Rc Revenge Pro
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I cinque mondi messi a disposizione del giocatore si rivelano piuttosto vari e discretamente caratterizzati, per quanto lontani dal rappresentare chissà quale innovazione. Si sente, in generale, la mancanza di un determinato background dietro al gioco, si tratta di una "pecca" intrinseca in ogni gioco di guida simile che non provenga peraltro da una serie più celebre. In questo stiamo citando l'ormai storico Mario Kart ma anche i più recenti Diddy Kong Racing e Crash Team Racing. L'Acclaim non ha comunque compiuto un grosso sforzo per riuscire a colmare una lacuna simile, abbandonando RC Revenge a una specie di limbo senza arte né parte per quel che riguarda la caratterizzazione dei tracciati e dei "personaggi", difetto piuttosto evidente in un prodotto simile
Dal canto loro le dieci vetture automatiche messe a disposizione appaiono comunque ben fatte e piuttosto simpatiche, seppur lontane, come ampiamente sottolineato, dai fasti di Yoshi o Crash. Si trovano comunque simil-monoposto da Formula 1, delle sottospecie di berline tipiche dei film americani degli anni '30, senza dimenticare jeep e alternative simili
SEMPLICE E LINEARE
Una volta scesi in pista ci si rende immediatamente conto della direzione abbracciata dalla Acclaim: un tasto viene deputato all'accelerazione, mentre lo stick analogico viene naturalmente utilizzato per muovere il veicolo elettrico nella giusta direzione. La fisica delle macchinine si rivela, come premesso, decisamente meno curata e importante rispetto al primo Re-Volt, ricordando da vicino un qualsiasi kart-game. Allo stesso modo il numero di bonus che si possono raccogliere durante le gare é aumentato a dismisura. L'utilizzo dei bonus stessi viene naturalmente effettuato tramite un apposito tasto e bisogna sottolineare la riuscita realizzazione di alcune armi, ma anche la pessima caratterizzazione di altre. Se si può definire ottimo e divertente il lanciarazzi, per esempio, allo stesso modo si rimane impassibili di fronte a qualche smart bomb et similia piuttosto inutile anche come impatto visivo
Dal canto loro le dieci vetture automatiche messe a disposizione appaiono comunque ben fatte e piuttosto simpatiche, seppur lontane, come ampiamente sottolineato, dai fasti di Yoshi o Crash. Si trovano comunque simil-monoposto da Formula 1, delle sottospecie di berline tipiche dei film americani degli anni '30, senza dimenticare jeep e alternative simili
SEMPLICE E LINEARE
Una volta scesi in pista ci si rende immediatamente conto della direzione abbracciata dalla Acclaim: un tasto viene deputato all'accelerazione, mentre lo stick analogico viene naturalmente utilizzato per muovere il veicolo elettrico nella giusta direzione. La fisica delle macchinine si rivela, come premesso, decisamente meno curata e importante rispetto al primo Re-Volt, ricordando da vicino un qualsiasi kart-game. Allo stesso modo il numero di bonus che si possono raccogliere durante le gare é aumentato a dismisura. L'utilizzo dei bonus stessi viene naturalmente effettuato tramite un apposito tasto e bisogna sottolineare la riuscita realizzazione di alcune armi, ma anche la pessima caratterizzazione di altre. Se si può definire ottimo e divertente il lanciarazzi, per esempio, allo stesso modo si rimane impassibili di fronte a qualche smart bomb et similia piuttosto inutile anche come impatto visivo