Red Faction Guerrilla
di
Alessandro Cossu
MEGLIO “RED” CHE “DEAD”.
Inizia proprio con questa dicitura, una delle prime missioni “impegnative” della nuova fatica targata “THQ”, quel Red Faction Guerrilla che é il sequel ideale di due giochi (RF 1 e 2), usciti per personal computer diverse stagioni or sono. La storia di Red Faction comincia, in uno dei tanti futuri alternativi immaginati per noi dalle varie software house. La Terra soffre del male più infame: la sovrappopolazione. Miliardi di persone stipate su un pianeta che, ormai, stava lentamente morendo, corroso dall'interno. Fu allora che alcuni uomini d'affari, i più ricchi dell'epoca, iniziarono a guardare con occhi avidi a quel mondo cosi lontano eppure cosi vicino a noi, quel grande globo rosso custode di chissà quali segreti e tesori. Cosi, i magnati della Ultor si gettarono nell'impresa: assoldarono - più o meno volontariamente - decine di migliaia di minatori, con tante promesse e, come scopriranno in seguito, tante menzogne. Al culmine di una lotta senza quartiere, Mr Parker, nostro alter ego digitale, riuscì a sgominare la Compagnia.
Il secondo capitolo, almeno sul fronte della trama, non si discostò molto dal filone : in buona sostanza, dalla rivolta dei minatori su Marte si passò ad un despota sulla Terra,ma questa parte di trama rimase quasi una scusa rivolta al giocatore, che doveva impegnarsi a frantumare quante più cose possibili prima dell'inevitabile (lieto?) fine. Idue giochi in questione erano coadiuvati da una valida sezione multigiocatore, che ben si sposava con un gameplay in singolo piuttosto solido : oggi, a qualche annetto di distanza, Red Faction ed il suo GeoMod (ovvero, il motore di gioco che permetteva un approccio “fisico” al gioco senza precedenti) tornano sui nostri monitor, in una veste multipiattaforma e con qualche novità...vediamo di scoprire di cosa si tratta.La versione provata per voi da Gamesurf é quella per la scatola X di madre Microsoft : per dovere di cronaca, vi segnaliamo che ne esistono anche altre 2, per PC e GiocoStazione 3.
Ci troviamo, in linea temporale, circa cinquanta anni dopo gli eventi narrati nel primo episodio. Alec Mason (nostro alter ego) e suo fratello vivono e lavorano (come minatori) sul caro vecchio Marte, colonizzato ormai da decenni e fonte inesauribile di materie prime e minerali. Tuttavia, la EDF (ovvero la Earth Defence Force Corporation), società “Militare/Mineraria/PoliticaEchipiùneha” ha sostituito la Ultor alla guida del pianeta rosso e tiene i suoi lavoratori sotto un giogo pesante e al limite dello schiavismo : come dire, il precariato non ha limiti di tempo, ne di spazio.Quando il fratello di Alec viene ucciso durante uno scontro a fuoco con i soldati della EDF, al nostro protagonista non resta che imbracciare il Martello - come da simbolo del gioco stesso, e cercare di colmare la sua sete di vendetta, nell'unico modo possibile: entrare nella Resistenza. Entrare nella Red Faction.
Possiamo affermare senza tema di smentita che, per quanto concerne la trama che si nasconde dietro alla produzione Volition, é davvero tutto qui; d'altronde é altrettanto vero che la profondità di narrazione non é mai stata alla base del prodotto “Red Faction”, in nessuna delle sue tre incarnazioni. Nonostante questo, i due titoli di quasi due lustri or sono, si rivelarono più che godibili; questo terzo capitolo, allo stesso modo, si é rivelato un ottimo prodotto, magari non esente da difetti, ma sicuramente dagli alti standard qualitativi sotto ogni profilo.Abbandonata la visuale tipica degli FPS, ci troviamo oggi a vivere le nostre scampagnate marziane in terza persona, con la telecamera posta alle spalle del protagonista, telecamera che si adatterà costantemente alle nostre azioni, in maniera quasi sempre precisa.
Fin dalle prime battute, RF: G, mostrerà un'anima decisamente votata all'azione, ed il suo marchio di fabbrica, ovvero la possibilità di distruggere (quasi) tutto ciò che é presente sullo schermo, aggredirà le nostre retine pressoché immediatamente. La campagna in singolo, che richiederà un tempo variabile che ruota comunque attorno alle quindici ore abbondanti per essere completata (in relazione, principalmente, al grado di difficoltà scelto e all'esperienza del giocatore), ci vedrà impegnati a liberare tutti e sei i settori in cui il pianeta é diviso dalle forze d'occupazione della EDF. Ogni settore avrà le sue peculiarità, per quanto concerne la forza-lavoro, il numero dei nemici, le strutture e i veicoli disponibili ma, più di ogni altra cosa, ogni settore avrà una sua precisa storia e una sua popolazione.
Il settore “Parker”, ad esempio (da dove inizieremo la nostra campagna) é una sorta di terra franca, dove ognuno lavora per se, pur dovendo pagare pesanti dazi alla EDF. E' probabilmente il luogo più desolato é meno vivibile del pianeta.Il settore “Dust” é invece in mano alla AmRuKuo, divisa nella sezione mineraria e in quella farmaceutica. Tutto il complesso é tenuto sotto controllo dalla EDF.Il settore “Oasis” é il luogo dove vivono gli addetti agli uffici e gli artigiani; le case sono belle e ci sono persino dei giardini. Questo é l'unico luogo dove il giogo della EDF pare meno pesante. Pare.Il settore “BadLands”, come suggerisce il nome, é un luogo devastato, infetto, martoriato. Il grosso delle truppe della EDF staziona qui, in quanto sembri che, al di la delle barriere naturali create dagli eventi atmosferici, pare ci sia qualcosa di tanto misterioso quanto prezioso...
Il settore “Free Fire” é un luogo difficilissimo da raggiungere, in quanto le truppe EDF ivi locate, hanno l'ordine di sparare a vista a chiunque violi il perimetro. Chiunque.Il settore “EOS” é il quartier generale della EDF. Qui vivono gli ufficiali superiori e i maggiori scienziati del pianeta. Qui, nascono tutte le operazioni della EDF.
Inizia proprio con questa dicitura, una delle prime missioni “impegnative” della nuova fatica targata “THQ”, quel Red Faction Guerrilla che é il sequel ideale di due giochi (RF 1 e 2), usciti per personal computer diverse stagioni or sono. La storia di Red Faction comincia, in uno dei tanti futuri alternativi immaginati per noi dalle varie software house. La Terra soffre del male più infame: la sovrappopolazione. Miliardi di persone stipate su un pianeta che, ormai, stava lentamente morendo, corroso dall'interno. Fu allora che alcuni uomini d'affari, i più ricchi dell'epoca, iniziarono a guardare con occhi avidi a quel mondo cosi lontano eppure cosi vicino a noi, quel grande globo rosso custode di chissà quali segreti e tesori. Cosi, i magnati della Ultor si gettarono nell'impresa: assoldarono - più o meno volontariamente - decine di migliaia di minatori, con tante promesse e, come scopriranno in seguito, tante menzogne. Al culmine di una lotta senza quartiere, Mr Parker, nostro alter ego digitale, riuscì a sgominare la Compagnia.
Il secondo capitolo, almeno sul fronte della trama, non si discostò molto dal filone : in buona sostanza, dalla rivolta dei minatori su Marte si passò ad un despota sulla Terra,ma questa parte di trama rimase quasi una scusa rivolta al giocatore, che doveva impegnarsi a frantumare quante più cose possibili prima dell'inevitabile (lieto?) fine. Idue giochi in questione erano coadiuvati da una valida sezione multigiocatore, che ben si sposava con un gameplay in singolo piuttosto solido : oggi, a qualche annetto di distanza, Red Faction ed il suo GeoMod (ovvero, il motore di gioco che permetteva un approccio “fisico” al gioco senza precedenti) tornano sui nostri monitor, in una veste multipiattaforma e con qualche novità...vediamo di scoprire di cosa si tratta.La versione provata per voi da Gamesurf é quella per la scatola X di madre Microsoft : per dovere di cronaca, vi segnaliamo che ne esistono anche altre 2, per PC e GiocoStazione 3.
Ci troviamo, in linea temporale, circa cinquanta anni dopo gli eventi narrati nel primo episodio. Alec Mason (nostro alter ego) e suo fratello vivono e lavorano (come minatori) sul caro vecchio Marte, colonizzato ormai da decenni e fonte inesauribile di materie prime e minerali. Tuttavia, la EDF (ovvero la Earth Defence Force Corporation), società “Militare/Mineraria/PoliticaEchipiùneha” ha sostituito la Ultor alla guida del pianeta rosso e tiene i suoi lavoratori sotto un giogo pesante e al limite dello schiavismo : come dire, il precariato non ha limiti di tempo, ne di spazio.Quando il fratello di Alec viene ucciso durante uno scontro a fuoco con i soldati della EDF, al nostro protagonista non resta che imbracciare il Martello - come da simbolo del gioco stesso, e cercare di colmare la sua sete di vendetta, nell'unico modo possibile: entrare nella Resistenza. Entrare nella Red Faction.
Possiamo affermare senza tema di smentita che, per quanto concerne la trama che si nasconde dietro alla produzione Volition, é davvero tutto qui; d'altronde é altrettanto vero che la profondità di narrazione non é mai stata alla base del prodotto “Red Faction”, in nessuna delle sue tre incarnazioni. Nonostante questo, i due titoli di quasi due lustri or sono, si rivelarono più che godibili; questo terzo capitolo, allo stesso modo, si é rivelato un ottimo prodotto, magari non esente da difetti, ma sicuramente dagli alti standard qualitativi sotto ogni profilo.Abbandonata la visuale tipica degli FPS, ci troviamo oggi a vivere le nostre scampagnate marziane in terza persona, con la telecamera posta alle spalle del protagonista, telecamera che si adatterà costantemente alle nostre azioni, in maniera quasi sempre precisa.
Fin dalle prime battute, RF: G, mostrerà un'anima decisamente votata all'azione, ed il suo marchio di fabbrica, ovvero la possibilità di distruggere (quasi) tutto ciò che é presente sullo schermo, aggredirà le nostre retine pressoché immediatamente. La campagna in singolo, che richiederà un tempo variabile che ruota comunque attorno alle quindici ore abbondanti per essere completata (in relazione, principalmente, al grado di difficoltà scelto e all'esperienza del giocatore), ci vedrà impegnati a liberare tutti e sei i settori in cui il pianeta é diviso dalle forze d'occupazione della EDF. Ogni settore avrà le sue peculiarità, per quanto concerne la forza-lavoro, il numero dei nemici, le strutture e i veicoli disponibili ma, più di ogni altra cosa, ogni settore avrà una sua precisa storia e una sua popolazione.
Il settore “Parker”, ad esempio (da dove inizieremo la nostra campagna) é una sorta di terra franca, dove ognuno lavora per se, pur dovendo pagare pesanti dazi alla EDF. E' probabilmente il luogo più desolato é meno vivibile del pianeta.Il settore “Dust” é invece in mano alla AmRuKuo, divisa nella sezione mineraria e in quella farmaceutica. Tutto il complesso é tenuto sotto controllo dalla EDF.Il settore “Oasis” é il luogo dove vivono gli addetti agli uffici e gli artigiani; le case sono belle e ci sono persino dei giardini. Questo é l'unico luogo dove il giogo della EDF pare meno pesante. Pare.Il settore “BadLands”, come suggerisce il nome, é un luogo devastato, infetto, martoriato. Il grosso delle truppe della EDF staziona qui, in quanto sembri che, al di la delle barriere naturali create dagli eventi atmosferici, pare ci sia qualcosa di tanto misterioso quanto prezioso...
Il settore “Free Fire” é un luogo difficilissimo da raggiungere, in quanto le truppe EDF ivi locate, hanno l'ordine di sparare a vista a chiunque violi il perimetro. Chiunque.Il settore “EOS” é il quartier generale della EDF. Qui vivono gli ufficiali superiori e i maggiori scienziati del pianeta. Qui, nascono tutte le operazioni della EDF.
Red Faction Guerrilla
7.5
Voto
Redazione
Red Faction Guerrilla
Se é lecito pensare cheRed Faction Guerrillanon diverrà il gioco action dell'anno, é altrettanto lecito credere che il suo compito - cioé quello di divertire, e di offrire qualcosa di diverso dal solitosparatutto - lo svolge in maniera egregia. Non proprio immediatoma adatto anche ai neofiti,RF:G pare una scelta obbligata per chi vive di pane eaction in terza persona e anche a quei giocatori che amano la fantascienza e le atmosfere"marziane" che il titoloTHQ può offrire. Consigliato.