Recensione Team Sonic Racing
Sonic torna a sfrecciare sui kart!
Esattamente come il suo nemico/amico storico, anche Sonic non è nuovo a tuffi in altri generi che spaziano dal classico platform game. Proprio Sumo Digital, sviluppatore di questo Team Sonic Racing, ha già lavoro in passato ad altri titoli che hanno portato il porcospino blu, e il suo nutrito gruppo di amici, sopra dei potenti kart. La nuova incarnazione di quella che risulta ormai a tutti gli effetti una saga spin-off di Sonic, è arrivata sulle nostre console, e siamo pronti a dirvi cosa ne pensiamo.b
ALL’AVVENTURA!
Una delle peculiarità di Team Sonic Racing è sicuramente quella chiamata “Avventure di Squadra” una vera e propria modalità storia - con tanto di cut scene statiche in cui si narra l’evolversi della vicenda - che vede come protagonisti i soliti eroi del mondo Sonic, più un personaggio enigmatico chiamato Dodon Pa, organizzatore di un torneo corsistico a cui tutti decidono di partecipare.
La narrazione si sviluppa attraverso una serie di sfide che spaziano dalle classiche gare a posizionamento, passando per quelle ad eliminazione e arrivando fino ad una serie di sfide di abilità di vario genere.
Parlavamo di squadre perché, a conti fatti - e come lascia ampiamente intuire il titolo - la caratteristica principale offerta da Sonic è proprio quella del team racing. Ogni squadra è composta da tre elementi e, come visto in altri prodotti (Onrush, per citarne uno), questo porta all’interno della gara dinamiche piacevoli e divertenti.
Di fatto, oltre ad arrivare primi e vincere, dovremo cercare di aiutare i nostri compagni di squadra a posizionarsi prima dei nostri avversari, passandogli i wisp (i power up del gioco) o cercando di ostacolare i membri della squadra avversaria. Inoltre, potremo sempre sfruttare la scia degli amici che ci precedono, o far si che venga sfruttata la nostra, per offrire un effetto fionda che aumenta per un breve lasso temporale la velocità dei mezzi.
Dinamiche divertenti che, viste nell’ottica di una sfida multigiocatore offrono un divertimento genuino e sicuramente votato ad esperienze da party game. Purtroppo, a causa di un’intelligenza artificiale fin troppo permissiva (in particolare a livello normale), giocando in single player l’esperienza risulta invece un po’ troppo facile, con un grado di sfida che è davvero un po’ troppo tarato verso il basso per risultare accattivante.
BOLIDI SU MISURA
D’altronde la difficoltà è legata a doppia mandata ad una serie di altre caratteristiche che ci fanno chiaramente intuire quanto il titolo sia stato, con tutta probabilità, pensato per essere utilizzato da un pubblico giovane.
I kart sono ad esempio legati a tre differenti tipologie di guidabilità: velocità, tecnica e potenza. Gli stessi piloti godono di caratteristiche uniche e peculiari, ma solo sulla carta. Una volta scesi in pista tutto si appiattisce in maniera piuttosto evidente, rendono la guida piacevole ed immediata, ma allo stesso estremamente permissiva. Questo invalida, in parte, l'ottimo lavoro svolto sulla "customizzazione" dei vari mezzi. Attraverso una serie di crediti in-game, avremo infatti la possibilità di aprire della capsule in grado di elargire nuovi pezzi per modificare quasi tutte le parti di cui è composto il bolide.
In teoria, queste modifiche dovrebbero andare a modificare anche la guidabilità del mezzo, ma come dicevamo l'effettivo riscontro in gioco è piuttosto blando. Buona invece la struttura dei tracciati, nonostante anche in questo caso abbiamo notato un level design che non infierisce mai troppo sulle abilità dei giocatori; così come la presenza di ben quindici personaggi provenienti dal mondo di Sonic, seppur avremmo apprezzato la comparsata di qualche altra star del mondo SEGA.
Il vero problema del gioco è tuttavia la mancanza di alternative all'interno delle varie modalità proposte. Oltre alla classica corsa contro il tempo, gara singola e campionato (e ovviamente l'online!) il gioco non offre molte altre opzioni per aumentare la longevità di un prodotto che poteva davvero regalare qualcosa di più corposo sotto questo aspetto.
Infine, segnaliamo un comparto grafico colorato e piacevole, nonostante qualche piccolo calo di frame che, nelle situazioni più concitate, si manifesta senza particolari fastidi. Buono invece quello audio, con una serie di tracce riconoscibili e orecchiabili, ma soprattutto un doppiaggio italiano fedele alle linee guida degli ultimi capitoli.
Versione Testata: PS4
Voto
Redazione