Rescue Shot

Rescue Shot
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Tra un Soul Calibur e un Tekken Tag Tournament e appena prima del prossimo (ignoto) maxi progetto per PlayStation 2, la Namco pensa bene di tornare sulla console che le ha dato le maggiori soddisfazioni durante gli ultimi cinque anni e lo fa con un titolo "poco impegnato" e diretto specificatamente all'utenza più giovane. Rescue Shot unisce, o cerca di unire, le atmosfere tipiche delle fiabe per bambini con il look degli anime super deformed, buttando sul piatto anche un po' di azione sparatutto e un pizzico di ironia. Da questo strano "intruglio" esce un titolo progettato espressamente per la mai troppo apprezzata GunCon e intriso di quell'aspetto tenero che piace così tanto alle ragazze e così poco al nostro portafogli (cosa costano i peluche della Trudy?)
Rescue Shot
Sparando a Bo, lo aiuterete a saltare (no, non potete ucciderlo)

TENERO COME UN SOFFICINO STANTIO
Il protagonista del gioco é una creatura (definirlo animale é un tantino azzardato) a metà tra il coniglio e l'ornitorinco d'acqua dolce, chiamato molto semplicemente Bo. Cosa fa Bo nella vita? Il bersaglio, almeno a giudicare dal titolo Namco. Bersaglio per le angherie di tutti i loschi figuri che abitano il suo mondo e che mettono in continuo pericolo la sopravvivenza del nostro simpatico pseudo-coniglio. Come avrete intuito, preservare la vita di Bo dagli attacchi avversari é il primo obbiettivo di Rescue Shot, raggiungibile sparando con la fida GunCon (o con un classico pad, se ci si sente masochisti) alle minacce che il protagonista incontra sul suo cammino. E' anche possibile collaborare in compagnia di un amico a questa gara di salvataggio (il "rescue" nel titolo), cercando di accumulare il maggior numero di punti prima del nostro compagno di squadra e preservando, allo stesso tempo, l'incolumità del buffo nanerottolo orecchiuto
Il controllo del gioco é totalmente basato sulla lightgun, così che, mentre la CPU si preoccupa di far avanzare il personaggio principale (visto da diverse inquadrature dinamiche), il giocatore dovrà tenere d'occhio cosa avviene nel fondale, costantemente animato e costantemente "ripieno" di esserini tanto simpatici quanto malintenzionati. I controlli di sparo sono ridotti a due varianti e includono una modalità di fuoco primaria, che permette di abbattere quelli che sono i nemici standard e una secondaria (tramite la pressione del tasto laterale della G-Con) per le granate, costituite da ghiande esplosive che generano, all'impatto una violenta esplosione, utile per "spazzare" un'area particolarmente affollata da nemici. Potrà capitare, durante l'avventura del nostro Bo, che si incontrino dei bonus particolari, recuperabili sia sparando al fondale che sul percorso in cui procede il protagonista
Rescue Shot
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Rescue Shot

Se avete un figlio/cuginetto/pronipote tra i 4 e gli 8 anni, Rescue Shot può essere un buon regalo di compleanno, sempre che il bimbetto in questione sia già in grado di maneggiare al meglio un joypad e, nello specifico, una GunCon. Il titolo Namco è tutto qui: un prodotto senza infamia e senza lode, mirato al pubblico più giovane ed esclusivamente consigliato a questa fascia di utenza, che può trovare interesse nei personaggi teneri, nelle tinte pastello e nell'arbitraria eliminazione di simpatici esserini pelosi (ehm...). Grafica e sonoro svolgono il loro compito con dignità, senza particolari difetti tecnici o cadute di stile (giusto le musiche, che tendono al ripetitivo), supportati da uno design che, nel più classico stile super deformed, risulta azzeccato per i contenuti del gioco. Se, invece, non fate parte delle categorie sopra elencate (fratellini, figli a carico ecc) il consiglio è di rivolgersi altrove, dato che l'estrema "tenerosità" di Rescue Shot potrebbe risultarvi indigesta.