Rayman 3: Hoodlum Hadvoc
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Rayman. E tre! Oddio, non credo che il tre sia il numero della consacrazione, né quello in grado di sancire la decadenza o la rovina di un gioco o di un film. E' solo un numero che non ha nessun significato, almeno apparentemente. Perché se si è arrivati al terzo capitolo della serie un motivo ci sarà, e che sia un motivo valido o il fine di una mera operazione commerciale questo vedetevelo da soli. Rayman è al terzo episodio e se devo essere sincero con me stesso, continuando con simili prodotti, spero davvero di gustarmi anche la decima puntata della serie, perché ne varrebbe veramente la pena. Sarebbe ingeneroso non urlare ai quattro venti che i programmatori, al posto che adagiarsi sugli allori vista la popolarità del loro pupillo, si sono imposti di realizzare uno dei migliori platform attualmente in circolazione.
La melanzana senza gambe e senza braccia si porta dietro una grande eredità, e sarebbe male sfigurare rispetto a quello che hanno fatto i suoi "avi". Per coloro che ancora non lo conoscessero, Rayman è il protagonista di una delle serie di platform più fortunate e celebrate. Non tanto per il suo secondo episodio, che apparve nella sua rinnovata veste 3D sull'ormai defunto Dreamcast e, pur dimostrandosi un ottimo titolo non fu mai elevato al rango di capolavoro. No, stiamo parlando ovviamente del primo episodio, uno degli ultimi capolavori realizzati in 2d, vera gemma che ha visto luce oramai sette anni fa su PC e che è poi approdata alla grigia di casa Sony, riscuotendo grandi apprezzamenti in entrambi i casi. E' quindi con grande orgoglio che ora mi accingo a scrivere la recensione di Rayman 3, serie che non ha niente da invidiare ad alcune più blasonate quali Sonic o Mario, e che anche in questa nuova incarnazione si dimostra veramente eccezionale. Stavolta il nostro eroe dovrà dovrà affrontare una nuova minaccia: il cattivone di questo terzo episodio della serie, Andrè, un ex lum rosso, ha trasformato tutti i lum rossi in lum neri. Per giunta il simpatico pasticcione e amico Globox è scappato e ha portato con se le mani di Rayman, che ora si ritrova, completamente monco a dover fronteggiare il nuovo e temibile avversario.
Chiusa la breve parentesi entriamo nel mondo di Hodloom Havoc, e lo facciamo insieme alla mosca verde di nome Murfy, uno dei personaggi più simpatici del gioco, con il quale apprenderemo le prime tecniche speciali ed affronteremo i primi nemici. Da queste prime battute potremo non solo ammirare un engine grafico di ottima fattura, ma soprattutto un reparto sonoro assolutamente senza precedenti. La localizzazione vocale in italiano è stupefacente e le frasi mitiche dei vari personaggi ci accompagneranno per tutta l'avventura. Certo è atipico iniziare una recensione dal parametro meno importante in termini ludici, ma sta di fatto che frasi e commenti fuori di testa come quelli presenti in questo gioco non mi era mai capitato di sentirli. L'ironia di Murfy è degna di un grande attore comico, e lo si nota già dai primi istanti nei quali la sopraccitata mosca ci sbeffeggerà e si burlerà di noi quando mancheremo i vari bonus piazzati nella sezione iniziale. In seguito, con un'irriverenza quasi dissacrante prenderà di mira gli autori della guida al mondo di Rayman, autori di frasi troppo scontate e al limite del ridicolo.