Resident Evil
di
Paolo Nobili
Del primo survival horror, quell'Alone in The Dark di produzione francese che tutto da solo si è inventato il genere, non si ricorda praticamente quasi nessuno. Tutti invece hanno sulla bocca il nome di Resident Evil (Bio Hazard nel paese del Sol Levante) di Capcom, che, con la forza della sua qualità, è riuscito a creare una saga in cui forse- il titolo ha già un valore di mercato in sé.
BENTORNATI CHRIS E JILL
Per capire questo Resident Evil per Game Cube bisogna tornare indietro al 1996, quando il primo capitolo della serie ne sarebbero poi usciti altri due- fece la sua apparizione su piattaforma Sony Playstation e subito dopo su Pc. Come in Alone in The Dark, come in certe claustrofobiche pellicole horror, tutto era concentrato in un unico edificio, un edificio antico, dai soffitti alti, le stanze ampie e fredde, gli androni immensi ed i corridoi stretti e lunghi. Ma per ordine dobbiamo partire dal luogo dove è sito questo edificio, dalla cittadina di Racoon City dove improvvisamente cominciano a verificarsi strani avvenimenti, persone scomparse, altre ritrovate mutilate, e inafferrabili creature umanoidi che si aggirano nei boschi vicini.
L'indagine sull'accaduto viene affidata ad una squadra speciale stelle e strisce, il Bravo Team, di cui però si perdono le tracce dopo un incidente del loro elicottero. Il successivo gruppo di spedizione, il fatidico Team Alpha, viene inseguito per i boschi del villaggio da alcuni cani affamati dall'aspetto e dalle intenzioni decisamente diaboliche. I nostri non trovano di meglio che rifugiarsi nell'edificio di cui sopra, che cela molti più segreti di quanto appare. I due componenti sopravvissuti, Chris e Jill, dovranno salvarsi la pelle dagli zombie che infestano le sue stanze e, nel contempo, far luce sulle cause che hanno portato all'arrivo dell'orrore in questa tranquilla cittadina di provincia. Alla vicenda non è estranea una multinazionale chimica da poco lì impiantata, la famigerata Umbrella, di cui risentirete parlare.
RITORNO AL PASSATO
Per i che non lo sapessero, questo Resident Evil (alias Bio Hazard Rebirth) per Game Cube è la versione, sei anni dopo, dell'originale su PSX: quindi gli zombi non sono ancora usciti per le strade, Chris non ancora partito per l'Europa e di industrie chimiche corrotte ancora non si parla davvero. Ovviamente il gioco rimane il più canonico survival horror, cioè un sapiente mix di combattimenti da shooter, enigmi e pathfinding da avventura grafica e tanta, tanta atmosfera nera. Nera come la vostra paura, quando sarete inseguiti da zombie e sapete di avere in saccoccia (cioè nell'inventario, al solito infimo) i proiettili contati (cioè sempre).
Resident Evil
8
Voto
Redazione
Resident Evil
Questo Resident Evil su Game Cube è esattamente quello che ci si aspetta dal titolo: un prodotto con il gameplay del 1996 ridisegnato in chiave moderna, sfruttando PowerPC e Gekko del piccolo cubetto. Se siete giovani, giovanissimi (occhio però al limite dei 15 anni) per l'acquisto) e non avete mai provato le emozioni date dall'originale, vale la pena immergersi in quella che è la più coerente e fortunata trasposizione in videogame di un film horror. Se invece fate parte della "vecchia guardia" di Resident Evil, rigiocare il primo episodio pur nella nuova veste grafica e nel le differenze di percorso- sarà un succulento antipasto anche se riscaldato- in attesa del nuovo Resident Evil, sempre su Game Cube.