Rekoil
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E' oggettivamente difficile trovare qualcosa di fresco ed innovativo sullo scaffale videoludico dedicato agli FPS. Innanzitutto perché il mercato del settore é fin troppo prolifico e soprattutto perché, purtroppo per noi giocatori, non sembrano mai effettivamente chiare le novità fra un titolo di ieri ed uno di oggi.
L'intento dei ragazzi di Plastic Piranha inizialmente risulta incerto, ma dopo aver navigato qualche ora in compagnia di ragazzotti dal grilletto facile provenienti dalle più svariate nazioni, abbiamo compreso che Rekoil punta più sulla customizzazione, piuttosto che portare effettive novità e modifiche ad un sistema testato infinite volte. La formula, se così vogliamo chiamarla, resta la stessa: modalità di gioco viste e riviste, configurazioni mouse e tastiera ormai nell'ordine universale, modelli grafici un po' indietro con i tempi e server pullulanti di giocatori a caccia di punteggi per arrivare in vetta alle classifiche.
Scordatevi quindi una trama ricca di suspence, visto che il titolo in questione non offre alcun tipo di avventura in singolo, ma preparatevi a mettervi in campo senza dare alcuno spazio al resto. Probabilmente é proprio questo il tallone d'Achille di Rekoil, la sua mancanza di originalità impedisce al titolo di tenervi incollati allo schermo per più di un oretta, tediandovi al seguito di espedienti già provati innumerevoli volte. Per quanto individualmente possa piacerci uccidere, lo stile di gioco e la mancanza di un reale obiettivo da raggiungere permettono allo sparatutto di offrire solamente un intrattenimento fine a se stesso, senza purtroppo osare verso qualcosa di più.
Lo stile rispecchia in pieno tutte le regole vigenti degli FPS, le combinazioni dei tasti sono essenziali e l'unica accortezza che dovrete avere sarà quella di impostare la sensibilità del mouse. La grafica molto “vintage” esprime un forte ritorno alle origini, data una presenza non indifferente di texture grossolane e mappe di media grandezza con una serie di imperfezioni notevoli, coadiuvate per giunta dalla mancanza di una vera e propria colonna sonora ideale ad aggiungere pathos alle nostre sessioni di gioco. possibile scegliere il vostro alter ego tra un variegato roster di sagome, abbinandolo successivamente ad un'arma da utilizzare durante la partita (ce sono ben 40 disponibili divise per le classi dedicate) imbarcandovi, poi, nel rivisto nuvolo di giocatori schierati per le solite due squadre dai nomi più improbabili. La possibilità di provare più modalità di gioco, tralasciando il solito Deathmatch che ormai non ci soddisfa più di tanto, ci ha permesso di riscoprire qualche sessione divertente a squadre, soprattutto sul Ruba la Valigetta e sulla Rekondito.
La prima é il perfetto riporto del ruba-bandiera, divertente se fatto con una squadra di membri affiatati, mentre la seconda (molto più particolare se vogliamo) consiste nel dare la caccia ad un individuo munito del potere dell'invisibilità, ma impossibilitato ad usare armi da fuoco. Ecco, forse questa é stata l'unica modalità che ci ha preso un po' più di tempo per divertirci al seguito di incauti giocatori, pronti a farci la pelle per rovesciare la medaglia, ed i relativi bonus, a loro favore.
Dopo aver abusato di Steam per una buona dose di ore (e di frag), ci si rende però conto che il titolo non dà il giusto appagamento, anzi, ci é sembrato di chiudere il tutto senza aver effettivamente risolto nulla, contrastando maggiormente il senso di noia dietro l'angolo. Preparatevi ad un sistema eccessivamente frustrante. Il gioco é molto veloce, ed anche dopo aver effettuato i dovuti settaggi per prendere la mira in maniera decente, ci siamo subito resi conto di essere gli ultimi arrivati in un mondo di fucilieri professionisti. Ok, non siamo i giocatori migliori del mondo, ma ricrearci sulla mappa per venire fraggati da dietro un muro, da una bomba lanciata ad hoc per l'occasione, da un cecchino che uccide quattro persone in quattro secondi, dal camper posizionato dietro l'unica uscita del tunnel bhé, ci ha fatto decisamente riflettere. La sensazione provata é la stessa di molti anni fa appresso a titoli incompleti, tutto questo insieme di emozioni ci ha fatto un po' ritrarre nei confronti del titolo, facendoci ammiccare di più verso testate come Shootmania Storm, o più massivamente verso CoD o Battlefield.
Il team Piranha mette comunque a disposizione un editor per fabbricare le proprie mappe, ma per padroneggiarne le regole ci siamo dovuti rivolgere ad una guida approfondita online, disponibile su questo sito web (guida solamente in inglese).
L'intento dei ragazzi di Plastic Piranha inizialmente risulta incerto, ma dopo aver navigato qualche ora in compagnia di ragazzotti dal grilletto facile provenienti dalle più svariate nazioni, abbiamo compreso che Rekoil punta più sulla customizzazione, piuttosto che portare effettive novità e modifiche ad un sistema testato infinite volte. La formula, se così vogliamo chiamarla, resta la stessa: modalità di gioco viste e riviste, configurazioni mouse e tastiera ormai nell'ordine universale, modelli grafici un po' indietro con i tempi e server pullulanti di giocatori a caccia di punteggi per arrivare in vetta alle classifiche.
Scordatevi quindi una trama ricca di suspence, visto che il titolo in questione non offre alcun tipo di avventura in singolo, ma preparatevi a mettervi in campo senza dare alcuno spazio al resto. Probabilmente é proprio questo il tallone d'Achille di Rekoil, la sua mancanza di originalità impedisce al titolo di tenervi incollati allo schermo per più di un oretta, tediandovi al seguito di espedienti già provati innumerevoli volte. Per quanto individualmente possa piacerci uccidere, lo stile di gioco e la mancanza di un reale obiettivo da raggiungere permettono allo sparatutto di offrire solamente un intrattenimento fine a se stesso, senza purtroppo osare verso qualcosa di più.
Lo stile rispecchia in pieno tutte le regole vigenti degli FPS, le combinazioni dei tasti sono essenziali e l'unica accortezza che dovrete avere sarà quella di impostare la sensibilità del mouse. La grafica molto “vintage” esprime un forte ritorno alle origini, data una presenza non indifferente di texture grossolane e mappe di media grandezza con una serie di imperfezioni notevoli, coadiuvate per giunta dalla mancanza di una vera e propria colonna sonora ideale ad aggiungere pathos alle nostre sessioni di gioco. possibile scegliere il vostro alter ego tra un variegato roster di sagome, abbinandolo successivamente ad un'arma da utilizzare durante la partita (ce sono ben 40 disponibili divise per le classi dedicate) imbarcandovi, poi, nel rivisto nuvolo di giocatori schierati per le solite due squadre dai nomi più improbabili. La possibilità di provare più modalità di gioco, tralasciando il solito Deathmatch che ormai non ci soddisfa più di tanto, ci ha permesso di riscoprire qualche sessione divertente a squadre, soprattutto sul Ruba la Valigetta e sulla Rekondito.
La prima é il perfetto riporto del ruba-bandiera, divertente se fatto con una squadra di membri affiatati, mentre la seconda (molto più particolare se vogliamo) consiste nel dare la caccia ad un individuo munito del potere dell'invisibilità, ma impossibilitato ad usare armi da fuoco. Ecco, forse questa é stata l'unica modalità che ci ha preso un po' più di tempo per divertirci al seguito di incauti giocatori, pronti a farci la pelle per rovesciare la medaglia, ed i relativi bonus, a loro favore.
Dopo aver abusato di Steam per una buona dose di ore (e di frag), ci si rende però conto che il titolo non dà il giusto appagamento, anzi, ci é sembrato di chiudere il tutto senza aver effettivamente risolto nulla, contrastando maggiormente il senso di noia dietro l'angolo. Preparatevi ad un sistema eccessivamente frustrante. Il gioco é molto veloce, ed anche dopo aver effettuato i dovuti settaggi per prendere la mira in maniera decente, ci siamo subito resi conto di essere gli ultimi arrivati in un mondo di fucilieri professionisti. Ok, non siamo i giocatori migliori del mondo, ma ricrearci sulla mappa per venire fraggati da dietro un muro, da una bomba lanciata ad hoc per l'occasione, da un cecchino che uccide quattro persone in quattro secondi, dal camper posizionato dietro l'unica uscita del tunnel bhé, ci ha fatto decisamente riflettere. La sensazione provata é la stessa di molti anni fa appresso a titoli incompleti, tutto questo insieme di emozioni ci ha fatto un po' ritrarre nei confronti del titolo, facendoci ammiccare di più verso testate come Shootmania Storm, o più massivamente verso CoD o Battlefield.
Il team Piranha mette comunque a disposizione un editor per fabbricare le proprie mappe, ma per padroneggiarne le regole ci siamo dovuti rivolgere ad una guida approfondita online, disponibile su questo sito web (guida solamente in inglese).