Rayman 3: Hoodlum Havoc

di Paolo 'Mr. Ninty' Mulas

Gestazione Sony, parto Nintendo.
Il titolo nasce come sviluppo su ps2, anche se per quel che concerne la grafica, gli sviluppatori lo hanno saputo ben adattare alle capacità del cubo pur non spremendole.
La palette cromatica scelta per i livelli è di sicuro impatto, la risoluzione è alta, e la pulizia del comparto video è ottima. Ben realizzate le numerose animazioni di Rayman e compagni, sono invece alcune texture ed alcuni modelli poligonali, che non convincono troppo, ma per il resto un buon lavoro che si sposa ottimamente con lo stile di gioco fumettoso. La telecamera nonostante delle piccole e sporadiche bizzarrie si lascia controllare senza problemi tramite lo stick c. Il sonoro, senza nulla togliere agli altri parametri di valutazione, è senza dubbio quello meglio realizzato; non solo le musiche sono tremendamente ispirate ed inerenti all'azione, dinamiche nei combattimenti e più melodiose nelle fase di esplorazione, ma la cura per i dialoghi, è almeno per il mercato italiano qualcosa di inedito: decine e decine di voci tutte perfettamente caratterizzate, e doppiate davvero eccellentemente.

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Gc/Gba coppia killer
Altro elemento da non sottovalutare è la connessione con il Gba; finalmente, infatti, abbiamo degli sviluppatori che sfruttano in maniera intelligente il collegamento tra le due console Nintendo. Collegando, infatti, il Gba tramite cavo link al gamecube, anche senza possedere la versione di rayman 3 portatile sarà possibile accedere ad un simpatico minigame per due giocatori, sul Gamecube si dovrà correre guidando la solita scarpa di Rayman, mentre l'utente gba dovrà costruire il percorso a mo' di tetris.
La connessione non si limita solo a questo, ma questa volta se in possesso anche del gioco del Gba, di sbloccare i livelli bonus per entrambe le versioni.

Un platform su Gamecube, rischia spesso di passare in sordina a causa della presenza di giochi dal calibro di Super Mario Sunshine e Sonic Adventure2, tuttavia questo non è il caso di Rayman 3.
Gli sviluppatori hanno svolto un lavoro ottimo non solo sul versante tecnico, ma soprattutto per quel che concerne il gameplay: dato che il gioco riesce a divertire fin dalle prime battute, è immediato, semplice ma mai facile.
Grande cura è stata poi riposta nei dettagli in tutti i sensi: dalla localizzazione in italiano, alla possibilità di scattare fotografie durante il gioco, senza dimenticare l'interazione tra Gamecube e Gba finalmente sfruttata a dovere. Una gradita sorpesa della Ubisoft che non dovrebbe sfuggire agli amanti del genere e non solo.

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