Rayman Legends
di
Tanti ma tanti anni fa, Ubisoft era una piccola software house francese che realizzava piccoli giochi per piccoli home computers. Tra un Puffy's Saga (clone di Gauntlet con una spruzzata di Marble Madness) ed uno Zombi ispirato al film di Romero, la compagnia si espanse all'inverosimile, fino a realizzare (1996) in piena era PlayStation uno dei platform più belli e difficili di sempre: Rayman.
Dopo aver esplorato inediti territori 3D con i due sequel, aver visto l'arrivo sugli scaffali di diverse edizioni speciali (Rayman Gold e Rayman Revolution su tutte) ed aver intrapreso un'inaspettata svolta verso il multiplayer locale con Rayman M, la saga é andata perdendosi in favore dei noti Raving Rabbids, partiti come semplici personaggi di contorno e finiti col diventare una vera e propria saga parallela a sé stante.
Giungiamo quindi all'attuale generazione di console, dove il brand rinasce con Rayman Origins per PS3, 360, Vita e PC: un vero e proprio “ritorno alle origini” (appunto) con un classico platform 2D ispirato al capostipite, più curato e dotato di una giocabilità stratosferica. Dopo una prima incertezza del pubblico, non più abituato a vedere titoli bidimensionali affacciarsi sugli scaffali (anziché in digital download), arriva il meritato ma ritardatario successo. Inevitabilmente viene annunciato un sequel, previsto solo per la nuova console WiiU ed in grado di sfruttare le caratteristiche del touch screen integrato nel controller (il cosiddetto “PADellone”). Ma ben presto hanno fatto capolino anche le edizioni per tutte le altre piattaforme. Insomma, l'idea dell'esclusiva é stata accantonata, probabilmente più per motivi di ritorno economico e di scarsa diffusione della nuova console che non per la volontà di accontentare i numerosi fan.
Ebbene, l'uomo-melanzana ora torna anche in formato PSVita, dopo aver fatto sfracelli sulle console casalinghe. Si tratta senza dubbio di una piattaforma ideale per questo gioco, e non solo alla luce della convincente conversione dello scorso capitolo: infatti grazie al touch screen, vita può replicare fedelmente tutte le funzioni Touch presenti in versione WiiU, su uno schermo forse più piccolo ma decisamente più brillante nella resa video nonché più reattivo nell'input. Dal punto di vista visivo il gioco é assolutamente splendido, fluidissimo (al sessantesimo) e senza nessun tipo di incertezza. Le animazioni estremamente curate e l'alto dettaglio non hanno nulla da invidiare alle versioni per le altre console, mentre la brillantezza dei colori viene esaltata dall'eccellente schermo OLED di PsVita. Rispetto al precedente capitolo si nota una cura ancora maggiore nell'illuminazione degli ambienti ed una quantità di oggetti e personaggi più elevata, nonché la presenza di elementi 3D perfettamente integrati nel contesto bidimensionale.. non ultimi gli spettacolari e ben congegnati boss.
Al di là della componente narrativa, piuttosto pretestuosa come ci aspettavamo, il gioco é un platform estremamente ricco, sia dal punto di vista visivo (in certe scene gli elementi a video sono talmente tanti da disorientare) che da quello del gameplay, con livelli ben costruiti, divertentissimi e sempre più impegnativi. C'é da dire che rispetto al capitolo precedente stavolta il ritmo é più serrato, soprattutto durante i fantastici livelli musicali che presentano una struttura veloce e impegnativa, quasi da rhytm game. Ciò che colpisce più di tutto é la quantità di materiale presente: in totale ci sono oltre 100 livelli di cui circa 40 sono da sbloccare; questi ultimi sono versioni modificate e migliorate di stage tratti dallo scorso capitolo, e non a caso prendono il nome di “Return to Origins”. Anche in questa edizione tascabile abbiamo altre modelità come le sfide ed il Kung Foot (una sorta di calcio-platform), inoltre sono presenti 5 minigames inediti che sfruttano le caratteristiche touch di PsVita e due costumi esclusivi.
Rispetto alle altre versioni mancano solo due cose: la prima é la Invasion Mode (una speed run articolata su 28 livelli che remixano quelli del gioco), la quale però verrà aggiunta a breve tramite una patch gratuita. La seconda cosa che manca é purtroppo la possibilità di giocare in 4. E' infatti possibile partecipare solo per un massimo di 2 giocatori in rete locale, ed ognuno deve ovviamente avere console e gioco. Quindi, anche se la versione PsVita é la più ricca di contenuti nonché la più fedele all'originale su WiiU, consigliamo a chi volesse sfruttare a fondo il multiplayer locale di orientarsi sulle versioni casalinghe, magari proprio quella WiiU, mentre chi vuole giocare “on the go” o non ha intenzione di affrontare l'avventura in gruppo questa é assolutamente la versione da prendere.
Dopo aver esplorato inediti territori 3D con i due sequel, aver visto l'arrivo sugli scaffali di diverse edizioni speciali (Rayman Gold e Rayman Revolution su tutte) ed aver intrapreso un'inaspettata svolta verso il multiplayer locale con Rayman M, la saga é andata perdendosi in favore dei noti Raving Rabbids, partiti come semplici personaggi di contorno e finiti col diventare una vera e propria saga parallela a sé stante.
Giungiamo quindi all'attuale generazione di console, dove il brand rinasce con Rayman Origins per PS3, 360, Vita e PC: un vero e proprio “ritorno alle origini” (appunto) con un classico platform 2D ispirato al capostipite, più curato e dotato di una giocabilità stratosferica. Dopo una prima incertezza del pubblico, non più abituato a vedere titoli bidimensionali affacciarsi sugli scaffali (anziché in digital download), arriva il meritato ma ritardatario successo. Inevitabilmente viene annunciato un sequel, previsto solo per la nuova console WiiU ed in grado di sfruttare le caratteristiche del touch screen integrato nel controller (il cosiddetto “PADellone”). Ma ben presto hanno fatto capolino anche le edizioni per tutte le altre piattaforme. Insomma, l'idea dell'esclusiva é stata accantonata, probabilmente più per motivi di ritorno economico e di scarsa diffusione della nuova console che non per la volontà di accontentare i numerosi fan.
Ebbene, l'uomo-melanzana ora torna anche in formato PSVita, dopo aver fatto sfracelli sulle console casalinghe. Si tratta senza dubbio di una piattaforma ideale per questo gioco, e non solo alla luce della convincente conversione dello scorso capitolo: infatti grazie al touch screen, vita può replicare fedelmente tutte le funzioni Touch presenti in versione WiiU, su uno schermo forse più piccolo ma decisamente più brillante nella resa video nonché più reattivo nell'input. Dal punto di vista visivo il gioco é assolutamente splendido, fluidissimo (al sessantesimo) e senza nessun tipo di incertezza. Le animazioni estremamente curate e l'alto dettaglio non hanno nulla da invidiare alle versioni per le altre console, mentre la brillantezza dei colori viene esaltata dall'eccellente schermo OLED di PsVita. Rispetto al precedente capitolo si nota una cura ancora maggiore nell'illuminazione degli ambienti ed una quantità di oggetti e personaggi più elevata, nonché la presenza di elementi 3D perfettamente integrati nel contesto bidimensionale.. non ultimi gli spettacolari e ben congegnati boss.
Al di là della componente narrativa, piuttosto pretestuosa come ci aspettavamo, il gioco é un platform estremamente ricco, sia dal punto di vista visivo (in certe scene gli elementi a video sono talmente tanti da disorientare) che da quello del gameplay, con livelli ben costruiti, divertentissimi e sempre più impegnativi. C'é da dire che rispetto al capitolo precedente stavolta il ritmo é più serrato, soprattutto durante i fantastici livelli musicali che presentano una struttura veloce e impegnativa, quasi da rhytm game. Ciò che colpisce più di tutto é la quantità di materiale presente: in totale ci sono oltre 100 livelli di cui circa 40 sono da sbloccare; questi ultimi sono versioni modificate e migliorate di stage tratti dallo scorso capitolo, e non a caso prendono il nome di “Return to Origins”. Anche in questa edizione tascabile abbiamo altre modelità come le sfide ed il Kung Foot (una sorta di calcio-platform), inoltre sono presenti 5 minigames inediti che sfruttano le caratteristiche touch di PsVita e due costumi esclusivi.
Rispetto alle altre versioni mancano solo due cose: la prima é la Invasion Mode (una speed run articolata su 28 livelli che remixano quelli del gioco), la quale però verrà aggiunta a breve tramite una patch gratuita. La seconda cosa che manca é purtroppo la possibilità di giocare in 4. E' infatti possibile partecipare solo per un massimo di 2 giocatori in rete locale, ed ognuno deve ovviamente avere console e gioco. Quindi, anche se la versione PsVita é la più ricca di contenuti nonché la più fedele all'originale su WiiU, consigliamo a chi volesse sfruttare a fondo il multiplayer locale di orientarsi sulle versioni casalinghe, magari proprio quella WiiU, mentre chi vuole giocare “on the go” o non ha intenzione di affrontare l'avventura in gruppo questa é assolutamente la versione da prendere.