Recensione Saints Row IV Re-Elected
Santi (ma mica tanto) portatili
Dalle Stalle alle Stelle
Bella la vita del presidente degli Stati Uniti. Soldi a volontà, fama, privilegi inauditi e doversi esporre in prima persona durante le invasioni aliene. Ok, forse l’ultima voce della lista non è proprio tra le più appetibili, ma il quarto capitolo della saga di Saints Row inizia esattamente con la più classica (e traumatica) delle scoperte: non siamo soli nell’universo e gli alieni sono peggio di quanto potessimo attenderci. Arriva, infatti, su Nintendo Switch Saints Row IV Re- Elected, gioco uscito nel 2013 su PlayStation 3 e Xbox 360, poi rimasterizzato su PlayStation 4 e Xbox One e finalmente giunto sulla nuova ammiraglia targata Nintendo. Per chi non conoscesse la saga in questione, stiamo parlando di giochi open world che scimmiottano apertamente GTA.
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Nei primi capitoli di Saints Row abbiamo giocato, appunto, nei panni dei Saints, una gang pronta a combattere le bande rivali e le forze dell’ordine per ritagliarsi un posto di rilievo nella malavita organizzata americana, per poi arrivare a conquistare letteralmente l’opinione pubblica e riuscire a piazzare il proprio leader (cioè noi) nel ruolo di presidente degli Stati Uniti. Ormai saliti al governo, in questo quarto episodio ci troveremo ad affrontare una minaccia extraterrestre: l’invasione del pianeta terra da parte di una razza aliena tanto evoluta quanto feroce, a cui capo troviamo il mastodontico e crudele Zinyak. E a chi toccherà cercare un modo per rimandare gli alieni a calci nel didietro nel loro pianeta? Ovviamente al presidente e ai suoi Saints!
Saints Matrix
Gli sviluppatori, parafrasando alcuni mostri sacri della fantascienza, hanno deciso di calarci in una doppia esistenza in stile Matrix, a cavallo tra la realtà devastata dagli extraterrestri e una simulazione virtuale del nostro mondo (sempre sotto il controllo di Zinyak) dove il nostro protagonista potrà muoversi superando i limiti della fisica, per cercare una falla nel sistema e attaccare dall’interno l’impero invasore. Insomma, si torna a girare per la città (virtualmente ricreata dagli invasori) ad affrontare tantissime missioni di ogni tipo per riconquistare la libertà per noi stessi e per la razza umana, senza dimenticare di fare qualche visita nella realtà dove Kinzie e altri compagni scampati al massacro ci daranno supporto per la nostra ribellione. Saints Row è sempre stato sinonimo di parodia e presa in giro senza alcun limite di contenuti, con trovate tra il geniale e il cattivo gusto, con una ferocissima critica alla cultura pop americana e una comicità pecoreccia degna del film più trash che si possa pensare, al punto di risultare sin troppo volgare per alcuni giocatori. Re-Elected devia un po’ il tiro rispetto al passato, mantenendo un fondo fedele alle origini, ma spostando l’attenzione su un citazionismo dedicato alla fantascienza classica, tra fucili al plasma, extraterrestri e rapimenti alieni. Un bene? Dipenderà da voi e da quanto siete fan della saga. Per qualcuno la scelta potrebbe rappresentare una boccata d’aria fresca, mentre per altri un passo indietro. A che partito appartenete? In qualsiasi caso ci preme sottolineare che, come in origine, il gioco porta con se una colonna sonora a dir poco stellare, con un mix di brani di ogni tipo e di altissima qualità, davvero una tra le migliori track list vista su un open world. Una goduria per le orecchie! Ma tutto il resto?
C’è vita intelligente nell’universo?
Una cosa è certa: il gameplay ha subito un ulteriore passo verso l’azione più pura, in barba a qualsiasi meccanismo un po’ più ragionato. Non dovremo semplicemente gettarci in mezzo all’azione e cercare di devastare tutto il possibile, ma avremo dalla nostra parte una serie enorme di super poteri, d’altro canto anche Neo, dentro la Matrice, poteva plasmare la realtà (ma quale realtà?) in base alle proprie necessità. Super salti, corsa ultra rapida, forza smisurata e via dicendo, opzioni che vanno a rendere praticamente inutile la normale fase di esplorazione della città, rendendo tutto davvero troppo confusionario. Sarebbe anche bello visitare con un viaggio in automobile (cosa sempre fattibile) i luoghi creati dagli sviluppatori , ma perché farlo se correndo possiamo andare molto più rapidi, travolgere ogni ostacolo e saltare sopra i palazzi più alti? Insomma, un appiattimento che già all’uscita del gioco originale ci aveva deluso. A qualcuno potrebbe anche piacere questo sfoggio di poteri sovrannaturali, ma per noi rimane un discreto autogol.
Tecnicamente, poi, Re-Elected non era un gioiello all’epoca della sua prima uscita, non lo è diventato alla remastered su PS4 e Xbox One e non lo sarà nemmeno su Switch, per quanto va detto che il frame rate è abbastanza stabile, anche perché a schermo non è che compaia nulla di miracoloso. Giocando su una TV si rimane comunque abbastanza delusi, mentre sfruttare lo schermo natio della Switch nasconde alcune magagne legate alla risoluzione. Va detto, inoltre, che giocare con i Joy Con è una impresa per pochi, soprattutto a causa del feedback dei grilletti posteriori. La cosa migliore sarebbe quella di dotarsi di Controller Pro, per avere un feeling originale al gameplay. Sta a voi decidere se vale la pena sfidare gli alieni anche su Switch, considerando che se i contenuti sono comunque molti (tutti i dlc e una pioggia di citazioni videoludiche e cinematografiche), la resa rimane deludente e rivedibile. Magari al primo calo di prezzo, se siete fan della devastazione più sfrenata...