Red Dead Redemption 2
TAKE ME HOME, COUNTRY ROAD
Tutto questo è ovviamente pienamente accompagnato da un comparto tecnico splendido, unico e vibrante. Un comparto visivo che con i suoi tramonti, la sua foschia mattutina nelle foreste, la pioggia battente degli scorsi estivi e le tormente delle alte montagne offre un’esperienza visiva unica e appagante, arricchita da un 4K e un filtro HDR mai così necessario come in questo gioco.
Qualche bug, a dire il vero lo abbiamo trovato, ma metterci a cercare “l’ago nel pagliaio” all’interno di un gioco che farà scuola per tutti, ci sembra davvero ingeneroso.
Esaltiamo piuttosto i dettagli visivi, mai banali. La sporcizia sul volta e sui vestiti, la pelle o gli animali catturati che si deteriorano con il passare del tempo, le colline, le montagne i fiumi e le impetuose cascate; senza dimenticare i forti contrasti perfettamente rappresentati a livello visivo tra modernità e passato, con strade, i primi tram, e una civiltà che inizia ad assomigliare a quella dei giorni nostri. Sarà come andare in vacanza all’interno di una terra selvaggia e pericolosa, ma del quale non vi stancherete mai.
Ecco perché gli sviluppatori hanno inserito la nuova visuale dinamica, che ci permetterà mentre siamo a cavallo, di avere a disposizione inquadrature più ampie, in grado di farci capire l'enorme vastità all'interno del quale si muovono i nostri personaggi. Per non parlare della prima persona, visuale sempre disponibile, e che permetterà al giocare la possibilità di giocarsi l'intera avventura come un vero e proprio FPS.
Ottimo anche il comparto audio, supportato da attori sempre nella parte che valorizzano la mole di dialoghi scritta dagli sceneggiatori. Voci caratterizzate, coerenti che donano personalità e profondità ad ogni singolo personaggio del gioco. Rimarrete stupiti anche qui, ancora una volta.
Arriviamo così alla fine di questo lungo viaggio. Alla fine di una recensione che vorrebbe raccontarvi ancora di più, entrare nel dettaglio di un viaggio che ci ha regalato emozioni uniche ed indescrivibili, ma che non vogliamo rovinarvi, lasciando a voi il piacere di scoprirle facendovi emozionare come ci siamo emozionati noi.
Red Dead Redemption II non è un semplice videogioco. Rappresenta una pietra miliare, un punto di arrivo e allo stesso tempo un nuovo punto di partenza per un medium che matura sempre più velocemente. D’ora in poi tutti dovranno confrontarsi con degli standard che Rockstar impone con forza all’interno non solo degli open world, ma paradossalmente anche nei giochi più story driven.
Gli sviluppatori sono infatti riusciti nel miracolo di inserire all’interno di un grande contenitore che vive di vita propria (l’open world, per l’appunto) un sotto ecosistema fatto da una narrazione vera, sentita, inclusiva e credibile, in grado di far impallidire persino il grande mondo del cinema. Ecco perché perché non parliamo di un semplice videogioco, ma probabilmente, del più grande manifesto che il medium videoludico ha realizzato fino ad oggi. Siamo davanti alla storia, quella di un settore intero.
Buona cavalcata, signori.