race game di notevole impatto grafico, Insomniac ha puntato su un'action sparatutto, che almeno nelle intenzioni avrebbe potuto stravolgere l'evoluzione dell'intera serie, sempre ammesso che la stessa abbia un futuro.

La principale differenza rispetto al passato sembra essere l'annunciata, drastica, riduzione del ruolo di Clank. In effetti il simpatico robottino sembra essere relegato a compiti secondari, mentre invece a un'analisi più approfondita risulta chiaro come siano semplicemente cambiate le sue modalità di interazione con Ratchet. E' vero, non ci sono missioni svolte da Clank in prima persona come in passato, ma la sua acuta intelligenza strategica e le sue battute fulminanti sono perfettamente integrate nella storia e danno un valore aggiunto non indifferente. Se qualcosa si perde è nei movimenti di Ratchet, che non avendo più Clank sulle sue spalle non è in grado di sfruttare le innumerevoli abilità e i Gadget del robot: salti, voli e nuotate vertiginose saranno quindi relegati al glorioso passato del dinamico duo.

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La storia: dopo la sparizione di alcuni eroi della galassia anche i nostri beniamini spariscono, rapiti come gli altri dagli scagnozzi di Gleeman Vox, un magnate alla continua ricerca di nuovi eroi per l'arena di Dreadzone, il più seguito reality show olovisivo di tutti i tempi: Ratchet è il soggetto 209. Nato come sport di combattimento illegale nel Settore Ombra, Dreadzone è divenuto una sorta di torneo televisivo con in palio la vità dei concorrenti, costretti a combattere da uno speciale collare (deadlock, da cui deriva il nome del gioco in America, Deadlocked appunto), che in caso di insubordinazione provoca danni letali o addirittura esplode uccidendo chi lo indossa: lo scopo finale del gioco è quello di liberarsi dell'infernale collare e liberare gli altri eroi ancora reclusi da Vox. Il completamento delle missioni garantisce la sopravvivenza dei nostri in attesa di trovare una via di fuga. Ratchet è costretto in un equipaggiamento da battaglia standard (nella schermata iniziale c'è una sequenza che mostra l'assemblaggio dell'armatura), che tra le altre cose nasconde la sua coda. Il cambiamento di look è notevole, in linea con l'evoluzione del personaggio verso lidi più maturi e dark, forse anche perchè è cresciuto il target di riferimento. Oltre alle solite orde di nemici Ratchet dovrà affrontare anche una serie di boss (gli Sterminatori, con a capo Ace Hardlight, un ex eroe passato nelle file dei cattivi), prima dello scontro finale con Vox in persona.

Come si diceva Ratchet è aiutato da Clank via radio, addetto al controllo delle missioni che fornisce strategie e suggerimenti dalla Zona di Contenimento. Anche Al, altro storico personaggio della serie, fornisce un apporto notevole allestendo, e potenziando nel corso del gioco, due robot da combattimento: Merc e la recluta sono la naturale evoluzione dei Ranger Galattici di Ratchet & Clank 3. Tali robot sono dotati di propria AI ma sono altresì controllabili tramite i tasti direzionali (sulla falsariga del sistema di controllo che aveva Clank sui microbot negli episodi precedenti): si può ordinare loro di neutralizzare nemici forniti di scudo, aprire porte, creare percorsi grind o semplicemente creare uno scudo di protezione nel corso delle azioni più pericolose. In definitiva gestiscono quasi tutti i Gadget disponibili, precedentemente spesso a cura di Clank.
I robot possono essere customizzati a piacere acquistando i numerosi power up forniti da Al, in cambio di bolt come per le armi e le modifiche alle armi, solo presso l'apposito rivenditore Go-Comet (unico in tutto il gioco, situato nel suo laboratorio nella Zona di contenimento): oltre agli upgrade di gadget e potenza di fuoco sono disponibili anche, come da tradizione, skin (Vernici) e elmi (Teste) a piacimento per modificarne anche l'aspetto.
L'architettura di Gladiator deriva in definitiva dalla struttura delle sfide in Distruzione Totale e delle Missioni Battaglia dei Ranger Galattici in R&C3: la differenza sostanziale è che stavolta si combatte per la vita e la libertà e non per bolt o upgrade, ma fondamentalmente sono state solo sviluppate e messe in primo piano parti precedentemente integrate nella storia.

Il cambiamento più profondo è proprio questo: il platforming è stato drasticamente ridotto, anche per questo Clank è meno presente. Non abbiamo più la necessità/possibilità di esplorare ambienti sconfinati alla ricerca di zone segrete e oggetti nascosti (i mitici Bolt di Platino/Titanio!), nè di muoverci a nostro piacimento nella zona della missione: spesso anche le missioni che devono essere svolte nei vari mondi (Sfide Dread) e non nell'arena di Dreadzone hanno luogo in scenari che richiamano comunque le arene, le missioni vecchio stile si contano sulle dita di una mano. Da questo punto di vista il titolo "Gladiator" è perfetto, Ridley Scott e Russell Crowe permettendo. I veri riferimenti cinematografici sono però altrove ("The Running Man" e "Fight Club" su tutti), stabilendo un filo diretto tra queste due arti moderne che sono destinate ad integrarsi sempre di più (basti vedere quanti registi cinematografici si sono cimentati nell'elaborazione di giochi negli ultimi tempi, Peter Jackson con "King Kong" su tutti). Il gameplay, pur sviluppandosi in ben 89 missioni, soprattutto nella versione single player, ne risulta pesantemente condizionato (poche ore di gioco, 10 al massimo) anche se la giocabilità è comunque garantita dalle centinaia di obiettivi da raggiungere: 150 punti stile, 445 stelle, ma soprattutto 6 carte degli Sterminatori, vero indicatore dei progressi di gioco.

I Punti Stile sono come al solito azioni particolari da svolgere nel corso delle missioni, a prescindere dall'obiettivo delle stesse, e ce ne sono 15 per ognuno dei 10 ambienti di gioco: la differenza sostanziale (oltre al numero, nei giochi precedenti ce n'erano 30 in tutto) è che stavolta non bisogna indovinare cosa fare dal nome del Punto Stile, i compiti da svolgere sono chiaramente indicati in una delle innumerevoli schermate del menù. Con i Punti Stile si sbloccano, come sempre, i trucchi: oltre ad alcuni classici della saga ce ne sono anche di nuovi e interessanti, come la Super Luce, che rende tutto più brillante, o la modifica Morph per la Chiave, che trasforma i nemici colpiti in animali. L'ultima skin è Ninja Ratchet, e per sbloccarla si devono comunque conquistare anche tutte le altre Carte degli Sterminatori.

Le Stelle invece sono conquistate portando a termine le missioni, in base al livello di difficoltà prescelto (i livelli sono 5, da Massacratore a Sterminatore e danno appunto da 1 a 5 stelle): con esse si sbloccano skin per Ratchet (sono 17 in tutto le skin disponibili, di cui 10 ottenibili con solo con le stelle).
Tra queste, anche se solo per la Modalità Cooperativa, la skin di Jak, che vi darà la fantastica opportunità di giocare tutto il gameplay come Ratchet & Jak!
Nel corso del gioco è possibile passare da un livello di difficoltà all'altro senza problemi: ogni missione è da questo punto di vista indipendente, vi verranno assegnate tante stelle quante quelle del livello di difficoltà prescelto.
Questa interessante caratteristica è possibile utilizzarla anche con la Modalità Cooperativa, potendo scegliere indifferentemente se portare a termine le missioni da soli o con l'aiuto di un altro giocatore.
Il livello più difficile, 5 stelle cioe Sterminatore, si sblocca finendo il gioco a qualsiasi livello di difficoltà, e come al solito finendo il gioco si può entrare in Modalità Sfida, reiniziandolo da capo, per poterlo completare totalmente.
Anche stavolta in questa modalità c'è il Moltiplicatore di Bolt (fino ad un fattore moltiplicatore pari a 20 volte il valore dei bolt raccolti), che permette di accumulare velocemente bolt per acquistare le molteplici armi e modifiche, anche se talvolta l'azzeramento del fattore moltiplicatore è dovuto ad un bug: basta che un nemico si avvicini troppo anche senza colpirvi e l'effetto moltiplicatore svanisce.

Le carte degli Sterminatori invece si ottengono in vari modi: il gioco è finito al 100% solo con la conquista di tutte le carte che significa tra le altre cose raggiungimento del livello 100 di nanotech (vita/energia) e acquisto di tutte le armi (modifiche e power-up compresi), nonchè conquista di tutti i Punti Stile: le carte sono visibili sulla piattaforma principale della Zona di contenimento e una volta ottenute tutte, sbloccano l'ultima skin, Ninja Ratchet, il segnale che il gioco è stato completato totalmente.
Sulle carte è indicato per ogni personaggio (i sei cattivi!) il punto di forza, quello debole, le abilità e l'elemento.

Infine sono da tenere d'occhio anche i Punti Dread e i Distintivi: i Punti Dread si ottengono superando le prove nell'arena di Dreadzone, i Tornei contro gli Sterminatori e le Sfide Dread che si sbloccano al completamento di ogni Torneo, e anche superando le Sfide Dread alla fine dei vari livelli; i Distintivi sono anch'essi ottenibili completando tutte le missioni di ogni livello (escluse le collaterali Sfide Dread): con questi goodies si va avanti nel gioco, conquistandosi l'accesso ai livelli successivi.

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