Recensione Red Dead Redemption 2
Il capolavoro di Rockstar sbarca anche su PC
Non è facile scrivere di Red Dead Redemption 2 quando la maggior parte delle parole, spese sulle nostre pagine dal buon Roberto Vicario, hanno già espresso appieno il potenziale narrativo dell’ultimo capolavoro videoludico pubblicato da Rockstar Games.
Gli eventi narrati in questo videogioco ci hanno catapultato nel vivo del selvaggio west, in un momento storico intrigante dove i panorami desertici venivano pian piano sostituiti da città piene di vita, al pari delle bande di criminali costrette a prediligere i luoghi di confine per evitare le autorità e i cacciatori di taglie.
Quella che faremo oggi insieme, però, è una disamina tecnica riguardante la versione PC del prodotto che Rockstar ha reso disponibile durante questo mese. Preparatevi perché il viaggio, al netto delle normali difficoltà tecniche, vale sicuramente la pena.
WESTERN STYLE
A un anno di distanza dall’uscita del titolo per console, Rockstar Games ha lavorato alacremente al fine di supportare il porting del gioco da una piattaforma all’altra, cercando al contempo di soddisfare un panorama eterogeneo come quello del mercato PC.
Al contrario quindi delle console più gettonate, armate di un hardware standardizzato su cui gli sviluppatori possono lavorare più “tranquillamente”, il mercato PC vive di una varietà hardware incredibile, che può variare dall’alto verso il basso seguendo però un andamento sinusoidale, giacché per supportare un gioco ad alti livelli non basta avere soltanto una scheda video buona, o un buon quantitativo di RAM e/o un processore di ultima generazione.
Ecco quindi che dopo aver atteso un download piuttosto lungo, parliamo sempre di 120GB da scaricare tramite il client proprietario di Rockstar, ci siamo potuti gettare nel vivo dell’azione impersonando Arthur Morgan, dando un’occhiata a tutte le impostazioni grafiche consultabili al fine di rendere lo spettacolo avvincente anche sulla nostra configurazione di gioco.
Siamo costretti a dirvi sin da subito che il nostro test non è stato effettuato in 4K, un peccato soprattutto perché avremmo gradito potervi offrire una panoramica completa di quello che il gioco, tra luci e ombre, è in grado di offrire su una configurazione di alto livello. Nel nostro caso siamo stati supportati da un processore Ryzen 5, accompagnato da 16GB di RAM in DDR4 e da una scheda video Radeon RX 480 (vecchiotta, ma il suo lavoro lo ha svolto egregiamente).
Inutile sottolinearvi che il gioco è stato installato su un disco SSD, una pratica ormai naturale che vi consigliamo di eseguire (non immaginate il pregio di collocare i giochi sul disco M2) per tutti i giochi installati sul vostro personal computer.
Stando a quello che abbiamo potuto testare, il titolo sembra essere stato ottimizzato egregiamente per poter lavorare in risoluzione Full HD, dandoci giusto qualche calo di frame rate nelle fasi di concitate degli scontri (maggiormente nella parte online) che però non sono scesi quasi mai sotto il valore di 50 frame per secondo. Parliamo comunque di un settaggio ultra, quindi in grado di regalare ottime soddisfazioni dal punto meramente visivo, tralasciando però la parte della profondità di campo al valore standard impostato dal gioco.
Se siete quindi disposti a rinunciare a qualche dettaglio in lontananza al fine di non sovraccaricare l’esplorazione del mondo di gioco, vi ricordiamo che si tratta di un open world, allora con una configurazione analoga alla nostra non riscontrerete problemi importanti, godendovi il gioco nella sua interezza dall’inizio alla fine.
Il supporto alle librerie Vulkan e DirectX 12 migliora la fruizione del gioco, sebbene ci rendiamo conto che un eccesso di dettaglio, non supportato poi a livello di schermo, finisce per risultare inutile. Per dire, inutile virtualizzare una risoluzione se poi non abbiamo uno schermo coi fiocchi pronto a supportarla!
Al netto di queste considerazioni, bisogna comunque pensare a Red Dead Redemption 2 come un prodotto completo e intrigante, un prodotto che ha saputo trasmettere emozioni positive ai cuori di molti. E non parliamo solo di voto, che può contare il “giusto” in una disamina critica del prodotto, quanto più proprio della natura vera e propria dell’opera, un canovaccio sceneggiato con stile pronto a raccogliere al suo interno il meglio dei film western dell’epoca, senza però rinunciare a qualche chicca legata al presente.
Pensiamo poi ai contenuti: Red Dead Redemption 2 arriva su PC anche con il capitolo online, un modo come un altro per accontentare al 100% i giocatori offrendo l’esperienza completa sin da subito. Può sembrare poco, ma vi garantiamo che non è così!