Rayman Origins

Rayman Origins
Cosa c'é di meglio per Rayman, Globox, il vecchio saggio e gli amici Teens che non starsene in panciolle tra i rami dell'Albero Sbadigliante, intenti a russare e a mangiare fragole? Peccato però che il loro russare cavernoso irriti i Morti Lividi che abitano le profondità della terra, col risultato che questi invadono il mondo e catturano le cinque Ninfe che proteggono le altrettante regioni circostanti. Indovinate un po' a chi toccherà rimettere le cose a posto? Esatto: ancora una volta il destino della terra é nelle mani disarticolare di una melanzana animata...
Rayman Origins é l'ennesima dimostrazione di come il genere dei platform 2-D sia tutt'altro che morto e sepolto, e più precisamente del fatto che l'uomo-melanzana made-in-Ubisoft sia in grado, dopo 15 anni, di divertire ancora con il suo gameplay concettualmente semplice ma terribilmente punitivo. Ma andiamo con ordine: i giocatori, fino a quattro in contemporanea, interpreteranno Rayman e soci, scegliendo il personaggio tra quelli disponibili nelle sale sicure dell'Albero Sbadigliante. Al di là dell'aspetto esteriore, e dunque delle animazioni, tutti i personaggi avranno comunque caratteristiche identiche a prescindere che si tratti di Rayman, Globox, il re Teen o qualsiasi altro.

Chi dei tre si avventerà per primo sul nemico?
Chi dei tre si avventerà per primo sul nemico?
Un ceffone di Globox non si dimentica facilmente
Un ceffone di Globox non si dimentica facilmente
All'inseguimento della ninfa rapita
All'inseguimento della ninfa rapita


Il gioco prevede un gran numero di livelli, suddivisi nei mondi di appartenenza: originariamente la successione dei livelli sarà lineare, nel senso che l'accesso ad un livello sarà garantito dal superamento del precedente, ma arrivati a metà circa dell'esperienza si sbloccheranno contemporaneamente ben altri quattro mondi - le versioni “avanzate” di quelli già visitati. Ad ogni modo, sarà sempre possibile ri-visitare un mondo già superati, ed anzi sarà praticamente indispensabile quando, più avanti nel gioco, comincerete ad aver bisogno di Electoon.
Sono questi dei folletti tondi e rosa che Rayman & C. devono liberare nel corso della loro avventura e sono indispensabili per sbloccare i livelli più avanzati, ottenere nuovi personaggi all'Albero Sbadigliante, fino ad ottenere l'accesso alla “cacce agli scrigni”. Otterrete un Electoon alla fine di ogni livello, più fino ad altri due a seconda della quantità di lucciole “Lum” che raccoglierete lungo strada; sarà, inoltre possibile raccogliere altri Electoon accedendo alle numerose zone segrete, oltre che ri-giocando (appunto) il livello in una corsa contro il tempo.
Il sistema di controllo é essenziale al massimo, dato che avrete a disposizione un tasto per il salto e uno per lo scatto, oltre ovviamente al direzionale (croce o analogico, a scelta) per il movimento. Quasi subito - a metà del primo livello - sbloccherete il potere di attaccare, attivando così l'ultimo tasto del controller. Tutte le mosse e le evoluzioni che i personaggi potranno compiere, dal planare, agli attacchi aerei e le picchiate, al nuotare, all'appendersi alle pareti o correre sui soffitti, saranno eseguite mediante questi semplici comandi - sebbene naturalmente molte andranno sbloccate man mano che si prosegue nell'avventura, più precisamente alla liberazione di ogni Ninfa.
Non mancheranno le sessioni “alternative”, le più frequenti delle quali saranno a bordo del zanzarone Moskito: in queste fasi il gioco assumerà in tutto e per tutto le tinte di uno shooter a scorrimento in cui potrete sparare pungiglioni contro in nemici che cercheranno di intercettarvi, oppure occasionalmente “aspirarli” per poi rispedirli al mittente. Menzione particolare anche per le succitate “cacce agli scrigni”: si tratta di 10 livelli extra in cui cercherete di raggiungere uno sfuggevole scrigno contenente uno dei “denti” da consegnare al guardiano dell'ultimissimo mondo “extra” per ottenerne l'accesso.


Rayman Origins é realizzato in grafica bidimensionale, ma naturalmente non parliamo del livello tecnico/qualitativo originario quanto piuttosto di un'elaborata versione moderna. Cominciamo col dire che il tutto é perennemente a 1080p, con sprite ed animazioni curatissime che si mantengono nitide sia quando lo zoom é lontano sia quando é molto ravvicinato. A questo si aggiunge una realizzazione dei livelli varia e colorata che passa da colline selvagge, a deserti “musicali” con tamburi e clarinetti, a villaggi pirateschi e profondità marine, a lande ghiacciate o cucine di draghi, e così via. Ogni nuovo elemento che si scopre man mano che si prosegue nell'avventura é sempre ben fatto, simpatico e divertente.
Simpaticissimo anche il sonoro, che propone una copiosa serie di brani assolutamente in linea con l'ambientazione e il concept “scanzonato” dell'opera. Ecco pertanto che quando vi tufferete in mare sentirete come accompagnamento un tema da “bellezze al bagno” , gorgheggiato però da vocine di folletti Lum con una eco di gorgoglio, come appunto se stessero cantando sott'acqua. E che dire delle musiche “ronzate” dei livelli di Moskito? L'apoteosi sono le due musichette che si attivano quando raccogliete il Re dei Lum e per circa 10 secondi il vostro punteggio viene raddoppiato. I doppiaggi sono pressoché assenti, limitati a alcuni borbottii ed esclamazioni in lingua originale, ma tutti i dialoghi sono tradotti in Italiano.
Non é però il caso di lasciarsi trarre in inganno: come i fan della saga probabilmente sapranno, Rayman cela dietro la facciata di un gioco carino e coccoloso un platform hardcore severo e punitivo. Tanto per cominciare, scordatevi di una qualsiasi sorta di barra dell'energia: se il personaggio tocca un pericolo, si “imbolla” e deve ripartire dal checkpoint. L'unica difesa che potrete avere in questo senso sarà un “cuore” portatile che scoppi al posto vostro, ma anche questo vi sarà di poco o nessun aiuto quando un rimbalzo incontrollato vi manderà a precipitare nel vuoto, o semplicemente quando finirete schiacciati tra due superfici.
Rayman Origins é la fiera del trial & error: sebbene nei primi livelli e in alcune sporadiche fasi avanzate sia ancora possibile affidarsi alla prontezza di riflessi per evitare o sconfiggere i nemici man mano che si salta da una piattaforma all'altra, dalla metà della vicenda in poi ogni singola sessione sarà superabile solo dopo esserci morti almeno una volta - ed esclamando “come cavolo pensavano che potessi superare questa parte?”. Si grazie alla memoria, requisito che naturalmente si ottiene solo sbagliando ripetutamente - ed anche se i tentativi a disposizione sono illimitati, é comunque a dir poco castrante precipitare ripetutamente nello stesso punto o essere colpiti sempre dallo stesso nemico.

Questo succede quando ci si affida ad una melanzana per aver salvezza
Questo succede quando ci si affida ad una melanzana per aver salvezza
I livelli con Moskito rinverdiscono il genere degli shooter a scorrimento
I livelli con Moskito rinverdiscono il genere degli shooter a scorrimento
Ed ora un bel tuffo, in acque tutt'altro che tranquille
Ed ora un bel tuffo, in acque tutt'altro che tranquille


Ma se da un lato il gioco ci frusta e ci tortura (arrivando anche a consigliarci, ogni tot fallimenti, che forse sarebbe il caso di uscire dal livello... ma come si permette?), dall'altro chi é dotato del giusto coraggio, della giusta costanza e del giusto amor proprio (...o semplicemente di cocciutaggine) troverà invece in questo Gameplay uno stimolo per andare avanti. L'importante é entrare nella forma-mentis che superare una difficoltà non implica un discorso del tipo “il peggio é passato”: in Rayman Origins, in qualsiasi punto del gioco, il peggio deve ancora arrivare!
Con la succitata costanza e buona volontà si può arrivare ai titoli di coda in circa 6 ore di gioco, ma scordatevi che a quel punto l'esperienza sia finita. Come detto, il guardiano del teschio attende i suoi denti per lasciarvi accedere al mondo “aggiuntivo”, e ottenerli sarà un non indifferente paio di maniche, che parte dalla necessità di accumulare 200 (su 246) Electoon. Se poi volete ottenere anche tutte le coccarde e tutte le coppe del gioco, preparatevi a una serie interminabile di livelli da rigiocare da capo.
In conclusione, Rayman Origins riesce a soddisfare a tutto tondo, portando nella tecnologia moderna un concept semplice ed entusiasmante che si tramuta in un terribile hardcore man mano che l'esperienza prosegue. Per grandi e per piccini, per neofiti e per esperti, per singoli e per gruppi di amici, in due parole: per tutti!
Rayman Origins
8.5

Voto

Redazione

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Rayman Origins

Se cercate il divertimento hardcore così com'era concepito negli anni '90, Rayman Origins é il titolo che fa per voi. Nello splendore della grafica - bidimensionale - ad alta risoluzione, l'uomo-melanzana e i suoi amici corrono, saltano, nuotano, volano e picchiano in una serie di livelli tanto lineari quanto progressivamente più severi e punitivi, in cui il trial & error convivrà ben presto con le vostre esternazioni di rabbia e frustrazione. Facile da provare, difficile da portare avanti, impossibile da mollare, Rayman Origins riesce a dare tanto divertimento e tante soddisfazioni per chi ha la giusta costanza, o 1-3 amici con cui affrontarlo. Produce dipendenza - e furia.

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