Record Of Lodoss War
di
Redazione Gamesurf
Dopo la discreta riuscita di The Sword Of Berserk arriva su Dreamcast una nuova trasposizione di una serie di fumetti e anime (cartoni animati) giapponesi, già distribuita con discreto successo anche in Italia. Record Of Lodoss War rappresenta la reazione del mondo giapponese all'impatto con la cultura fantasy occidentale. Fantasmi e samurai lasciano dunque spazio ai più nostrani draghi, maghi e cavalieri, opportunamente reinterpretati in chiave orientale
UN MONDO DIVISO A META'
Le vicende del gioco si svolgono sulla tormentata isola di Lodoss, reduce da una violentissima guerra tra il bene e il male, nella quale un valoroso gruppo di combattenti passato alla leggenda come "I Sei Eroi" si contrappose con successo alle forze del male, sconfiggendo le armate del re Farn, servitore della pericolosissima dea della distruzione Kardis. Nello scontro finale fu uno di tali eroi, il cavaliere Beld, a perdere la vita nel duello col malvagio re (che, a sua volta, perse la vita sotto i colpi della spada di Beld, come si può constatare nell'introduzione del gioco), salvando col suo valoroso gesto il mondo dalle ombre del male. Tuttavia i seguaci della dea Kardis non scomparirono dal mondo di Lodoss, e così, molti anni più tardi, i due sacerdoti Wagnard e Karla riescono a riportare in vita la divinità. L'ultimo dei sei eroi rimasto in vita, l'anziano mago Wart, decide così di riportare in vita proprio Beld, nella speranza che il suo intervento possa nuovamente fermare la minaccia di Kardis, e questa volta per sempre. Purtroppo nel rito di risurrezione qualcosa va storto e il possente Beld torna in vita privo della sua memoria. Per questo Wart decide di diventare suo mentore e accompagnarlo nel suo allenamento, nella speranza che il leggendario combattente possa presto tornare ad avere l'incredibile potenza di un tempo
IL GIAPPONE INCONTRA DIABLO
In Record Of Lodoss War il giocatore impersona proprio lo sventurato Beld nel suo faticoso cammino contro le forze del male. Sebbene indolenzito e privo di memoria, Beld rimane effettivamente un avversario temibile e possente: non per niente, ai tempi della Grande Guerra era reputato il guerriero più potente del mondo. Wart decide dunque di sottoporlo a un allenamento iniziale, giusto per fargli prendere nuovamente confidenza con le armi e la magia. E' questa l'occasione che ha il giocatore per fare conoscenza col gioco vero e proprio: armato di una sola spada e praticamente nudo, Beld dovrà inizialmente superare un semplice labirinto in cui una serie di "maestri" gli insegneranno le nozioni basilari di combattimento (e indirettamente insegneranno al giocatore come utilizzare le armi, gli oggetti e più in generale come interagire col mondo circostante). Terminata questa breve ma utilissima parentesi didattica, il gioco lascia spazio alla prima vera missione da compiere: un assalto apparentemente disperato contro una piccola roccaforte di orchi. Già dalle prime battute non si può fare a meno di notare l'estrema somiglianza di Record Of Lodoss War con un uno dei capisaldi dei videogiochi fantasy occidentali: Diablo. Il gioco, infatti, può venire chiaramente definito come un vero e proprio clone del famoso Action-RPG di Blizzard Entertainment, sia per quanto riguarda l'impatto grafico (con le debite differenze dettate dall'uso del 3D), sia per quanto é relativo alla suddivisione in "missioni" dello svolgimento del gioco
UN MONDO DIVISO A META'
Le vicende del gioco si svolgono sulla tormentata isola di Lodoss, reduce da una violentissima guerra tra il bene e il male, nella quale un valoroso gruppo di combattenti passato alla leggenda come "I Sei Eroi" si contrappose con successo alle forze del male, sconfiggendo le armate del re Farn, servitore della pericolosissima dea della distruzione Kardis. Nello scontro finale fu uno di tali eroi, il cavaliere Beld, a perdere la vita nel duello col malvagio re (che, a sua volta, perse la vita sotto i colpi della spada di Beld, come si può constatare nell'introduzione del gioco), salvando col suo valoroso gesto il mondo dalle ombre del male. Tuttavia i seguaci della dea Kardis non scomparirono dal mondo di Lodoss, e così, molti anni più tardi, i due sacerdoti Wagnard e Karla riescono a riportare in vita la divinità. L'ultimo dei sei eroi rimasto in vita, l'anziano mago Wart, decide così di riportare in vita proprio Beld, nella speranza che il suo intervento possa nuovamente fermare la minaccia di Kardis, e questa volta per sempre. Purtroppo nel rito di risurrezione qualcosa va storto e il possente Beld torna in vita privo della sua memoria. Per questo Wart decide di diventare suo mentore e accompagnarlo nel suo allenamento, nella speranza che il leggendario combattente possa presto tornare ad avere l'incredibile potenza di un tempo
IL GIAPPONE INCONTRA DIABLO
In Record Of Lodoss War il giocatore impersona proprio lo sventurato Beld nel suo faticoso cammino contro le forze del male. Sebbene indolenzito e privo di memoria, Beld rimane effettivamente un avversario temibile e possente: non per niente, ai tempi della Grande Guerra era reputato il guerriero più potente del mondo. Wart decide dunque di sottoporlo a un allenamento iniziale, giusto per fargli prendere nuovamente confidenza con le armi e la magia. E' questa l'occasione che ha il giocatore per fare conoscenza col gioco vero e proprio: armato di una sola spada e praticamente nudo, Beld dovrà inizialmente superare un semplice labirinto in cui una serie di "maestri" gli insegneranno le nozioni basilari di combattimento (e indirettamente insegneranno al giocatore come utilizzare le armi, gli oggetti e più in generale come interagire col mondo circostante). Terminata questa breve ma utilissima parentesi didattica, il gioco lascia spazio alla prima vera missione da compiere: un assalto apparentemente disperato contro una piccola roccaforte di orchi. Già dalle prime battute non si può fare a meno di notare l'estrema somiglianza di Record Of Lodoss War con un uno dei capisaldi dei videogiochi fantasy occidentali: Diablo. Il gioco, infatti, può venire chiaramente definito come un vero e proprio clone del famoso Action-RPG di Blizzard Entertainment, sia per quanto riguarda l'impatto grafico (con le debite differenze dettate dall'uso del 3D), sia per quanto é relativo alla suddivisione in "missioni" dello svolgimento del gioco
Record Of Lodoss War
Record Of Lodoss War
Effettivamente, su Dreamcast mancava proprio un Action RPG sullo stile di Diablo, e Record Of Lodoss War colma questa lacuna con classe e competenza. Pur nella sua assoluta mancanza di originalità il gioco è capace di "acchiappare" e divertire parecchio il giocatore dall'inizio alla fine. La vicenda è piuttosto lunga, per cui portarla a termine richiederà parecchie ore di gioco, anche se effettivamente una trama meno lineare avrebbe giovato molto e avrebbe aggiunto un tocco di rigiocabilità (sostanza di cui il gioco è poco provvisto). Credo che il crimine più grande sia stato il non inserire nel gioco una componente online, che avrebbe reso Record Of Lodoss War addirittura più godibile di Phantasy Star Online. Ma anche in questa forma rimane comunque un titolo molto consigliato agli amanti degli Action RPG, e una buona aggiunta alla ludoteca del Dreamcast, risultando il miglior esponente del genere "Diablesco" (TM) su console, almeno funo all'uscita di Dark Alliance su PlayStation 2. Buono.