Red Dead Redemption
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Il nostro consiglio é però quello di godervi per quanto possibile un tragitto all'aria aperta, magari sotto il cielo stellato, perché se é vero che all'inizio potrebbe risultare un pò noioso e ripetitivo, altrettanto vero é che alla lunga saprà conquistarvi per le molteplici attività che di tanto in tanto vi si presenteranno di fronte. Non sarà raro, infatti, che proprio nel mezzo del tragitto vi capiti di dover liberare qualcuno dalle insidie di una banda di malviventi, o di aiutare un'anziana signora in difficoltà, oppure ancora di indagare sulle attività di un gruppo di cannibali operanti sulle colline di Hanging Rock. Oppure, dal momento che anche in Red Dead Redemption occorre la vil pecunia per garantirsi una vita più agiata, potrete dedicarvi all'arte venatoria, procacciandovi pelli e carni della selvaggina del luogo che, per inciso, é stata giustamente differenziata dai programmatori in base alla zona in cui vi troverete. In alcune zone, per esempio, potrete correre dietro a daini e cervi, in altre invece sarà meglio fare attenzione alla presenza di grossi felini come i puma, che non esiteranno ad attaccare voi e il vostro cavallo.
Una volta abbattuta la preda, comunque, si darà il via al processo di scuoiamento che permetterà di intascare pelli e carni da rivendere negli empori delle città e guadagnare moneta sonante. L'aspetto più interessante é il tentativo di riprodurre una corretta catena alimentare che vuole che all'uccisione di una qualsiasi preda si richiamino gli animali predatori che accorreranno per banchettare con i cadavere. Se per esempio volete procurarvi piume e carne di avvoltoio, allora non dovrete fare altro che far secco un coniglio, aspettare l'arrivo degli avvoltoi, imbracciare il vostro fucile o pistola e dare inizio alle danze. La selezione delle armi avverrà tramite la pressione del bumper di sinistra, che aprirà il pannello d'accesso alle armi da fuoco o a quelle bianche, così come all'utilissimo lazo (fondamentale per domare i cavalli e catturare vivi i ricercati) o, alla peggio, ricorrere alla "noble art" per mettere al tappato il malcapitato di turno.
Nel momento in cui sarete costretti a tirare fuori le armi da fuoco, RDR vi metterà a disposizione strumenti utilissimi per portare a casa la sparatoria garantendovi al contempo precisione e possibilità di salvaguardare la propria pellaccia. Interessante infatti il sistema di coperture che seppure piuttosto basico nelle sue funzioni consentirà al nostro personaggio di mettersi al riparo tramite la pressione del bumper destro e far fuoco in relativa sicurezza. In momenti particolarmente concitati sarà invece utilissimo sfuttare il "dead eye", ovvero una funzione molto simile al bullet time di Max Payne che rallenterà le azioni dei vostri avversari, favorendo invece la loro eliminazione sistematica. Nel momento in cui non potremo disporre di questa utilissima funzione, potremo comunque ricorrere ad un buon sistema di "shoot" che consente al giocatore di avere un buon controllo sui movimenti del personaggio (che si complica ovviamente quando le sparatorie avverranno a cavallo) e la possibilità di poter mirare specifiche parti del nostro avversario per rallentarlo (utile soprattutto se si ha a che fare con ricercati), oppure farlo secco con un colpo al cuore o alla testa.
Una volta abbattuto il nemico, potrete saccheggiarlo amabilmente dei suoi avere, rimpinguando il vostro bottino personale, magari da reinvestire in armamentario o altri bonus. Le azioni compiute si riflettono sulla vostra fama e onore. Attenzione a questi due fattori, perché a seconda dell'orientamento che farete prendere al vostro personaggio, potrete accedere a determinate agevolazioni o meno. Se per esempio in città sarete conosciuto come personaggio degno di nota (perché per esempio avete salvato qualche cittadino dalle grinfie dei banditi), potrete ottenere forti sconti sui beni da acquistare. Al contrario, se la vostra condotta sarà disdicevole, non solo dovrete pagare a prezzo pieno tutti i beni disponibili, ma la gente, non fidandosi di voi, non vi chiederà aiuto (aiuti che, per inciso, saranno ricompensati a suon di dollaroni...)
Abbattuti i grattacieli di GTA, Rockstar punta tutto su un "Open Space" di proporzioni bibliche. Provate ad arrampicarvi su qualche roccia impervia e guardare il panorama che si apre sotto di voi, arso dal sole e deformato dal calore. Qualsiasi punto rientri nel vostro spazio visivo é effettivamente raggiungibile ed esplorabile. Un risultato estetico, artistico e funzionale a dir poco incredibile, soprattutto se si tiene conto della maggior dettaglio poligonale/artistico con cui sono stati realizzati personaggi e ambienti di gioco. Sebbene non perfetti i personaggi di Red Dead Redemption risultano essere decisamente più credibili rispetto a quanto visto in GTA IV, dove a confronto il tratto utilizzato sembrava essere più caricaturale che non inerente alla realtà. Sul versante sonoro segnaliamo l'ottimo doppiaggio inglese svolto come al solito da attori professionisti, i cui dialoghi sono stati comunque sottotitolati in italiano (un font più grande non avrebbe fatto male a nessuno, capito Rockstar?) Un peccato invece dover sottolineare la mancanza di una colonna sonora di livello, così come Rockstar ci aveva abituato nei precedenti lavori, ma montare l'autoradio sul cavallo era oggettivamente impossibile. Transeat!
Quasi per assurdo Red Dead Redemptio ci ha lasciato perplessi nella feature che ci incuriosiva maggiormente, ovvero il multiplayer. La promessa di MMOG coinvolgente e capace di creare "addicted" alla stessa stregua di titoli multiplayer-oriented é in parte vanificata dall'eccessiva legnosità dei comandi che nella modalità multigiocatore spesso determinano una fine prematura, senza considerare poi che quegli stessi spazi sterminati che hanno fatto la fortuna del gioco in singolo, diventano quasi un ostacolo una volta trasposti in mappe per il multiplayer. Ovviamente niente vieta a Rockstar di rilasciar patch "postume" per correggere il tiro ma era lecito aspettarsi qualcosa in più, fermo restando che comunque ci sono diversi spunti divertenti e trainanti ma che molto difficilmente genereranno orde di appassionati sulla falsariga di Call of Duty e affini.
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Una volta abbattuta la preda, comunque, si darà il via al processo di scuoiamento che permetterà di intascare pelli e carni da rivendere negli empori delle città e guadagnare moneta sonante. L'aspetto più interessante é il tentativo di riprodurre una corretta catena alimentare che vuole che all'uccisione di una qualsiasi preda si richiamino gli animali predatori che accorreranno per banchettare con i cadavere. Se per esempio volete procurarvi piume e carne di avvoltoio, allora non dovrete fare altro che far secco un coniglio, aspettare l'arrivo degli avvoltoi, imbracciare il vostro fucile o pistola e dare inizio alle danze. La selezione delle armi avverrà tramite la pressione del bumper di sinistra, che aprirà il pannello d'accesso alle armi da fuoco o a quelle bianche, così come all'utilissimo lazo (fondamentale per domare i cavalli e catturare vivi i ricercati) o, alla peggio, ricorrere alla "noble art" per mettere al tappato il malcapitato di turno.
Nel momento in cui sarete costretti a tirare fuori le armi da fuoco, RDR vi metterà a disposizione strumenti utilissimi per portare a casa la sparatoria garantendovi al contempo precisione e possibilità di salvaguardare la propria pellaccia. Interessante infatti il sistema di coperture che seppure piuttosto basico nelle sue funzioni consentirà al nostro personaggio di mettersi al riparo tramite la pressione del bumper destro e far fuoco in relativa sicurezza. In momenti particolarmente concitati sarà invece utilissimo sfuttare il "dead eye", ovvero una funzione molto simile al bullet time di Max Payne che rallenterà le azioni dei vostri avversari, favorendo invece la loro eliminazione sistematica. Nel momento in cui non potremo disporre di questa utilissima funzione, potremo comunque ricorrere ad un buon sistema di "shoot" che consente al giocatore di avere un buon controllo sui movimenti del personaggio (che si complica ovviamente quando le sparatorie avverranno a cavallo) e la possibilità di poter mirare specifiche parti del nostro avversario per rallentarlo (utile soprattutto se si ha a che fare con ricercati), oppure farlo secco con un colpo al cuore o alla testa.
Una volta abbattuto il nemico, potrete saccheggiarlo amabilmente dei suoi avere, rimpinguando il vostro bottino personale, magari da reinvestire in armamentario o altri bonus. Le azioni compiute si riflettono sulla vostra fama e onore. Attenzione a questi due fattori, perché a seconda dell'orientamento che farete prendere al vostro personaggio, potrete accedere a determinate agevolazioni o meno. Se per esempio in città sarete conosciuto come personaggio degno di nota (perché per esempio avete salvato qualche cittadino dalle grinfie dei banditi), potrete ottenere forti sconti sui beni da acquistare. Al contrario, se la vostra condotta sarà disdicevole, non solo dovrete pagare a prezzo pieno tutti i beni disponibili, ma la gente, non fidandosi di voi, non vi chiederà aiuto (aiuti che, per inciso, saranno ricompensati a suon di dollaroni...)
Abbattuti i grattacieli di GTA, Rockstar punta tutto su un "Open Space" di proporzioni bibliche. Provate ad arrampicarvi su qualche roccia impervia e guardare il panorama che si apre sotto di voi, arso dal sole e deformato dal calore. Qualsiasi punto rientri nel vostro spazio visivo é effettivamente raggiungibile ed esplorabile. Un risultato estetico, artistico e funzionale a dir poco incredibile, soprattutto se si tiene conto della maggior dettaglio poligonale/artistico con cui sono stati realizzati personaggi e ambienti di gioco. Sebbene non perfetti i personaggi di Red Dead Redemption risultano essere decisamente più credibili rispetto a quanto visto in GTA IV, dove a confronto il tratto utilizzato sembrava essere più caricaturale che non inerente alla realtà. Sul versante sonoro segnaliamo l'ottimo doppiaggio inglese svolto come al solito da attori professionisti, i cui dialoghi sono stati comunque sottotitolati in italiano (un font più grande non avrebbe fatto male a nessuno, capito Rockstar?) Un peccato invece dover sottolineare la mancanza di una colonna sonora di livello, così come Rockstar ci aveva abituato nei precedenti lavori, ma montare l'autoradio sul cavallo era oggettivamente impossibile. Transeat!
Quasi per assurdo Red Dead Redemptio ci ha lasciato perplessi nella feature che ci incuriosiva maggiormente, ovvero il multiplayer. La promessa di MMOG coinvolgente e capace di creare "addicted" alla stessa stregua di titoli multiplayer-oriented é in parte vanificata dall'eccessiva legnosità dei comandi che nella modalità multigiocatore spesso determinano una fine prematura, senza considerare poi che quegli stessi spazi sterminati che hanno fatto la fortuna del gioco in singolo, diventano quasi un ostacolo una volta trasposti in mappe per il multiplayer. Ovviamente niente vieta a Rockstar di rilasciar patch "postume" per correggere il tiro ma era lecito aspettarsi qualcosa in più, fermo restando che comunque ci sono diversi spunti divertenti e trainanti ma che molto difficilmente genereranno orde di appassionati sulla falsariga di Call of Duty e affini.