Renegade Racers

di Redazione Gamesurf
Importanti protagonisti di queste sfide sono i power up, non tantissimi per la verità. Innanzitutto lo Shield, ovvero una barriera energetica che é vi proteggerà da eventuali attacchi del nemico e potenziabile su due livelli. Non mancano le classiche mine, che andranno a posizionarsi sul terreno per poi esplodere al passaggio del malcapitato che subirà dei danni in proporzione al livello di potenziamento delle mine, variabile da uno a tre. Stesso risultato verrà conseguito con i missili, potenziabili su due livelli, lanciati da un giocatore per scaraventare fuori traiettoria un nemico che lo preceda. Finisce la carrellata dei power up cumulabili il turbo, utile a dare una considerevole spinta alla vostra velocità di crocera. Rimangono il Medi Pack, per ripristinare l'energia venuta meno per un attacco avversario, e un punto interrogativo che avrà come risultato il blocco, per alcuni secondi, di un concorrente a caso, voi compresi!
Il sistema di controllo é la classica combinazione acceleratore-freno-piega, più i due tasti per l'utilizzo dei power up, e risulta immediato e per nulla ostico. I comandi rispondono perfettamente, e per il massimo divertimento non si può prescindere dall'utilizzo di un buon joypad

Con tutte queste premesse non ci si può che aspettare un gran gioco, ma i primi problemi iniziano a farsi notare nel comparto grafico, un vero campionario di contraddizioni. Le ambientazioni sono tutte ben curate, e le chicche non si fanno aspettare troppo: gli alieni che catturano le mucche terrestri, un mammuth enorme che ciosserva con occhi sgranati, un enorme castoro di legno che tenta di afferrarci sono tutti particolari degni delle migliori produzioni. Il dettaglio non delude in qualsiasi occasione, soprattutto nella rappresentazione degli hovercraft: ognuno ha caratteristiche distintive che fanno continuamente sorridere, in perfetta armonia con il rispettivo personaggio. Le noie purtroppo si fanno sentire quando sullo schermo ci sono troppi personaggi in movimento, situazione nella quale i rallentamenti diventano dapprima fastidiosi e poi insostenibili