Rayman 3: Hoodlum Havoc

Rayman 3 Hoodlum Havoc
Rayman 3: Hoodlum Havoc

Non è una bella giornata quella in cui André, fino a quel momento un Lum Rosso (una specie di lucciola) come tutti gli altri, impazzisce e si trasforma in una specie di mosca isterica, la cui prima occupazione è quella di corrompere altri Lum facendoli diventare come lui, per poi rivestirsi di pelli di animale e diventare i pericolosissimi Hoodlum. A chi tocca rimettere le cose a posto? Naturalmente a Rayman, che dopo uno spericolato inseguimento riesce a raggiungere Andrè, un attimo prima che lui finisca involontariamente in bocca a Globox, un enorme rospo azzurro amico del nostro uomo melanzana. Ora si tratta di liberarlo e sconfiggerlo, ma i suoi sgherri sono ancora in giro...

Signore e signori, siamo qui in presenza del terzo episodio (indipendente dai precedenti, non preoccupatevi) delle colorate e divertenti vicende di Rayman, un eroe che definire strano e riduttivo, dato che si tratta fondamentalmente di una melanzana con un grosso naso, capelli ad elicottero ed estremità fluttuanti non attaccate a nessun arto. Il gioco è un platform3D, ossia un gioco in cui bisognerà superare una serie di livelli successivi balzando tra una piattaforma e l'altra, arrampicandosi, sconfiggendo nemici e così via, il tutto in un ambiente sviluppato attraverso le tre dimensioni.
I comandi per il controlli di Rayman sono piuttosto elementari, dato che si configurano fondamentalmente nell'uso del Pad Analogico Sinistro per il controllo del movimento, del tasto Croce per il salto e del Quadrato per attaccare (solitamente lanciando pugni in pieno stile Mazinga, ma le modalità possono variare a seconda delle situazioni); se premete Croce a mezz'aria, i capelli di Rayman diventano una specie di elicottero con cui è possibile planare fino a lunghe distanze, mentre per quanto riguarda l'attacco, coi pugni standard non otterrete mai grossi effetti: per potenziare l'attacco avrete bisogno di tener premuto il tasto Quadrato per uno o due secondi prima di rilasciarlo, imprimendo così una maggiore efficacia al colpo. Chiudono la parata dei comandi "classici" il Pad Destro, utilizzato per ruotare la telecamera, e il tasto R1, che centra la telecamera dietro a Rayman e se tenuto premuto in presenza di un nemico lo "ingaggia", ossia blocca il nostro eroe rivolto verso di lui in modo da eventualmente effettuare attacchi "ad arco".



Gli altri tasti non sono stati lasciati inerti: possono infatti essere utilizzati per entrare in modalità "Guarda" (una sorta di pausa in cui però spariscono tutti gli indicatori e rimane il controllo della telecamera), in modo da esplorare l'ambiente circostante con più tranquillità ed addirittura scattare degli Screenshot che verranno conservati su Memory Card 8MB (per PlayStation2) (erano mesi che volevo scrivere completamente questa nomenclatura...).
Oltre a queste mosse "standard", il nostro melanzano capelluto potrà raccogliere in giro per il livello delle lattine di "detersivo al laser" (probabilmente prodotto negli stessi stabilimenti dove i programmatori vanno a comprare la merenda...) che gli forniranno per un periodo limitato dei poteri particolari: andiamo dal pugno a vortice che fa vorticare nemici e oggetti particolari, al pugno sbriciolatore che sfonda le porte, al pugno con catena e tenaglia per appendersi in giro e emettere scariche elettriche sui nemici, al pugno siluro teleguidabile, fino al cappello elicottero, che a differenza dei capelli standard permette anche di compiere ascensioni.
Rayman ha una sola vita a disposizione, ma fortunatamente non và giù con un solo colpo: ricevendo attacchi, infatti, perderà energia, opportunatamente recuperabile raccogliendo qua e là i Lum Rossi non infettati dagli sgherri di André. In caso di Game Over si può ricaricare un salvataggio precedente o ri-iniziare dall'inizio dell'ultimo livello raggiunto.

Rayman 3: Hoodlum Havoc
7

Voto

Redazione

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Rayman 3: Hoodlum Havoc

RayMan è un nome sinonimo di lavoro di qualità, ed anche questo terzo episodio della saga non fa eccezione: la realizzazione tecnica è pregevole, la difficoltà ben calibrata e progressiva, le situazioni divertenti, originali e non ripetitive, i livelli numerosi e ben articolati. L'unica "voglia" (perché chiamarla "neo" sarebbe stato riduttivo...) che mina il gameplaying è una gestione spesso abominevole delle telecamere... peccato...

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