Resident Evil 0

Resident Evil 0
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Resident Evil 0

Quella di resident Evil è sicuramente una delle saghe più seguite ed apprezzate dal grande pubblico. Da quando Capcom pubblicò il primo episodio della serie ormai più di 7 anni fa, Resident Evil sembra non aver mai conosciuto un momento di stanca o un passaggio a vuoto. Al contrario, la sua personalità e fascino è stato tale da aver "bucato" i confini dei nostri monitor per approdare verso lidi di hollywoodiana fattura in una trasposizione cinematografica tutto sommato di buona fattura. Resident Evil 0 arriva quindi a colmare un vuoto narrativo che ha spesso riempito le discussioni degli aficionados della serie. Quando nel primo episodio arrivammo nella enorme e malefica magione degli orrori, i giochi erano praticamente fatti: il letale virus T era stato rilasciato e gli ignari cittadini di Raccoon city trasformati in zombie.


Ma il "chi" o il "perché" di tutto questo, sono stati elementi lasciati volutamente (?) all'oscuro dai geniali sceneggiatori nipponici. Resident Evil 0 (RE0 da ora) ci riporta quindi alle origini del mito, quando tutto ebbe inizio. E lo fa con grande stile, non lesinando sulla grafica mozzafiato, né sugli autentici tocchi di classe e di innovazione di cui RE0 è pregno.
Gli antefatti su cui si basa il nuovo titolo Capcom cominciano nel 1998, quando il team Bravo fu inviato a Raccoon city ad indagare su alcuni casi di omicidio che vedevano coinvolti alcuni cittadini e misteriosi mostri aberranti che si cibavano di carne umana. Del team Bravo (uno dei due team di cui è composto il gruppo STARS), fa parte anche una giovanissima Rebecca Chambers, che ben presto si ritroverà anche ad essere l'unico membro superstite. Ad essa si unirà anche Billy Coen, un pregiudicato condannato a morte per l'omicidio

Due è sempre meglio di uno

Come accennato, quindi, in resident Evil 0 comanderemo le sorti di Rebecca o di Billy e questo, di per sé, non è certo una sorpresa. La serie Capcom, infatti, ci ha abituati fin dal suo primo episodio al comandare due personaggi differenti, anche se questo avveniva sempre in momenti ben precisi del gioco e che no dipendevano mai dalla volontà del giocatore. In resident Evil 0, invece, la possibilità di prendere il comando di uno o dell'altro personaggio è a completa discrezione del giocatore che si ritrova quindi a dover decidere di affrontare alcune situazioni di gioco con Rebecca o Billy, cosa che avviene materialmente tramite la pressione del tasto "X" sul joypad del cubo. Questa semplice variazione del gameplay (semplice a parole, ovviamente), ha dato modo ai programmatori della Capcom di poter caratterizzare al meglio i due personaggi. La giovane Rebecca sarà quindi più agile nei movimenti, ma meno resistente agli attacchi degli zombie e soprattutto meno precisa nell'uso delle armi, cosa che invece compete maggiormente a Billy, che in alcuni casi dimostra anche una insospettata abilità musicale (non vi dico di più per non rivelare parti della trama) e in generale una maggiore forza fisica che gli permetterà di eseguire alcune azioni impossibili alla compagna.

Resident Evil 0 Remake
8

Voto

Redazione

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Resident Evil 0 Remake

Consigliato senza riserve. Se ad un primo superficiale esame, Resident Evil 0 può sembrare il solito episodio di una serie che stava mostrando il fianco al logorio del tempo, il nuovo arrivato in casa Capcom riesce invece a sorprendere minuto dopo minuto. La possibilità di usare indifferentemente l'uno o l'altro personaggio, al di là di alcune scelte obbligate, portano il gameplay di RE0 a nuovi livelli d'eccellenza. Il miglior modo per cambiare senza cambiare. La curva di apprendimento è sicuramente meno ripida degli altri episodi della serie, soprattutto a causa dell'avarizia di items utili al combattimento, ma è sicuramente un buon pegno da pagare per godersi questo Resident Evil 0.

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