Red Faction

Red Faction
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Un altro difetto si riscontra nella mira automatica, che in prossimità del bersaglio dovrebbe indirizzare automaticamente i colpi sullo stesso; questa risulta poco pronta e precisa penalizzando un po' troppo coloro che non possiedono colpo d'occhio e una mira olimpionica.
Tutto ciò viene appena limato dalla possibilità di riconfigurazione totale del Dualshock due rispetto ai parametri base, oltre all'ovvia possibilità di calibratura relativa alla sensibilità e alla velocità di risposta delle sue levette.
Tutti i parametri sono, comunque, modificabili in qualsiasi momento durante il gioco.
Tutto ciò non aiuta la longevità generale del gioco; che tra l'altro parte svantaggiata dalla natura dello stesso e dalla settorialita dei suoi normali utenti.
A sua difesa bisogna comunque affermare che la possibilità d'interazione totale dell'ambiente potrebbe spingere qualcuno a dilettarsi in scavi strategici ed esperimenti, alzando cosi la vita del gioco.
Per concludere la Play Station due si arricchisce, comunque, di un interessante titolo nella categoria degli sparatutto in soggettiva grazie a Red Faction.

Il gioco offre degli spunti innovativi di cui non si trova traccia nelle opere analoghe.
Nella tua campagna per la libertà avrai a disposizione un discreto numero di armi, in generale non si rimane scontenti.
Red Faction

Ciò che risulta più innovativo è sicuramente l'interattività totale dei fondali: che dona un aspetto, talvolta, divertente al gioco
Disgraziatamente ed affiancare questi aspetti positivi troviamo alcuni difetti ed assenze non da poco, come la mancanza di una sfida a due giocatori.
In alcuni momenti, non rari, il gioco scatta vistosamente.
In generale Red Faction si presenta come un gioco alternativo a Time Slippers e Unreal tournoment che porta delle interessanti novità di gioco, ottimo per chi deve scaricarsi i nervi.
Red Faction
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Red Faction

La Play Station 2 si arricchisce di un interessante titolo nella categoria degli sparatutto in soggettiva grazie a Red Faction, creato dalla THQ.
Il gioco offre degli spunti innovativi di cui non si trova traccia nelle opere analoghe: si può, infatti, notare, per primo, una storia che, seppur molto semplice, accompagna il giocatore nelle sue imprese.
Siamo su Marte, l'Ultor corporation promette una vita migliore attirando migliaia di persone a lavorare sul pianeta, ma non tutto è come sembra e quando la verità viene a galla, all'orizzonte si alzano le fiamme dell'insurrezione.
Nella tua campagna per la libertà avrai a disposizione un discreto numero di armi, alcune di queste possono essere dotate di silenziatore, altre possiedono rilevatori di calore, in generale non si rimane scontenti dell'armeria messa a disposizione del giocatore.
Ciò che risulta più innovativo è, sicuramente, l'interattività totale dei fondali: quante volte avreste voluto far saltare in mille pezzi quel muro che impediva la visuale, adesso, in qualsiasi punto, del gioco, con l'arma adatta, sarà possibile creare brecce nei muri o addirittura scavare lunghi cunicoli nelle caverne marziane.
Il sistema dei menù rappresenta un altra interessante novità in questo tipo di giochi, e non solo, infatti, viene data la possibilità di tornare indietro fino alle schermate di gestione della vostra Play Station 2 senza dover togliere il disco o resettare.
Disgraziatamente ed affiancare questi aspetti positivi troviamo alcuni difetti ed assenze non da poco, prima fra tutte il gioco non consente una sfida a due giocatori, in alcuni momenti, non rari, scatta e non ultimo, una mira automatica poco pronta.
In generale Red Faction si presenta come un gioco alternativo a Time Slippers e Unreal tournoment che porta delle interessanti novità di gioco, ottimo per chi deve scaricarsi i nervi.