Ready to Rumble Boxing Round 2
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Dal punto di vista dei controlli, é possibile sfruttare sia la modalità analogica che quella digitale, anche se le maggiori preferenze vanno ovviamente alla prima, che offre una maggiore precisione del nostro alter-ego durante gli spostamenti laterali sul ring. I tasti pseudo analogici del Dual Shock 2 funzionano, con il gioco Midway, alla stessa ottima maniera del classico pad Sony, tanto da far dubitare ancora una volta dei famosi 256 livelli di pressione. Senza divagare oltre, é arrivata l'ora di prendere in esame il vero "cuore" di Ready To Rumble Round 2: la modalità Carriera..
DA GRANDE VOGLIO PICCHIARE QUALCUNO
Seguendo la moda che tanto impazza nel settore videogame dall'avvento di titoli come Gran Turismo, Pokémon e Final Fantasy VII (sembra un accostamento delirante, ma continuate a leggere...) anche il secondo Ready To Rumble dà al giocatore la possibilità di prendersi un atleta "suo" e farlo evolvere lungo l'arco del gioco, aumentandone gli attributi (niente battute, grazie) e rendendolo il più vicino possibile al proprio stile di combattimento. La modalità Carriera ci permette di fare proprio questo, offrendoci la completa gestione degli allenamenti del nostro personaggio e la sua eventuale partecipazione ai diversi tornei. Gli allenamenti consistono in veri e propri minigame in cui la parte del leone é svolta dai nostri riflessi: il tema resta ovviamente quello della boxe, mentre lo svolgimento richiede la pressione per lo più furiosa di una certa sequenza di tasti
Superando con successo le varie prove, potremo sbloccare ulteriori sottogiochi che ci daranno la possibilità di aumentare nuovamente le potenzialità del pugile. Pesi, Punching-Ball e salto alla corda sono solo alcune delle attività che sarà necessario imparare prima di mettere piede sul ring, sempre che il nostro obbiettivo non sia quello di fare da sacco di allenamento per i nostri avversari. Una volta giunti all'azione vera e propria, Ready to Rumble: Round 2 ci cattura subito con la sua formula vincente di frenesia, ottima grafica e comicità: imparare i diversi colpi richiede infatti pochissimo tempo, e il metodo di controllo si rivela da subito assolutamente intuitivo. La presenza della barra "Rumble" da riempire per eseguire le inevitabili super-mosse aggiunge un pizzico di strategia all'azione, accentuata dall'importanza che rivestono movimenti apparentemente secondari come le schivate
DA GRANDE VOGLIO PICCHIARE QUALCUNO
Seguendo la moda che tanto impazza nel settore videogame dall'avvento di titoli come Gran Turismo, Pokémon e Final Fantasy VII (sembra un accostamento delirante, ma continuate a leggere...) anche il secondo Ready To Rumble dà al giocatore la possibilità di prendersi un atleta "suo" e farlo evolvere lungo l'arco del gioco, aumentandone gli attributi (niente battute, grazie) e rendendolo il più vicino possibile al proprio stile di combattimento. La modalità Carriera ci permette di fare proprio questo, offrendoci la completa gestione degli allenamenti del nostro personaggio e la sua eventuale partecipazione ai diversi tornei. Gli allenamenti consistono in veri e propri minigame in cui la parte del leone é svolta dai nostri riflessi: il tema resta ovviamente quello della boxe, mentre lo svolgimento richiede la pressione per lo più furiosa di una certa sequenza di tasti
Superando con successo le varie prove, potremo sbloccare ulteriori sottogiochi che ci daranno la possibilità di aumentare nuovamente le potenzialità del pugile. Pesi, Punching-Ball e salto alla corda sono solo alcune delle attività che sarà necessario imparare prima di mettere piede sul ring, sempre che il nostro obbiettivo non sia quello di fare da sacco di allenamento per i nostri avversari. Una volta giunti all'azione vera e propria, Ready to Rumble: Round 2 ci cattura subito con la sua formula vincente di frenesia, ottima grafica e comicità: imparare i diversi colpi richiede infatti pochissimo tempo, e il metodo di controllo si rivela da subito assolutamente intuitivo. La presenza della barra "Rumble" da riempire per eseguire le inevitabili super-mosse aggiunge un pizzico di strategia all'azione, accentuata dall'importanza che rivestono movimenti apparentemente secondari come le schivate