Red Faction Guerrilla
di
Accanto alla trama principale, troveremo - e saranno anche piuttosto frequenti, una serie di sottoquest (non indispensabili per chiudere il gioco, ma utili ai fini del gameplay!) che andranno dalla demolizione di un edificio, alla scorta di un convoglio, passando per l'eliminazione di un gruppo o di una persona specifica ed altre amenità.Per muoverci all'interno dell'invero piuttosto vasta area di gioco avremo a disposizione un discreto numero di veicoli. Dalle Jeep ai furgonati, passando per mezzi blindati e autoarticolati. Il sistema di guida non é il massimo della praticità - i nostri mezzi infatti sembrano più che altro viaggiare su un cuscino d'aria, ma in fondo ci troviamo di fronte ad un gioco d'azione, non certo di guida. Non manca anche una sorta di esoscheletro (qualcosa di simile a quanto visto in RF2) che si affianca al nutrito parco mezzi. In ogni caso, lanciare i veicoli a folle velocità contro un muro per uccidere gli avversari che si trovano al di la di una parete o far crollare un intero stabile grazie ad un frontale con un enorme camion é un'esperienza davvero divertente; si perché, in tutto questo, non dobbiamo dimenticare la presenza del GeoMod, nella sua seconda incarnazione.
Si tratta, in buona sostanza, di un motore fisico (e grafico) che ci permetterà di sconquassare con ogni mezzo possibile quasi tutti gli oggetti presenti nello scenario. Prendere a martellate un muro e vederlo sgretolarsi sotto i nostri colpi impietosi, così come minare un ponte e farlo saltare a distanza - possibilmente, proprio mentre é pieno di soldati nemici, é un qualcosa che solo nella saga di Red Faction ci é stato concesso (in questo, neanche Fracture é stato così prodigo di esplosioni!). Quello che invece non ci sarà concesso fare é modificare il terreno per creare buchi e muri di terra dove acquattarci o tendere imboscate ma, come ha detto qualcuno in più d'una occasione, non sempre si può avere tutto!
Per ogni oggetto abbattuto, o quasi, troveremo in terra dei materiali da raccogliere, una sorta di “moneta di scambio” marziana che ci permetterà - in presenza di quello che é l'equivalente di un Mercante nei giochi di ruolo, di acquistare potenziamenti,armi e armature. Oltre al già citato martello, avremo a disposizione fucili d'assalto, pistole, mitragliette, lanciarazzi, seghe laser, mine di vario genere e natura, che ci permetteranno di sopravvivere al sempre piuttosto corposo numero di nemici che ci troveremo ad affrontare.
Naturalmente, in RF:G si muore, ma in senso leggermente diverso dal solito : qualora usciremo sconfitti da uno scontro, “rinasceremo” nella più vicina “zona sicura” al luogo della nostra dipartita, con qualcosa in meno nell'inventario e col morale della cittadinanza un po' più basso. Si, perché per quanto marginale, anche il “Morale” ha il suo valore in una Guerriglia. Se la gente che ci sta intorno ha il morale alto, allora ci aiuterà quando saremo in difficoltà, sarà più disponibile nei nostri confronti e collaborerà alla creazione di diversivi.
Nonostante questo calderone di idee ottimamente realizzato, qualcosa di non proprio brillante c'e'. Le routine di IA dei nostri avversari sono tutto fuorché eclatanti e, a voler ben vedere, in effetti l'ultima ma non ultima fatica della THQ non offre, realmente, nulla che non si sia già visto. Nonostante questo, sotto il profilo strettamente visivo, ci troviamo di fronte ad un prodotto di sicuro impatto grafico, con splendide esplosioni particellari e qualche panorama davvero suggestivo; certo, alla lunga, le locations - così come l'azione, tendono a ripetersi, ma la (già citata) quindicina di ore di gioco necessarie alla chiusura della campagna in singolo fanno si che si possa chiudere con soddisfazione l'avventura senza che la noia faccia in tempo ad arrivare. Certo, le sessioni “a tempo”, sono un po' tediose e a volte frustranti, ma complessivamente, RF:G ci ha convinto non poco. Il discorso vale anche per il sonoro, magari non tanto variegato ma molto gradevole, con un doppiaggio tutto sommato discreto e musiche piacevoli e mai invasive.
Pur mancando (e ce ne rammarichiamo) una opzione cooperativa alla quale Red Faction Guerrilla si sarebbe prestato molto bene, i programmatori non hanno di certo dimenticato il comparto multigiocatore : le modalità di gioco “online” comprendono i classici Deathmatch, Team Deathmatch e Capture The Flag, Obiettivi di squadra, Assedio e Pentolone. Per ulteriori dettagli, vi rimandiamo al box.
213
Si tratta, in buona sostanza, di un motore fisico (e grafico) che ci permetterà di sconquassare con ogni mezzo possibile quasi tutti gli oggetti presenti nello scenario. Prendere a martellate un muro e vederlo sgretolarsi sotto i nostri colpi impietosi, così come minare un ponte e farlo saltare a distanza - possibilmente, proprio mentre é pieno di soldati nemici, é un qualcosa che solo nella saga di Red Faction ci é stato concesso (in questo, neanche Fracture é stato così prodigo di esplosioni!). Quello che invece non ci sarà concesso fare é modificare il terreno per creare buchi e muri di terra dove acquattarci o tendere imboscate ma, come ha detto qualcuno in più d'una occasione, non sempre si può avere tutto!
Per ogni oggetto abbattuto, o quasi, troveremo in terra dei materiali da raccogliere, una sorta di “moneta di scambio” marziana che ci permetterà - in presenza di quello che é l'equivalente di un Mercante nei giochi di ruolo, di acquistare potenziamenti,armi e armature. Oltre al già citato martello, avremo a disposizione fucili d'assalto, pistole, mitragliette, lanciarazzi, seghe laser, mine di vario genere e natura, che ci permetteranno di sopravvivere al sempre piuttosto corposo numero di nemici che ci troveremo ad affrontare.
Naturalmente, in RF:G si muore, ma in senso leggermente diverso dal solito : qualora usciremo sconfitti da uno scontro, “rinasceremo” nella più vicina “zona sicura” al luogo della nostra dipartita, con qualcosa in meno nell'inventario e col morale della cittadinanza un po' più basso. Si, perché per quanto marginale, anche il “Morale” ha il suo valore in una Guerriglia. Se la gente che ci sta intorno ha il morale alto, allora ci aiuterà quando saremo in difficoltà, sarà più disponibile nei nostri confronti e collaborerà alla creazione di diversivi.
Nonostante questo calderone di idee ottimamente realizzato, qualcosa di non proprio brillante c'e'. Le routine di IA dei nostri avversari sono tutto fuorché eclatanti e, a voler ben vedere, in effetti l'ultima ma non ultima fatica della THQ non offre, realmente, nulla che non si sia già visto. Nonostante questo, sotto il profilo strettamente visivo, ci troviamo di fronte ad un prodotto di sicuro impatto grafico, con splendide esplosioni particellari e qualche panorama davvero suggestivo; certo, alla lunga, le locations - così come l'azione, tendono a ripetersi, ma la (già citata) quindicina di ore di gioco necessarie alla chiusura della campagna in singolo fanno si che si possa chiudere con soddisfazione l'avventura senza che la noia faccia in tempo ad arrivare. Certo, le sessioni “a tempo”, sono un po' tediose e a volte frustranti, ma complessivamente, RF:G ci ha convinto non poco. Il discorso vale anche per il sonoro, magari non tanto variegato ma molto gradevole, con un doppiaggio tutto sommato discreto e musiche piacevoli e mai invasive.
Pur mancando (e ce ne rammarichiamo) una opzione cooperativa alla quale Red Faction Guerrilla si sarebbe prestato molto bene, i programmatori non hanno di certo dimenticato il comparto multigiocatore : le modalità di gioco “online” comprendono i classici Deathmatch, Team Deathmatch e Capture The Flag, Obiettivi di squadra, Assedio e Pentolone. Per ulteriori dettagli, vi rimandiamo al box.