Rayman 3

di Paolo 'Mr. Ninty' Mulas

Nonostante i platform siano il genere più gettonato sul Gameboy advance, a parte i soliti grandi nomi (Castlevania, Warioland e Sonic) e alcuni remake (la serie di Super Mario Advance), non sono molti i nomi che spiccano per qualità in questa selva di titoli, eccezzione fatta per Rayman Advance: gioco uscito in contemporanea con il rilascio della console in Europa, che era praticamente la trasposizione del primo mitico Rayman uscito per Atari Jaguar e Playstation.
A distanza di due anni quindi, dopo aver teoricamente saltato il secondo capitolo (dopo capirete meglio), in contemporanea con l'uscita della triplice versione casalinga Rayman 3, approda anche sul Gameboy advance.

Chi è Rayman?

Globox, ha inghiottito involontariamente un Lum nero e sta perdendo il controllo del suo corpo, questo potrebbe presto causare guai a tutto il mondo. Chi se non il suo amico Rayman affronterà mille pericoli per trovargli una cura?
Per i pochi che ancora non lo conoscessero, presentiamo Rayman, uno dei personaggi dei videogiochi, con le caratteristiche più bizzarre. Il suo busto è, infatti, costituito da una melanzana, dal quale non si dirama nessun arto, ma nonostante ciò, ha mani e piedi che si muovono però all'unisono, come se dotato di braccia e gambe invisibili.
Stesso discorso per la testa, che rimane sospesa magicamente pur priva del collo; il suo nasone che quasi copre gli occhi gli dona un look comico e può pure vantare due possenti orecchie che a mo' di elica possono farlo planare dopo un salto.



Scientifico? No classico

Per quel che concerne la struttura dei livelli Rayman 3 segue un classico filone dei platform:
dall'anticamera è possibile infatti accedere ai diversi mondi monotematici, ognuno costituito da un numero variabile di livelli e da uno stage dedicato al boss di turno
il gioco è quello che a tutti gli effetti possiamo considerare un classico platform bidimensionale, tante piattaforme sulla quali saltare, oggetti da raccogliere, nemici da sconfiggere ed elementi con cui interagire.
L'obiettivo all'interno di ogni livello è piuttosto semplice, arrivare all'uscita sani e salvi e nello stesso tempo recuperare i lum e distruggere le gabbie (dove sono imprigionati degli amici di Rayman), che serviranno poi come pedaggio per accedere agli altri mondi.
Ad un obiettivo così semplice si contrappone però un cammino piuttosto difficoltoso; i livelli non si limitano infatti a procedere in unica direzione, ma spesso si dirameranno verso tutti e quattro i punti cardinali, costringendo il nostro eroe ad affrontare nel corso dello stesso quadro a faticose scalate, discese vertiginose e così via. Gli stage sono poi disseminati di piattaforme (neanche tutte stabili poi) sulle quali balzare con salti millimetrici, tanti nemici da sconfiggere a suon di pugni, e numerosi elementi con cui interagire per procedere.