Red Faction
di
Redazione Gamesurf
Un piccolo appunto negativo va assegnato, comunque, all'assenza della tridimensionalità dei bottoni che azionano gru o ascensori, inoltre, mancano delle brevi animazioni, durante il loro uso, come invece accade durante l'innesto del silenziatore nella pistola, particolare che avrebbe arricchito il gioco.
L'aspetto audio del gioco è ben curato, la campionatura relativa ai suoni delle armi è ottima; degno di nota l'effetto sonoro del silenziatore.
Veritiere, oltre ad essere soddisfacenti, le grida dei nemici quando vengono uccisi; credibili, risultano, anche i rumori dei vari mezzi durante il loro utilizzo.
L'assenza di musiche è realisticamente esatta e quindi ineccepibile, anche se talvolta, in alcuni tratti di gioco, la presenza di un motivetto, anche se di sottofondo, avrebbe alleggerito la tensione.
Anche la gestione del gioco possiede un aspetto innovativo ed unico nel suo genere: esiste un comando che permette di tornare alle schermate delle opzioni della Playstation due senza dover resettare la macchina o togliere il disco.
Un bel dieci va assegnato alla gestione dei menù; completi, di facile utilizzo e graficamente accattivanti.
Gli elogi precedenti trovano una battuta d'arresto quando si tocca il tasto della giocabilità.
Durante il gioco, sia in movimento sia quando si spara, si avverte la mancanza di un mouse e, talvolta, anche di una tastiera.
La difficoltà maggiore risiede nel coordinare le due levette del Dualshock due, queste, infatti, si dividono i compiti relativi al movimento: una controlla gli spostamenti; avanzare, indietreggiare e spostarsi lateralmente, l'altra viene usata per mirare i bersagli.
Un giocatore non abituato a questo tipo d'interazione tra le due dita, rimane spiazzato e fatica nel trovare la giusta coordinazione.
Anche dopo numerose ore di gioco continuerà a non riuscire a sfruttare al meglio le possibilità di movimento del personaggio che, per la cronaca, sono notevoli.
Da questo punto di vista Red Faction è maggiormente gestibile, per un principiante, mediante un mouse che con un pad; il che, vista la piattaforma su cui gira, rappresenta un notevole svantaggio.
L'aspetto audio del gioco è ben curato, la campionatura relativa ai suoni delle armi è ottima; degno di nota l'effetto sonoro del silenziatore.
Veritiere, oltre ad essere soddisfacenti, le grida dei nemici quando vengono uccisi; credibili, risultano, anche i rumori dei vari mezzi durante il loro utilizzo.
L'assenza di musiche è realisticamente esatta e quindi ineccepibile, anche se talvolta, in alcuni tratti di gioco, la presenza di un motivetto, anche se di sottofondo, avrebbe alleggerito la tensione.
Anche la gestione del gioco possiede un aspetto innovativo ed unico nel suo genere: esiste un comando che permette di tornare alle schermate delle opzioni della Playstation due senza dover resettare la macchina o togliere il disco.
Un bel dieci va assegnato alla gestione dei menù; completi, di facile utilizzo e graficamente accattivanti.
Gli elogi precedenti trovano una battuta d'arresto quando si tocca il tasto della giocabilità.
Durante il gioco, sia in movimento sia quando si spara, si avverte la mancanza di un mouse e, talvolta, anche di una tastiera.
La difficoltà maggiore risiede nel coordinare le due levette del Dualshock due, queste, infatti, si dividono i compiti relativi al movimento: una controlla gli spostamenti; avanzare, indietreggiare e spostarsi lateralmente, l'altra viene usata per mirare i bersagli.
Un giocatore non abituato a questo tipo d'interazione tra le due dita, rimane spiazzato e fatica nel trovare la giusta coordinazione.
Anche dopo numerose ore di gioco continuerà a non riuscire a sfruttare al meglio le possibilità di movimento del personaggio che, per la cronaca, sono notevoli.
Da questo punto di vista Red Faction è maggiormente gestibile, per un principiante, mediante un mouse che con un pad; il che, vista la piattaforma su cui gira, rappresenta un notevole svantaggio.
Red Faction
Red Faction
La Play Station 2 si arricchisce di un interessante titolo nella categoria degli sparatutto in soggettiva grazie a Red Faction, creato dalla THQ.
Il gioco offre degli spunti innovativi di cui non si trova traccia nelle opere analoghe: si può, infatti, notare, per primo, una storia che, seppur molto semplice, accompagna il giocatore nelle sue imprese.
Siamo su Marte, l'Ultor corporation promette una vita migliore attirando migliaia di persone a lavorare sul pianeta, ma non tutto è come sembra e quando la verità viene a galla, all'orizzonte si alzano le fiamme dell'insurrezione.
Nella tua campagna per la libertà avrai a disposizione un discreto numero di armi, alcune di queste possono essere dotate di silenziatore, altre possiedono rilevatori di calore, in generale non si rimane scontenti dell'armeria messa a disposizione del giocatore.
Ciò che risulta più innovativo è, sicuramente, l'interattività totale dei fondali: quante volte avreste voluto far saltare in mille pezzi quel muro che impediva la visuale, adesso, in qualsiasi punto, del gioco, con l'arma adatta, sarà possibile creare brecce nei muri o addirittura scavare lunghi cunicoli nelle caverne marziane.
Il sistema dei menù rappresenta un altra interessante novità in questo tipo di giochi, e non solo, infatti, viene data la possibilità di tornare indietro fino alle schermate di gestione della vostra Play Station 2 senza dover togliere il disco o resettare.
Disgraziatamente ed affiancare questi aspetti positivi troviamo alcuni difetti ed assenze non da poco, prima fra tutte il gioco non consente una sfida a due giocatori, in alcuni momenti, non rari, scatta e non ultimo, una mira automatica poco pronta.
In generale Red Faction si presenta come un gioco alternativo a Time Slippers e Unreal tournoment che porta delle interessanti novità di gioco, ottimo per chi deve scaricarsi i nervi.
Il gioco offre degli spunti innovativi di cui non si trova traccia nelle opere analoghe: si può, infatti, notare, per primo, una storia che, seppur molto semplice, accompagna il giocatore nelle sue imprese.
Siamo su Marte, l'Ultor corporation promette una vita migliore attirando migliaia di persone a lavorare sul pianeta, ma non tutto è come sembra e quando la verità viene a galla, all'orizzonte si alzano le fiamme dell'insurrezione.
Nella tua campagna per la libertà avrai a disposizione un discreto numero di armi, alcune di queste possono essere dotate di silenziatore, altre possiedono rilevatori di calore, in generale non si rimane scontenti dell'armeria messa a disposizione del giocatore.
Ciò che risulta più innovativo è, sicuramente, l'interattività totale dei fondali: quante volte avreste voluto far saltare in mille pezzi quel muro che impediva la visuale, adesso, in qualsiasi punto, del gioco, con l'arma adatta, sarà possibile creare brecce nei muri o addirittura scavare lunghi cunicoli nelle caverne marziane.
Il sistema dei menù rappresenta un altra interessante novità in questo tipo di giochi, e non solo, infatti, viene data la possibilità di tornare indietro fino alle schermate di gestione della vostra Play Station 2 senza dover togliere il disco o resettare.
Disgraziatamente ed affiancare questi aspetti positivi troviamo alcuni difetti ed assenze non da poco, prima fra tutte il gioco non consente una sfida a due giocatori, in alcuni momenti, non rari, scatta e non ultimo, una mira automatica poco pronta.
In generale Red Faction si presenta come un gioco alternativo a Time Slippers e Unreal tournoment che porta delle interessanti novità di gioco, ottimo per chi deve scaricarsi i nervi.