Ready 2 Rumble Boxing

di Redazione Gamesurf
Poco fa accennavo alla semplicità del sistema di controllo che caratterizza inevitabilmente il gioco, grazie alla sua immediatezza. Ci sono a disposizione due tasti per i pugni al volto e due per quelli al corpo (in modo da scegliere se colpire di destro o di sinistro), cui vanno aggiunti i due grilletti utilizzati per le parate e le schivate (anche queste alte e basse). Un sistema di controllo così semplice non corrisponde comunque ad altrettanta facilità nel padroneggiare il gioco al meglio o a una scarsa profondità, vuoi per la presenza di un discreto numero di mosse speciali per lottatore, vuoi per la grande componente tattica inevitabilmente presente (soprattutto negli scontri in multiplayer). Imparare a gestire al meglio le caratteristiche del pugile, la situazione fisica del momento e, soprattutto, il cronometro é senza dubbio fondamentale quasi come il saper alternare a dovere schivate, parate e colpi ben assestati, se si vuole portare a casa il risultato. Ulteriore componente tattica é costituita dalla presenza del "Rumble mode". In pratica, ogni volta che si apporta un colpo ben piazzato all'avversario compare una lettera nel lato dello schermo preposto al giocatore in uso. Le lettere vanno a formare la parola rumble e, quando questa viene completata, premendo contemporaneamente i due grilletti, si dona al proprio lottatore una forza devastante per una manciata di secondi. Chiaramente é fondamentale imparare a gestire al meglio questa possibilità, senza sprecarla per buttare al tappeto un avversario con l'energia vitale agli sgoccioli e tenendo conto che, se si viene atterrati o se finisce il round, il conteggio delle lettere si azzera

La struttura di gioco offre due modalità al giocatore: arcade e championship. Scegliendo la prima ci si trova ad affrontare una serie di combattimenti contro i vari personaggi del gioco finalizzati ad ottenere il titolo di campione nella categoria per cui si lotta (la quale dipende dal livello di difficoltà scelto all'inizio). Questa sezione offre un livello di sfida a dir poco ridicolo, a causa della scadente intelligenza artificiale che rende abbordabilissimi anche i lottatori più forti e, tenendo conto che non serve neanche per sbloccare i lottatori segreti, finisce per essere utilizzata solo per gli scontri fra amici (non che siano una componente minore, per carità). Per giocare in solitario, invece, si rivela ben più appetibile e ricca di profondità la modalità championship. Il giocatore si ritrova nei panni di un trainer professionista che deve condurre i suoi pugili alla conquista del titolo di campione del mondo nelle categorie più alte. Per farlo é necessario organizzare degli incontri validi per la classifica a cui, però, é possibile accedere solo pagando una certa somma d'iscrizione. Per racimolare i soldi necessari, quindi, bisogna organizzare match con in palio dei soldi, in modo da racimolare un discreto gruzzoletto senza troppi problemi (anche i match per la classifica hanno dei premi monetari in palio, ma sono ben più difficili da vincere). I soldi incassati, però, servono anche e soprattutto per essere investiti nella preparazione atletica dei lottatori. I tre pugili disponibili inizialmente (in seguito se ne renderanno utilizzabili un maggior numero), infatti, oltre ad essere scelti fra i più scarsi disponibili, sono anche in condizioni fisiche a dir poco ridicole. E', quindi, compito del giocatore spendere molto e bene per acquistare gli attrezzi ginnici (usa e getta, purtroppo) atti a migliorare le loro condizioni fisiche. L'acquisto, inoltre, non é sufficiente alla buona riuscita dell'allenamento, che consiste in una serie di prove d'abilità, tempismo e coordinazione (in sostanza si tratta di premere sul pad i tasti giusti al momento giusto) dalla cui buona riuscita dipende la qualità dei miglioramenti fisici per l'atleta. Affrontare un buon numero d'allenamenti é fondamentale se si vuole arrivare in alto, perché le condizioni scarse in cui versano i pugili all'inizio difficilmente vi permetteranno di salire oltre la sesta/settima posizione della lega più bassa