Recensione Assetto Corsa Competizione
Siamo andati in pista con la versione PS4 del simulatore Kunos
Un paio di anni fa Kunos Simulazioni aveva deliziato il pubblico console con Assetto Corsa Ultimate Edition, versione arricchita di contenuti rispetto a quella che su PC si era meritata l’etichetta di essere uno dei migliori simulatori di guida, soprattutto grazie a un modello fisico rigoroso e capace di regalare soddisfazioni impareggiabili a chi assapora adrenalina per ogni cavallo sprigionato dalla valvola a farfalla.
Tuttavia quel titolo non era riuscito a fare breccia, non tanto per il livello tecnico o per i contenuti comunque dignitosi (anche se incapaci di reggere il confronto dei vari Forza Motorsport e GT Sport), bensì per la mancanza di un’anima, un filo conduttore capace di appassionare e incollare a lungo il giocatore di fronte allo schermo.
Oggi siamo qui ad accogliere quindi Assetto Corsa Competizione, il quale ha imparato dall’esperienza maturata coi prequel e si prefigge l’obiettivo di colpire nel segno nonostante un minor livello di contenuti, ma tenuti insieme dall’atmosfera del campionato GT3.
Apparente downgrade
Il parallelo tra Assetto Corsa Ultimate Edition e questo Assetto Corsa Competizione è doveroso, ma un confronto semplicistico potrebbe risultare un tantino penalizzante nei confronti della produzione odierna del team romano. Se si dovesse infatti giudicare il titolo a suon di numeri, sembrerebbe evidente di essere di fronte a un marcato passo indietro: con 24 vetture (prodotte da 14 differenti Case automobilistiche) e 11 circuiti (più altri 4 compresi nel DLC GT Pack, gratuito per coloro che hanno aderito alla fase di preorder), il confronto sembrerebbe impietoso rispetto alle oltre 170 auto e i più di 30 tracciati inclusi in Ultimate Edition.
Eppure siamo certi che questo Competizione vi incollerà allo schermo maggiormente rispetto a quanto sia successo in Ultimate Edition in quanto, oltre alle modalità multiplayer capaci di rendere praticamente infinita la longevità del titoli, è stato incluso il campionato FIA GT3, capace di fare da filo conduttore ai vari eventi, a suon di gare Sprint, Endurance e 24 ore.
Modalità varie e assortite
Inutile ribadire come l’anima di questo titolo sia il Multiplayer, forte di gare fino a 20 giocatori, selezionati sulla base di parametri specifici che il software utilizza per catalogare il vostro stile di guida, attribuendo punteggi alla conoscenza dei tracciati, alla capacità di mantenere il controllo della vettura, la velocità, la correttezza e così via.
Oltre alle solite scorribande online, Assetto Corsa Competizione propone anche varie modalità in single player che spaziano tra la Pratica, strumento ideale per imparare a memoria ogni metro del circuito, HotLap in cui il circuito si presenta sempre nelle condizioni migliori per aiutarvi a staccare il classico tempone, quindi Hotstint, in cui diventa importante la costanza e la capacità di mantenere costantemente un ritmo forsennato, senza dimenticare Gara Veloce, in cui potrete impostare a vostro piacimento orari di gara, condizioni meteo e ogni minima opzione di gara.
Ci sono ovviamente anche la Stagione completa per ripercorrerete le gare degli anni 2018 e 2019, mentre con la modalità Carriera vestirete i panni di una giovane promessa che si approccia al Lamborghini Youngster Program, una serie di tre impegnative prove utili per far emergere il vostro talento e le vostre attitudini.
Scalabile
Una volta completate le prove sarà proprio il gioco a suggerirvi quali aiuti alla guida mantenere e con quale livello di difficoltà affrontare le gare.
Ed è proprio grazie agli aiuti alla guida come ABS, Traction Control, traiettoria ideale, cambio automatico eccetera (comunque non illudetevi di trovare il tasto Rewind, bandito da questa produzione,come ogni simulazione che si rispetti), che il gioco diventa accessibile all’utente medio anche se armato di un semplice joypad, strumento che si rivelerà adeguato a tenere in pista senza troppe ambizioni il mezzo, anche se al fine di primeggiare un buon volante dotato di pedaliera si riveleranno mandatori. Una maggiore sensibilità e capacità di parzializzare gas e freno vi aiuteranno nel ridurre o eliminare l’intervento dell’elettronica (non poco penalizzante in ottica di risultato cronometrico), così come maggiore precisione dell’impartire la direzione allo sterzo potrebbe aiutare a fare la differenza nel tenere in pista questi mostri da competizione. Ed è proprio grazie a queste periferiche che il gioco dona il meglio di sé donandovi sensazioni apprezzabili.
Peccato solo per la mancata implementazione del comando dello sterzo a mezzo dei sensori inerziali del joypad (come visto in altre produzioni simili), che avrebbe rappresentare un discreto compromesso.
Tecnicamente migliorato
Tecnicamente il gioco si presenta bene, con una dovizia nella riproduzione delle piste e delle asperità del manto stradale davvero maniacale, così come più che adeguata è la rappresentazione delle vetture e l’effetto di illuminazione delle ambientazioni, forte di un ciclo giorno/notte capace di regalare scorci di realismo nella ricostruzione e nell’evoluzione, giro dopo giro, delle ombre di vetture e piante. Particolarmente apprezzabili si rivelano i raggi solari al tramonto che filtrano attraverso la vegetazione, allungando le ombre delle piante ad ogni passaggio fino a costringervi ad accendere i fari per riuscire a orientarvi tra le tenebre notturne.
Se a tutto ciò aggiungete un meteo dinamico che annovera sia forti acquazzoni sia lievi piogge, capirete come l’eventualità che una apparentemente semplice passeggiata gara si trasformi in un caotico andirivieni tra pista e box alla ricerca delle gomme ideali diventi una possibilità.
Anche la visuale esterna ha subito un miglioramento significativo, con le vetture immobilizzate al centro dello schermo che forse rendono meno appagante le animazioni, ma sicuramente rendono più intuitiva ed efficace la guida.
Audio strepitoso
Il tutto è mosso da un Unreal Engine 4 che mostra i muscoli e lo fa con un livello di dettaglio certamente ridotto rispetto alla versione PC, ma con una fluidità che solo in alcuni casi remoti ha mostrato di incespicare, anche se il tutto è ancorato al minimo sindacale dei 30 fps.
Non mancano tuttavia le pecche, come alcune textures di scarsa qualità sugli elementi di contorno, l’innaturale manovra che porta le auto ad approcciare la loro postazione nei box, l’assenza di alcuna anima viva durante rifornimento e cambio gomme, senza dimenticare la brutta scena delle vetture che vi passeranno attraverso in uscita dalla corsia dei box, quasi come foste degli ectoplasmi fuoriusciti dal film Ghostbusters.
Un ultimo plauso, infine, se lo merita il sonoro, probabilmente il migliore che mi sia mai capitato di sentire su console, caratterizzato dal ruggito di ciascun motore, ben differenziati e apprezzabili soprattutto in visuale esterna.