Rayman Legends
Rayman é un personaggio che ha bisogno di poche presentazioni: eroe della “radura dei sogni” - dove passa la maggior parte della sua vita dormendo, anche secoli ininterrottamente - si sveglia solo per contrastare le incursioni degli Incubi, mostriciattoli fastidiosi che hanno l'abitudine di imprigionare i pacifici folletti Teen. Arriva anche su console Next-Gen l'ultimo capitolo delle avventure dell'uomo-melanzana senza braccia né gambe: nato sull'onda del successo - strameritato - di Rayman Origins, Rayman Legends si é diffuso a macchia d'olio dall'originale Wii U a tutte le altre piattaforme in commercio.
Legends é un platform vecchia scuola che propone però alcune meccaniche particolari ed innovative. Cominciamo subito col dire che Rayman, o uno qualsiasi dei suoi amici che vorrete impersonare (Globox, Barbara o Teen vari) può correre, scazzottare, saltare, planare per mantenersi il più possibile in aria, appendersi a corde e sporgenze, nuotare sott'acqua senza bisogno di respirare, rimbalzare sulle pareti e a volte, con la giusta spinta, correre in verticale o addirittura a testa in giù - il tutto con tre soli tasti. A differenza da quanto succedeva in Origin, avremo a disposizione sin dall'inizio l'intero campionario di mosse: non sarà dunque necessario “sbloccarle” lungo strada.
In alcuni livelli saremo assistiti dal folletto Murphy: originariamente le meccaniche che lo riguardavano erano legate allo schermo touch di Wii U, ma sono state mantenute semplicemente applicando la sua “azione” ad uno dei tasti frontali originariamente inutilizzati. In alcune aree, inoltre, Murphy potrà interagire con degli elementi mobili, ed in questo caso potrete controllarne il movimento coi tasti laterali o con l'analogico destro. Altre feature touch minori, come il “gratta gratta” dei biglietti della lotteria, sono state mantenute tramite il touchpad del DS4.
In quanto “vecchia scuola”, Legends mantiene la meccanica di base di Origins che non ammette troppi errori: se il personaggio viene toccato da un nemico, immediatamente si gonfia come una bolla. In una partita in multiplayer é possibile essere “sbollati” da un altro giocatore ancora attivo, ma se tutti i partecipanti finiscono “bollizzati”, si scoppia e bisogna ripartire dal checkpoint; un power-up a forma di cuore ci può proteggere da un singolo colpo, ma é inutile per le cadute nel vuoto. Questa é ovviamente la “base” su cui poi non mancheranno le variazioni sul tema, come pugni a razzo, livelli subacquei, piccoli puzzle o sfide a tempo - particolarmente divertenti le corse a tema musicale.
Il menù di gioco é organizzato in una serie di “gallerie” da museo in cui potrete letteralmente saltare dentro i quadri per accedere ai vari mondi o livelli disponibili, i quali si sbloccheranno man mano che completate i precedenti, accumulando i folletti Lum e liberando i Teen prigionieri. Stesso discorso vale per le skin alternative dei vari personaggi: Rayman, Globox e Teen si sbloccano coi Lum, Barbara e le sue sorelle con livelli specifici. Tra i numerosi livelli disponibili non mancheranno anche i “Back to Origins”: come avrete già intuito, il gioco di parole cela alcuni tra i più divertenti livelli di Rayman Origins, riadattati alle differenze presenti in Legends.
Dal punto di vista tecnico, il gioco mantiene su next-gen la pulizia grafica e la fluidità delle versioni precedenti (ci saremmo stupiti del contrario, visto che già Origins girava a 1080p su PS3). La qualità e la potenza di calcolo si apprezzano però in maniera particolare nei livelli più veloci, in cui nonostante la molteplicità degli sprite che possono carambolare sullo schermo, il tutto si mantiene sempre ad un frame rate granitico. Ottimo il sonoro: ai pezzo originali di Origins (come quello subacqueo o il tema di Mosquito) si sono aggiunte nuove musiche, tutte divertenti e accalappianti; menzione d'onore per i temi famosi utilizzati nei livelli musicali (Eye of Tigeeeeer!). Tutti i testi sono in Italiano.
Rayman Legends é un gioco concettualmente semplice, intrinsecamente difficile (anche se non quanto i capostipiti degli anni '90), terribilmente accalappiante, facilmente definibile come “una droga”: una volta che si comincia a correre e saltare, é praticamente impossibile alzarsi dalla sedia senza prima portare a termine “quello stramaledetto livello”, e quando ci si riesce si vuole subito rifarlo per ottenere i Lum o i Teen mancati, oppure vedere cosa ci riserva il livello successivo.
Se poi avete la possibilità di giocarlo con almeno un amico, l'esperienza diventa quanto di più appagante ci sia: alcuni livelli diventano infatti più semplici in virtù della meccanica dello “sbollamento”, ma altri diventano più caotici e quindi impegnativi. In multiplayer é inoltre possibile divertirsi con il minigioco Kung Foot, una sfida all'ultimo goal in un calcio/basket giocato a schiaffoni. Online, il gioco offre un sistema di classifiche nonché le sfide e le super-sfide giornaliere e settimanali.
Considerando il gran numero di livelli disponibili e di zone segrete - o semplicemente difficilissime da raggiungere - in ciascuno di essi, il gioco fa anche del suo meglio per tenerci impegnati un cospicuo numero di ore. Insomma: Rayman si conferma anche su next-gen un protagonista indiscusso del platform bidimensionale, e se ancora non avete avuto modo di giocare questa sua avventura Leggendaria dovreste sicuramente farci un pensierino.
Legends é un platform vecchia scuola che propone però alcune meccaniche particolari ed innovative. Cominciamo subito col dire che Rayman, o uno qualsiasi dei suoi amici che vorrete impersonare (Globox, Barbara o Teen vari) può correre, scazzottare, saltare, planare per mantenersi il più possibile in aria, appendersi a corde e sporgenze, nuotare sott'acqua senza bisogno di respirare, rimbalzare sulle pareti e a volte, con la giusta spinta, correre in verticale o addirittura a testa in giù - il tutto con tre soli tasti. A differenza da quanto succedeva in Origin, avremo a disposizione sin dall'inizio l'intero campionario di mosse: non sarà dunque necessario “sbloccarle” lungo strada.
In alcuni livelli saremo assistiti dal folletto Murphy: originariamente le meccaniche che lo riguardavano erano legate allo schermo touch di Wii U, ma sono state mantenute semplicemente applicando la sua “azione” ad uno dei tasti frontali originariamente inutilizzati. In alcune aree, inoltre, Murphy potrà interagire con degli elementi mobili, ed in questo caso potrete controllarne il movimento coi tasti laterali o con l'analogico destro. Altre feature touch minori, come il “gratta gratta” dei biglietti della lotteria, sono state mantenute tramite il touchpad del DS4.
In quanto “vecchia scuola”, Legends mantiene la meccanica di base di Origins che non ammette troppi errori: se il personaggio viene toccato da un nemico, immediatamente si gonfia come una bolla. In una partita in multiplayer é possibile essere “sbollati” da un altro giocatore ancora attivo, ma se tutti i partecipanti finiscono “bollizzati”, si scoppia e bisogna ripartire dal checkpoint; un power-up a forma di cuore ci può proteggere da un singolo colpo, ma é inutile per le cadute nel vuoto. Questa é ovviamente la “base” su cui poi non mancheranno le variazioni sul tema, come pugni a razzo, livelli subacquei, piccoli puzzle o sfide a tempo - particolarmente divertenti le corse a tema musicale.
Il menù di gioco é organizzato in una serie di “gallerie” da museo in cui potrete letteralmente saltare dentro i quadri per accedere ai vari mondi o livelli disponibili, i quali si sbloccheranno man mano che completate i precedenti, accumulando i folletti Lum e liberando i Teen prigionieri. Stesso discorso vale per le skin alternative dei vari personaggi: Rayman, Globox e Teen si sbloccano coi Lum, Barbara e le sue sorelle con livelli specifici. Tra i numerosi livelli disponibili non mancheranno anche i “Back to Origins”: come avrete già intuito, il gioco di parole cela alcuni tra i più divertenti livelli di Rayman Origins, riadattati alle differenze presenti in Legends.
Dal punto di vista tecnico, il gioco mantiene su next-gen la pulizia grafica e la fluidità delle versioni precedenti (ci saremmo stupiti del contrario, visto che già Origins girava a 1080p su PS3). La qualità e la potenza di calcolo si apprezzano però in maniera particolare nei livelli più veloci, in cui nonostante la molteplicità degli sprite che possono carambolare sullo schermo, il tutto si mantiene sempre ad un frame rate granitico. Ottimo il sonoro: ai pezzo originali di Origins (come quello subacqueo o il tema di Mosquito) si sono aggiunte nuove musiche, tutte divertenti e accalappianti; menzione d'onore per i temi famosi utilizzati nei livelli musicali (Eye of Tigeeeeer!). Tutti i testi sono in Italiano.
Rayman Legends é un gioco concettualmente semplice, intrinsecamente difficile (anche se non quanto i capostipiti degli anni '90), terribilmente accalappiante, facilmente definibile come “una droga”: una volta che si comincia a correre e saltare, é praticamente impossibile alzarsi dalla sedia senza prima portare a termine “quello stramaledetto livello”, e quando ci si riesce si vuole subito rifarlo per ottenere i Lum o i Teen mancati, oppure vedere cosa ci riserva il livello successivo.
Se poi avete la possibilità di giocarlo con almeno un amico, l'esperienza diventa quanto di più appagante ci sia: alcuni livelli diventano infatti più semplici in virtù della meccanica dello “sbollamento”, ma altri diventano più caotici e quindi impegnativi. In multiplayer é inoltre possibile divertirsi con il minigioco Kung Foot, una sfida all'ultimo goal in un calcio/basket giocato a schiaffoni. Online, il gioco offre un sistema di classifiche nonché le sfide e le super-sfide giornaliere e settimanali.
Considerando il gran numero di livelli disponibili e di zone segrete - o semplicemente difficilissime da raggiungere - in ciascuno di essi, il gioco fa anche del suo meglio per tenerci impegnati un cospicuo numero di ore. Insomma: Rayman si conferma anche su next-gen un protagonista indiscusso del platform bidimensionale, e se ancora non avete avuto modo di giocare questa sua avventura Leggendaria dovreste sicuramente farci un pensierino.
Rayman Legends
9
Voto
Redazione
Rayman Legends
Rayman - semplicemente - non poteva mancare all'appuntamento con le console Next gen, e Legends é indubbiamente il titolo in grado di tenere impegnati per ore i giocatori di tutte le età e di tutte le esperienze in virtù della sue meccaniche semplici, della sua difficoltà intrinseca e del suo essere... una droga! Non che la nuova versione offra molto di più rispetto alle precedenti, ma se ancora non avete provveduto ad impossessarvene, non perdete questa occasione!