Record Of Lodoss War

di Redazione Gamesurf
UNA VICENDA ARTICOLATA
A differenza di quanto già avviene in Diablo, Record Of Lodoss War propone uno svolgimento della trama più articolato e vario: per fare un esempio, nel gioco non esiste una vera e propria città piena di negozi o altro, sebbene ben presto lo stesso Beld deciderà che un luogo specifico del gioco dovrà servirgli da campo-base (meglio non svelare dettagli specifici). Attorno a questo luogo verranno poi a nascere vicende secondarie, che andranno a coinvolgere anche personaggi di contorno. Sebbene il legame del gioco con la storia originale del fumetto (o del cartone animato) sia molto poco tangibile, in determinate occasioni alcuni vecchi eroi come il cavaliere Parn o l'elfa Deedlit si uniranno alla lotta di Beld, prendendo il ruolo di personaggi comprimari per un periodo di tempo limitato a un paio di missioni. Anche lo stesso Ward rimarrà sempre al fianco dell'eroe, guidandolo e fornendo spesso consigli preziosi su come agire. L'area in cui si svolgono le vicende del gioco é estremamente ampia, e porterà Beld a combattere in ambienti molto differenziati tra loro, come sotterranei, caverne, cimiteri, città abbandonate e foreste: analogamente i nemici incontrati nel gioco varieranno di pari passo con le ambientazioni, rendendo le missioni sempre varie e ben caratterizzate

LUCI E OMBRE IN LODOSS
Sebbene chiaramente ispirato a Diablo, Record Of Lodoss War su Dreamcast abbandona la grafica bidimensionale dei giochi Blizzard per presentare un motore grafico interamente in 3D. La scelta si rivela decisamente vincente, poiché l'effetto finale é di alto livello, con una definizione molto buona e una fluidità sempre eccellente, eccezion fatta per le situazioni troppo affollate. Critiche possono invece essere mosse ad alcuni modelli tridimensionali, primo fra tutti quello di Beld, che avrebbero richiesto maggior cura (in particolare, Beld nudo é davvero ridicolo), e alle animazioni del personaggio principale, che appaiono eccessivamente legnose, anche se fortunatamente si fa subito l'abitudine a vederle