Resident Evil 3: Nemesis
di
Paolo 'Mr. Ninty' Mulas
Quando Capcom annunciò il "trasloco" esclusivo della serie di Resident Evil su Gamecube, accogliemmo entusiasti l'idea di poter giocare questa fantastica saga su un'unica console. A distanza di quasi due anni dal famoso comunicato, abbiamo potuto apprezzare la totale riprogrammazione del primo Resident Evil, l'horror inedito di Resident Evil 0, e in attesa del rivoluzionario (così pare) Resident Evil 4, sono arrivati anche il secondo e il terzo capitolo della serie, che assieme al prossimo Code veronica, costituiscono la parte più commerciale dell'accordo Capcom/Nintendo. Difatti i suddetti titoli non sono stati assolutamente rivisti, se non per piccole novità davvero risibili, e si tratta di conversioni di conversioni. Tranne, infatti, Code veronica (nato su hardware a 128 bit), gli altri due sono nati su Playstation e pc, per poi essere portati (sempre senza differenze) anche sul defunto Dreamcast.
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L'incubo ritorna
Ambientato poco prima e poco dopo il secondo capitolo, in Resident evil 3: Nemesis nonostante il concept di base della saga sia rimasto invariato, con la classica alternanza tra combattimenti e enigmi, sono presenti delle innovazioni, che ne fanno a detta di molti critici, il gioco più atipico della serie. Il gioco appare più votato all'azione ed al combattimento rispetto ai predecessori. Controlleremo, infatti, la povera Jill, nel tentativo di fuggire da una Racoon City nuovamente invasa dagli zombie, che potremo eliminare interagendo in maniera intelligente con elementi presenti sullo schermo, come bidoni esplosivi, bombole di gas e così via fino ad arrivare a delle vere e proprie esplosioni a catena. Un'altra importante novità riguarda le armi da fuoco ed in particolare alle munizioni che sarà possibile creare combinando della polvere da sparo sparsa per varie locazioni, potremo creare munizioni per la pistola per il fucile per la magnum, fino ad arrivare ad assemblare addirittura delle granate. Naturalmente queste combinazioni hanno come scopo ben preciso quello di creare munizioni sempre più potenti per adattarsi a tutti i nemici che andremo ad affrontare. Sempre proseguendo nella carrellata delle novità, bisogna segnalare quelle relative ai movimenti; il personaggio può difatti rotearsi repentinamente di 180° (tramite lo stick C) per un cambio di direzione immediato, ed anche tentare di schivare l'attacco di un nemico premendo il pulsante R al momento opportuno.
Attenti a Nemesis.
Quest'aspetto si rivela utile soprattutto in chiave risparmio munizioni, da utilizzare soprattutto con i nemici più infimi e con Nemesis (da qui il nome del gioco), una sorta di zombie dopato, dotato di discreta intelligenza, corporatura gigantesca, forza bruta, e capacità di utilizzare anche armi (tra cui un lanciarazzi), il suddetto mostro ci darà la caccia per tutta l'avventura, e dovremo cercare di evitarlo e sfuggirgli finché non avremo trovato la maniera per eliminarlo. La terza novità riguardano i bivi. Ogni tanto (generalmente in concomitanza con un incontro con Nemesis), l'azione si ferma, e ci viene data la possibilità di selezionare una delle due scelte possibili: a seconda della scelta, l'avventura prenderà una leggera variazione. Niente di trascendentale ai fini della trama, ma che è un sicuro incentivo alla rigiocabilità del titolo.
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Resident Evil 3: Nemesis
5.5
Voto
Redazione
Resident Evil 3: Nemesis
Se da un lato siamo contenti di poter avere su un'unica console tutta la saga di Resident Evil, dall'altro lato siamo delusi come consumatori perché a prezzo quasi pieno ci viene riproposto un gioco completato quattro anni fa senza nessuna migliora grafica o bonus rilevante. Per quel che riguarda il gameplay rimane un titolo certamente godibile, condito da una discreta dose di tensione generata dall'atmosfera horror splatter, ma purtroppo è motivata ed è forte la sensazione di deja vu.
Per collezionisti.
Per collezionisti.