Regina del Nilo - Cleopatra

di Redazione Gamesurf
CONCLUSIONI
Un altro aspetto un po' deludente di "Cleopatra" é forse la grafica, uguale a quella di Faraon, già all'epoca non aggiornatissima: un 2D isometrico senza tutti i "must" dei giochi moderni (come gli effetti di luce, skinning dei personaggi, etc.); l'audio, invece, é molto soddisfacente, sia negli effetti sonori, sia nella recitazione (tutta in italiano)
Ma il punto di forza di "Cleopatra" non é la spettacolarità, quanto il fascino immersivo, la capacità di introdurre il giocatore in un mondo passato; negli ultimi anni, numerosi libri e film sull'antico Egitto hanno ingolfato il mercato, presto dimenticati, come tutte le mode; ma gli sviluppatori non intendono inventare trame di fantascienza-horror, con mummie che tornano dalla morte, alieni che conquistano la terra oppure storie romantiche ai tempi dei Faraoni; più prosaicamente, Faraon e la sua espansione vogliono sollecitare l'immersione del giocatore in un mondo ormai tramontato, con i problemi della vita quotidiana (carestie, pestilenze...); sarà inevitabile comprendere che le difficoltà di quell'epoca erano costanti e le tragedie non appartenevano soltanto alle grandi guerre. Nonostante tutto, é possibile anche provare una curiosa "nostalgia", giocando a Faraon, forse affascinati da un tempo di cui mai siamo stati spettatori, brutale ma profondamente diverso dal nostro, affollato di macchine e rumori. Con un po' d'immedesimazione, forse potremo arrivare a dispiacerci vedendo un abitante, tutto felice di recarsi in piazza per la festa religiosa, ucciso da uno scorpione durante il tragitto...