République
Uscito sul mercato mobile alcuni anni fa, République é stato un titolo che ha riscosso un discreto e meritato successo dalla sua campagna su Kickstarter, tanto da riuscire finalmente ad effettuare un passaggio migliorativo dagli smartphone alle console di nuova generazione. Il risultato, provato per questo nostro articolo su console PlayStation 4, ci ha piacevolmente divertito ma ci ha lasciato comunque con qualche piccola riserva.
Liberamente ispirato dal romanzo 1984, il titolo sviluppato da Camouflaj ci conduce all'interno di un mondo futuristico distopico, nel quale interpretiamo un misterioso hacker che tenta di aiutare una ragazza di nome Hope prima che riceva il suo programma di rieducazione. L'unico modo dunque per intervenire nel mondo di gioco é quello di seguire la ragazza nei suoi spostamenti, utilizzando abilmente le telecamere installate in tutta la struttura di contenimento e sbloccando via via le porte disposte sul percorso grazie ad un programma chiamato OMNIView.
Se prima tutto questo era possibile semplicemente utilizzando dei comandi touch, adesso invece la disposizione dei medesimi acquista più senso, collocandosi con ingegno sul controller della console. Con l'analogico sinistro potremo infatti muovere Hope nei suoi spostamenti, mentre con l'analogico destro potremo invece girare le telecamere per seguire appunto il percorso che lei dovrà fare, magari anticipando addirittura qualche mossa. Quando passiamo infatti alla visuale dell'OMNIView, grazie alla pressione del grilletto R1, il tempo si ferma lasciandoci la possibilità di analizzare gli elementi dello scenario, che vengono suddivisi in elementi di lore (utili a farci scoprire nuovi scorci sull'ambientazione) ed elementi interattivi, come scatole o porte, che conterranno delle armi come taser o spray al peperoncino per permettere al nostro alter ego di difendersi dalle guardie.
Gli indizi raccolti in questo modo, oltre a sbloccare interessanti elementi sulla trama, hanno anche un valore economico tanto da poter essere rivenduti all'interno di una specie di mercato nero digitale, che potremo trovare nelle zone di detenzione. Effettuata la vendita, sarà possibile acquistare dei potenziamenti utili a diversificare il gameplay, come ad esempio attivare la vista a raggi x presso le telecamere, oppure poter interagire con alcune stazioni presenti nei corridori per distrarre le guardie e fargli cambiare il percorso di ronda. Attenzione ad utilizzare ogni elemento con parsimonia, perché le abilità saranno limitate e funzionali ad un livello di batteria visibile sull'interfaccia di gioco.
Vi starete chiedendo, dunque, come il gioco si comporta qualora facessimo qualche errore? Sorprendentemente poco punitivo, République tende non a punire il giocatore, ma più che altro cerca di fare in modo che quest'ultimo approcci in maniera intelligente durante l'esplorazione delle aree. Se verrete colti in flagrante, senza peraltro essere in possesso di alcun oggetto di difesa, verrete in seguito condotti dentro una cella di detenzione, da cui potrete uscire dopo pochi secondi senza fare alcuna fatica.
Il terminale OMNIView diventa quindi indispensabile per proseguire nell'avventura e, durante il corso dei cinque episodi disponibili in questo pacchetto rimasterizzato, verrà più volte upgradato per permettere ad Hope di sbloccare aree di livello più alto, oppure cassette di sicurezza chiuse con un codice più complicato. possibile inoltre recuperare tutta una serie di goodies extra, necessari a sbloccare achievement dedicati, che incentivano in qualche modo il fattore rigiocabilità qualora non siate stati attenti nella vostra prima run.
Le riserve? Presto detto. Il gameplay, anche se funzionale, diventa in corsa sempre più ripetitivo e manca di un certo fattore di sfida. Alcuni puzzle ambientali ci sono, ma niente di trascendentale che possa spaventare un giocatore navigato o meno. Resta comunque lodevole la trama su cui viene costruito il gioco, se non altro perché regala alcuni spunti interessanti di riflessione, coadiuvato da un ottimo comparto grafico che risulta ben delineato e ricco di dettagli a schermo (tolta qualche indecisione nei passaggi tra una telecamera e l'altra, che a volte sembrano fin troppo rallentati).
Corri Hope, Corri!
Liberamente ispirato dal romanzo 1984, il titolo sviluppato da Camouflaj ci conduce all'interno di un mondo futuristico distopico, nel quale interpretiamo un misterioso hacker che tenta di aiutare una ragazza di nome Hope prima che riceva il suo programma di rieducazione. L'unico modo dunque per intervenire nel mondo di gioco é quello di seguire la ragazza nei suoi spostamenti, utilizzando abilmente le telecamere installate in tutta la struttura di contenimento e sbloccando via via le porte disposte sul percorso grazie ad un programma chiamato OMNIView.
Se prima tutto questo era possibile semplicemente utilizzando dei comandi touch, adesso invece la disposizione dei medesimi acquista più senso, collocandosi con ingegno sul controller della console. Con l'analogico sinistro potremo infatti muovere Hope nei suoi spostamenti, mentre con l'analogico destro potremo invece girare le telecamere per seguire appunto il percorso che lei dovrà fare, magari anticipando addirittura qualche mossa. Quando passiamo infatti alla visuale dell'OMNIView, grazie alla pressione del grilletto R1, il tempo si ferma lasciandoci la possibilità di analizzare gli elementi dello scenario, che vengono suddivisi in elementi di lore (utili a farci scoprire nuovi scorci sull'ambientazione) ed elementi interattivi, come scatole o porte, che conterranno delle armi come taser o spray al peperoncino per permettere al nostro alter ego di difendersi dalle guardie.
Gli indizi raccolti in questo modo, oltre a sbloccare interessanti elementi sulla trama, hanno anche un valore economico tanto da poter essere rivenduti all'interno di una specie di mercato nero digitale, che potremo trovare nelle zone di detenzione. Effettuata la vendita, sarà possibile acquistare dei potenziamenti utili a diversificare il gameplay, come ad esempio attivare la vista a raggi x presso le telecamere, oppure poter interagire con alcune stazioni presenti nei corridori per distrarre le guardie e fargli cambiare il percorso di ronda. Attenzione ad utilizzare ogni elemento con parsimonia, perché le abilità saranno limitate e funzionali ad un livello di batteria visibile sull'interfaccia di gioco.
Perché dare di più?
Vi starete chiedendo, dunque, come il gioco si comporta qualora facessimo qualche errore? Sorprendentemente poco punitivo, République tende non a punire il giocatore, ma più che altro cerca di fare in modo che quest'ultimo approcci in maniera intelligente durante l'esplorazione delle aree. Se verrete colti in flagrante, senza peraltro essere in possesso di alcun oggetto di difesa, verrete in seguito condotti dentro una cella di detenzione, da cui potrete uscire dopo pochi secondi senza fare alcuna fatica.
Il terminale OMNIView diventa quindi indispensabile per proseguire nell'avventura e, durante il corso dei cinque episodi disponibili in questo pacchetto rimasterizzato, verrà più volte upgradato per permettere ad Hope di sbloccare aree di livello più alto, oppure cassette di sicurezza chiuse con un codice più complicato. possibile inoltre recuperare tutta una serie di goodies extra, necessari a sbloccare achievement dedicati, che incentivano in qualche modo il fattore rigiocabilità qualora non siate stati attenti nella vostra prima run.
Le riserve? Presto detto. Il gameplay, anche se funzionale, diventa in corsa sempre più ripetitivo e manca di un certo fattore di sfida. Alcuni puzzle ambientali ci sono, ma niente di trascendentale che possa spaventare un giocatore navigato o meno. Resta comunque lodevole la trama su cui viene costruito il gioco, se non altro perché regala alcuni spunti interessanti di riflessione, coadiuvato da un ottimo comparto grafico che risulta ben delineato e ricco di dettagli a schermo (tolta qualche indecisione nei passaggi tra una telecamera e l'altra, che a volte sembrano fin troppo rallentati).
République
7.5
Voto
Redazione
République
Il prodotto di Camouflaj ci ha piacevolmente coinvolto all'interno di una storia ben scritta, coadiuvata da un sistema di gioco semplice e funzionale. Peccato per la mancanza di localizzazione, che avrebbe aiutato almeno con i sottotitoli la narrazione.