Rayman 2: The Great Escape
di
Redazione Gamesurf
SALTATE PURE A PIE' PARI QUESTO PARAGRAFO
Come mai ci ritroviamo nuovamente a controllare questa melanzana tanto carismatica quanto ridicola? La risposta sincera é che siccome il primo gioco é andato bene, la Ubi Soft ha pensato bene di farne un seguito; come darle torto visto che oltretutto si trattava di un signor platform? Ma noi siamo degli inguaribili romantici, e ci piace pensare che Rayman sia un personaggio realmente esistente e che le sue gesta siano degne di essere raccontate. Ecco allora che l'economia e il marketing si dissolvono e noi scopriamo magicamente come sia eroico il suo tentativo di voler salvare fate, rane e barbabietole dal crudele destino che la prigionia del pirata robot Razorbeard gli impone. Lui, piccolo ortaggio dagli arti fluttanti che vaga nel suo mondo, portando il vessillo della libertà e ridando speranza e gioia di vivere a una carota, una zucchina magari, perché no, anche ad un carciofo (per apprezzare meglio questo periodo vi consiglio di leggerlo con un pugno alzato verso il cielo e con un paio di lacrime che solcano in maniera struggente le guance)
RICOMINCIATE DA QUI
La struttura di gioco é abbastanza classica, lo scopo di Rayman consiste nel recuperare le quattro maschere sparse per il suo mondo in modo da liberare uno spirito sacro che scaccierà via gli invasori. Ogni maschera si trova in una parte ben precisa del mondo del gioco racchiusa in un insieme di livelli, ogni zona contenente una maschera é però separata dalle altre da dei portoni, per aprirli Rayman deve collezionare un tot numero di Lum sparsi per i vari livelli del gioco. Non é necessario raccoglierli tutti, ma va da se che raccogliendone il maggior numero possibile ci si avvantaggia per i portoni successivi. Inoltre ogni livello ha al suo interno qualche animaletto amico di Rayman che una volta liberato, ringrazia il protagonista allungandogli la sua barra (dell'energia, cosa avevate capito?)
I livelli sono tutti abbastanza vari anche se naturalmente non sfuggono ai cliché del genere: preparatevi quindi a saltare su piattaforme mobili, che crollano, che appaiono e scompaiono, che ruotano e che in linea di massima fanno tutto ciò che una piattaforma può fare. Oltre alle prove classiche ci si ritrova poi in alcuni livelli più anomali in cui magari farete sci d'acqua, o in cui vi ritroverete a cavalcare un missile imbizzarrito che corre (spettacolare quando ci si ritrova a fare le curve paraboliche nei livelli finali o nei labirinti in cui si corre sui soffiti e le pareti in una continua rotazione dell'ambiente cirocstante), o magari aggrappati ad un barile di esplosivo che vola all'interno di una grotta, senza per questo dimenticare quelli in cui si cavalca una bacca rimbalzante direzionandosi con i colpi. In tutto questo marasma di situazioni, Rayman risponde bene ai comandi, si aggrappa con facilità salta, lianeggia tra una corda e l'altra e via di questo passo, gli unici problemi li si riscontra solo quando la telecamera decidere di andarsene per i fatti propri
Come mai ci ritroviamo nuovamente a controllare questa melanzana tanto carismatica quanto ridicola? La risposta sincera é che siccome il primo gioco é andato bene, la Ubi Soft ha pensato bene di farne un seguito; come darle torto visto che oltretutto si trattava di un signor platform? Ma noi siamo degli inguaribili romantici, e ci piace pensare che Rayman sia un personaggio realmente esistente e che le sue gesta siano degne di essere raccontate. Ecco allora che l'economia e il marketing si dissolvono e noi scopriamo magicamente come sia eroico il suo tentativo di voler salvare fate, rane e barbabietole dal crudele destino che la prigionia del pirata robot Razorbeard gli impone. Lui, piccolo ortaggio dagli arti fluttanti che vaga nel suo mondo, portando il vessillo della libertà e ridando speranza e gioia di vivere a una carota, una zucchina magari, perché no, anche ad un carciofo (per apprezzare meglio questo periodo vi consiglio di leggerlo con un pugno alzato verso il cielo e con un paio di lacrime che solcano in maniera struggente le guance)
RICOMINCIATE DA QUI
La struttura di gioco é abbastanza classica, lo scopo di Rayman consiste nel recuperare le quattro maschere sparse per il suo mondo in modo da liberare uno spirito sacro che scaccierà via gli invasori. Ogni maschera si trova in una parte ben precisa del mondo del gioco racchiusa in un insieme di livelli, ogni zona contenente una maschera é però separata dalle altre da dei portoni, per aprirli Rayman deve collezionare un tot numero di Lum sparsi per i vari livelli del gioco. Non é necessario raccoglierli tutti, ma va da se che raccogliendone il maggior numero possibile ci si avvantaggia per i portoni successivi. Inoltre ogni livello ha al suo interno qualche animaletto amico di Rayman che una volta liberato, ringrazia il protagonista allungandogli la sua barra (dell'energia, cosa avevate capito?)
I livelli sono tutti abbastanza vari anche se naturalmente non sfuggono ai cliché del genere: preparatevi quindi a saltare su piattaforme mobili, che crollano, che appaiono e scompaiono, che ruotano e che in linea di massima fanno tutto ciò che una piattaforma può fare. Oltre alle prove classiche ci si ritrova poi in alcuni livelli più anomali in cui magari farete sci d'acqua, o in cui vi ritroverete a cavalcare un missile imbizzarrito che corre (spettacolare quando ci si ritrova a fare le curve paraboliche nei livelli finali o nei labirinti in cui si corre sui soffiti e le pareti in una continua rotazione dell'ambiente cirocstante), o magari aggrappati ad un barile di esplosivo che vola all'interno di una grotta, senza per questo dimenticare quelli in cui si cavalca una bacca rimbalzante direzionandosi con i colpi. In tutto questo marasma di situazioni, Rayman risponde bene ai comandi, si aggrappa con facilità salta, lianeggia tra una corda e l'altra e via di questo passo, gli unici problemi li si riscontra solo quando la telecamera decidere di andarsene per i fatti propri
Rayman 2: The Great Escape
7
Voto
Redazione
Rayman 2: The Great Escape
Rayman 2 è una conversione fatta con intelligenza, buona la grafica, a volte spettacolari le musiche, il tutto condito in abbondanza con l'unico elemento veramente essenziale in questo genere: la giocabilita'. La varietà delle situazioni in cui ci si trova, rende questa seconda avventura di Rayman sempre divertente, regalando attimi di vera euforia. Peccato per la longevità forse non eccessiva, riuscire a recuperare tutti i Lum non è infatti impossibile come poteva esserlo nel primo gioco, anzi. Un platform quindi che sicruamente si piazza ai primi posti di questo genere, soprattutto su Psx. Perfetto se non fosse per la sua brevità e per le incertezze mostrate ogni tanto dalla telecamera durante il gioco.