Resident Evil
di
Paolo Nobili
Ma nera, o meglio oscura, come tutta la tavolozza di colori scelti dai grafici della Capcom per ri-proporre (pur allargata e con qualche locazione differenze) la dimora del primo Resident Evil. Se guardate le schermate della versione PSX ora, infatti, rimarrete stupiti dall'abbondanza di rosa tenui, azzurrini e chiari di quel titolo. Del tutto diverso invece Resident Evil (Rebirth): questa volta scoprirete tutte le gradazioni del grigio e del marrone,più una serie di effetti grafici insperati. Luci delle candele che riverberano sui vetri, ombre proiettate su più pareti, lampi e tuoni dall'esterno (dove c'è uno spettrale temporale), pavimenti lucidissimi dove specchiare i propri passi. E, dulcis in fundo, la capacità dei disegnatori Capcom di ridare vita fotograficamente parlando- agli arredi di legno, alle antiche librerie, alla lugubri cantine alle armature da esposizione della più famosa abitazione di Racoon City.
Davvero certe volte si rimane stupiti di fronte alla purezza grafica di certe inquadrature predisegnate, anche se poi gli zombie, o la voglia di andare avanti, incombono ad allora bisogna proseguire.
BESTIARIO CAPCOM
Anche l'assortimento di cattivi si diversifica e grazie all'abbondanza di poligoni mossi dal Gekko, diventa sempre più reale e ben modellato. Tra questi ricordiamo zombie vestiti in varie fogge, ed anche seminudi, a piedi strisciando a terra sulle braccia. Seguono enormi ragni dalle chele paurosamente reali, zombie squamosi, chiamati Hunter e le Chimere, sorta di uomini mosca bavosi e molto credibili. oltre a muoversi -direi meglio trascinarsi- in modo plausibile, le nostre schifezze ambulanti hanno parti di corpo sensibili ai colpi inferti loro. Potrete quindi azzopparli, staccar loro gli arti superiori o fargli saltare le cervella ficcando in bocca dell'esplosivo. Sì perché, questa è una novità, sia Jill sia Chris dispongono di un'arma difensiva che possono usare quando sono avvinghiati dalle creature. Basta selezionare nell'inventario il coltello o l'esplosivo, e potrete utilizzarli prima che le fauci degli zombie completino il loro pasto (voi).
Altra novità rilevante: questa volte per finirli non dovrete solo imbottirli di proiettirli ma anche darl luoro fuoco, altrimenti il vostro sforzo precedente, passati alcuni secondi, si rivelerà piuttosto inutile...
Dal punto di vista dei controlli, qualcosa è cambiato dal titolo originale, in cui era argomento molto discusso e criticato. Per sua natura, gli Scenari di Resident Evil predisegnati impongono al giocatore visuali fisse, anche se certo fantasiose e inconsuete. Per fortuna il movimento del personaggio viene ora legato alla prospettiva del giocatore e non a quella del protagonista stesso, semplificando di molto i movimenti dopo i repentini cambi di inquadrature. Invece il cambio di direzione risulta ancora lento e macchinoso, dovendo il protagonista letteralmente ruotare sul posto. Per ovviare parzialmente al problema interviene l'uso del giallo D-Pad, che fa ruotare di 180 il personaggio in modo più rapido, così da sfuggire alla svelta dall'abbraccio mortale zombi nei paraggi.
Resident Evil
8
Voto
Redazione
Resident Evil
Questo Resident Evil su Game Cube è esattamente quello che ci si aspetta dal titolo: un prodotto con il gameplay del 1996 ridisegnato in chiave moderna, sfruttando PowerPC e Gekko del piccolo cubetto. Se siete giovani, giovanissimi (occhio però al limite dei 15 anni) per l'acquisto) e non avete mai provato le emozioni date dall'originale, vale la pena immergersi in quella che è la più coerente e fortunata trasposizione in videogame di un film horror. Se invece fate parte della "vecchia guardia" di Resident Evil, rigiocare il primo episodio pur nella nuova veste grafica e nel le differenze di percorso- sarà un succulento antipasto anche se riscaldato- in attesa del nuovo Resident Evil, sempre su Game Cube.