Recensione Phoenix Wright: Ace Attorney Trilogy
Phoenix Wright raggiunge la maggiore età
Sono passati la bellezza di 18 anni da quando fu pubblicato il primo capitolo della saga di Phoenix Wright: Ace Attorney, solamente per il mercato giapponese su Game Boy Advance. Dopo aver compiuto la maggiore età, è arrivato il momento per il più grande avvocato di tutti i tempi (Perry Mason perdonaci per aver peccato) di sbarcare su Playstation 4 con una raccolta che contiene i primi 3 capitoli della saga.
Per i pochissimi che non conoscono ancora Phoenix Wright: Ace Attorney Trilogy, nonostante i quasi 20 anni di presenza nel mercato videoludico, facciamo un piccolo sunto. In Phoenix Wright: Ace Attorney Trilogy vestiamo i panni di Phoenix Wright, un giovane avvocato che ha appena iniziato la sua carriera da difensore. Ogni caso, a parte il primo, ha praticamente sempre la stessa struttura: per prima cosa ci viene presentato l'antefatto e poi segue un misto tra fasi di investigazione e quelle processuali.
Nelle fasi investigative dobbiamo muoverci tra le varie locazioni a disposizione del giocatore e cercare prove su quanto realmente è accaduto, in maniera tale da difendere al meglio il nostro assistito davanti al giudice. A volte capiterà di fare avanti e indietro tra le varie locazioni per trovare il singolo oggetto che permette di proseguire nella storia, non permettendo una vera e propria libertà al giocatore che sarà costretto a seguire lo script programmato.
Molto più interessanti sono le sezioni in tribunale, dove ci ritroviamo a dover ascoltare le testimonianze di vari personaggi. Su ogni frase è possibile “pressare” il testimone, per cercare di coglierlo in contraddizione ed una volta riusciti a trovare il “punto debole” della testimonianza possiamo presentare le prove raccolte nella fase investigativa per far crollare l'apparato accusatorio nei confronti del nostro assistito.
Dal punto di vista di scrittura dei casi il lavoro è sempre buono, con i puzzle da risolvere costruiti con logica e mai frustranti, ma a volte bisogna usare una certa sequenza di azioni per poter iniziare ad avere la meglio nei confronti dell'accusa. Anche quando è palese che presentare una determinata prova possa essere d'aiuto per il caso, se non si sono compiute le giuste azioni precedentemente ci viene assegnata una penalità, che va ad intaccare una barra dell'energia posta in alto a destra sullo schermo. Una volta terminata, sarà game over per noi ed il nostro assistito.
Per quanto le storie siano scritte con perizia, il grande difetto di Phoenix Wright: Ace Attorney Trilogy è la linearità dello script dei vari casi, che permette una ed una sola soluzione. Durante l'avventura abbiamo vari momenti in cui dovremo effettuare delle scelte, ma solo una determinata combinazione di queste porta alla vittoria, mentre le altre sfociano prima o poi in una sonora sconfitta. A quel punto non rimane che ricaricare l'ultimo salvataggio utile (consiglio sempre una serie di almeno 3 salvataggi per stare sicuri) ed intraprendere una strada differente da quella precedente.
Per quanto riguarda il comparto grafico non è stato fatto altro che riportare quello delle versioni mobile, con tutti i loro pregi e difetti, ma onestamente non è di certo il punto di forza di Phoenix Wright: Ace Attorney Trilogy, mentre tutt'altro discorso va fatto per il comparto sonoro che accompagna in maniera perfetta ogni momento del gioco. Infatti, quando iniziamo a fare la giusta pressione sui testimoni, la musica diventa man mano più incalzante, creando la giusta atmosfera e pathos.
Dal punto di vista tecnico bisogna dire che, rispetto a versioni precedenti (come quelle per 3ds o cellulare), viene a mancare l'UI basata sul touch screen, sostituita da un puntatore che il giocatore muove con le levette analogiche.
A questo punto ci si chiede se ci fosse l'esigenza di portare una serie che possiamo giocare tranquillamente su un dispostivo mobile (che sia console o cellulare), con tutti i vantaggi del caso come il touchscreen, su una console fissa e l'unica risposta che riusciamo a darci è quella di poterci giocare finalmente su console di casa Sony o Microsoft.
Pur mostrando tutti i suoi 18 anni d'età, Phoenix Wright: Ace Attorney Trilogy è ancora un gioco con una componente narrativa molto accattivante e se non avete mai avuto il piacere di giocarci in passato, potrebbe essere la volta giusta di colmare questa lacuna.