Resident Evil 3: Nemesis
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Inutile dire che le cose si mettono subito male e una nuova ondata di non-morti renderà difficile fuggire dall'isola. Nel frattempo a Raccoon City..
... PIOVE SEMPRE SUL BAGNATO
Ed eccoci finalmente a parlare di questo terzo episodio, in cui, (ri)vestendo i panni (succinti) della bella Jill Valentine, abbiamo l'unico (ma tutt'altro che semplice) scopo di cercare di fuggire dalla città ormai totalmente in mano ai non-morti. A nulla sono valsi infatti i tentativi di arginare la diffusione della malattia, sia da parte della polizia locale che da parte dei corpi speciali della Umbrella, inviati sul campo più che altro per cercare di mettere tutto a tacere. La fuga é resa ardua non solo dalle aberrazioni biogenetiche che ci circondano, ma anche da tale Nemesis (da cui il nome del gioco), un mostro discretamente potente che ci perseguiterà per tutto il gioco e pare abbia un conto in sospeso con i membri della S.T.A.R.S. stessa. Sempre a beneficio di quei due/tre che non hanno mai visto un Resident Evil, passiamo a descrivere brevemente (anche perché non é che ci sia molto da dire) la meccanica del gioco. Resident Evil 3: Nemesis é un tipico arcade adventure. In pratica, si tratta di muovere il nostro alter ego (che può camminare, correre, sparare, ma non saltare) attraverso i vari ambienti, cercando indizi utili al proseguimento dell'avventura, risolvendo qualche enigma e, soprattutto, cercando di sopravvivere alle orde di non-morti facendo fuori tutto quello che ci si para davanti, con un arsenale dapprima alquanto scarso, che naturalmente si rimpolperà a mano a mano che si prosegue
La componente avventurosa é ovviamente ridotta ai minimi termini: si va dal classico "trova chiave/apri port"", al "combina oggetto A con oggetto B e piazza l'oggetto C così ottenuto al posto giusto". Nulla di particolarmente complesso e/o frustrante, quindi. Del resto la serie si é sempre distinta per la sua grande immediatezza, facendo perno più sull'azione e sul sangue che non sugli enigmi. Va anche detto che probabilmente questo terzo episodio é quello più "action" e "splatter" uscito fino a oggi
... PIOVE SEMPRE SUL BAGNATO
Ed eccoci finalmente a parlare di questo terzo episodio, in cui, (ri)vestendo i panni (succinti) della bella Jill Valentine, abbiamo l'unico (ma tutt'altro che semplice) scopo di cercare di fuggire dalla città ormai totalmente in mano ai non-morti. A nulla sono valsi infatti i tentativi di arginare la diffusione della malattia, sia da parte della polizia locale che da parte dei corpi speciali della Umbrella, inviati sul campo più che altro per cercare di mettere tutto a tacere. La fuga é resa ardua non solo dalle aberrazioni biogenetiche che ci circondano, ma anche da tale Nemesis (da cui il nome del gioco), un mostro discretamente potente che ci perseguiterà per tutto il gioco e pare abbia un conto in sospeso con i membri della S.T.A.R.S. stessa. Sempre a beneficio di quei due/tre che non hanno mai visto un Resident Evil, passiamo a descrivere brevemente (anche perché non é che ci sia molto da dire) la meccanica del gioco. Resident Evil 3: Nemesis é un tipico arcade adventure. In pratica, si tratta di muovere il nostro alter ego (che può camminare, correre, sparare, ma non saltare) attraverso i vari ambienti, cercando indizi utili al proseguimento dell'avventura, risolvendo qualche enigma e, soprattutto, cercando di sopravvivere alle orde di non-morti facendo fuori tutto quello che ci si para davanti, con un arsenale dapprima alquanto scarso, che naturalmente si rimpolperà a mano a mano che si prosegue
La componente avventurosa é ovviamente ridotta ai minimi termini: si va dal classico "trova chiave/apri port"", al "combina oggetto A con oggetto B e piazza l'oggetto C così ottenuto al posto giusto". Nulla di particolarmente complesso e/o frustrante, quindi. Del resto la serie si é sempre distinta per la sua grande immediatezza, facendo perno più sull'azione e sul sangue che non sugli enigmi. Va anche detto che probabilmente questo terzo episodio é quello più "action" e "splatter" uscito fino a oggi